Questa storia mi ha felicemente ammaliata per la bellezza dei paesaggi che descrivi, per la bravua con cui tingi tele ad acquerello, intense e forti nel loro essere sfondo e protagoniste al contempo. La prosa di questa storia è eccelsa, il ritmo serrato e incalzante che ti conduce sino alla fine senza darti un attimo di respiro. Racconti Selina, e lo fai in maniera divina. Non cade nella pietà o nell'autocommiserazione, non c'è nemmeno la traccia del rimpianto.
E' una storia amara, che sa di amore e fiele, che racconta una donna caduta e poi ripresa.
Una donna che fallisce, che si rialza di continuo ma che non chiede perdono. Mai.
Gli eventi si inchinano a Selina, non il contrario.
E' come se questa forza muovesse le azioni di chi le sta intorno, in un corollario di comprimari che diventano la voce del suo amore perduto, la voce dei ricordi e del futuro di Gotham.
I dialoghi tra i tuoi personaggi sono incredibili, semplici e diretti, credibili e reali, senza filosofeggiamenti vari o l'imbellettamento da maledetti-della-domenica (tendenza diffusissima nel fandom, si).
"I gatti vanno e vengono da dove vogliono, dovresti saperlo...uccellino."
Ottima, semplicemente il ritratto perfetto di Selina.
Grazie grazie grazie! <3 |