Questa storia, seppur breve, è di una tenerezza incredibile. Pur con tutti i limiti di una drabble, è riuscita a trasmettermi emozioni incredibili, nonostante il personaggio sia poco approfondito all'interno della saga e non sia esattamente in cima alla mia classifica di gradimento. Nonostante tutto questo, l'ho adorata. Il tono spensierato, che in realtà cela la condizione di regressione infantile in cui Alice è piombata grazie a Bellatrix Lestrange, l'accenno a Neville, che ci fa quasi sperare che lei ricordi suo figlio, salvo poi smentirsi immediatamente,... tutto, in queste poche parole, è riuscito a commuovermi.
Complimenti, anche questa volta non mi hai delusa!

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In poche parole, scritte in modo notevole, hai reso perfettamente tutta la drammaticità dello stato mentale di Alice. Mi è piaciuta infinitamente la dolcezza infantile che traspare dai suoi candidi ragionamenti sulle caramelle, il suo essere così felice di un dono così sciocco e la gentilezza che i Mangiamorte non hanno potuto portarle via quando decide che una parte le donerà "all'uomo delle caramelle". E' cosi triste, che quell'uomo sia Neville, lei ricorda quel nome, ma non sa più associarlo ad un volto e ad una persona. Nel suo incoscio sa che quel nome è importante, ma nulla più. Bravissima!
Gin

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Complimenti, è una storia toccante e che colpisce!
Anch'io come te ho un mezzo incubo delle drabble, l'ho sempre detto, non c'è nulla di più difficile che scrivere una drabble! proprio per questo le divoro continuamente. E la tua mi ha lasciato davvero un bel messaggio. Mi ha colpita, insomma, è qualcosa di profondo, importante, forte e bello.
Su un personaggio straziante, che fa riflettere nell'intera saga. Non sapevo che la Rowling si fosse ispirata ad una storia vera per presentare la condizione di Alice Paciock, ho pure scoperto una cosa nuova.
Ti faccio tanti complimenti perchè sei riuscita a farmi entrare nella mente di Alice, nei suoi sentimenti, gli accenni all'uomo delle caramelle, così dolce, a Neville, al fatto che non lo ricordi, sono meravigliosi e ben costruiti. Così come pure l'accenno alle campane, ho ricollegato subito le campane alla domenica, unico giorno della settimana in cui Neville può andare a trovare i genitori. Una bella idea, hai sviluppato benissimo la storia, e in una drabble non è affatto facile. Non mai facile. Tanti complimenti!
Kiss ;)

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Che male questa storia.
Ammetto di non aver capito subito di cosa si trattasse, così mi sono letta le prime righe dicendo "be', allora? Chi è... OMMIODDI NO!ç_ç"
Alice mi è arrivata come un pugno nello stomaco. Che tragedia... ma per Neville, soprattutto: i suoi genitori sono ormai sospesi in un sogno senza tempo e senza importanza, mentre lui deve assistere costantemente allo spettacolo terribile dei suoi genitori che non lo riconoscono. E tirare avanti, infilandosi in tasca quelle carte di caramella come piccoli tesori.
E tutto questo lo infili in centodieci parole contate. Non è facile.
Grazie. Mi sono commossa!

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Questa drabble è stupenda! Davvero commovente, stavo quasi per piangere...
Credo che tu abbia reso bene l'idea delle condizioni in cui si trova Alice, è tristissimo che lei non si ricordi di suo figlio :( !
Per quanto riguarda la storia delle campane sei stata geniale, in effetti è facile immaginare Neville che la va a trovare la domenica, quando non lavora.
Bravissima! Mi è piaciuta tantissimo :)

d.coke

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Sigh... ma è bellissima :'-( sono una manciata di parole, eppure sei riuscita benissimo a rendere la pazzia di Alice e allo stesso tempo la tenerezza del rapporto con il figlio.
"Eccolo, eccolo! Ha gli occhi belli e mi sorride, mi dico sempre che un giorno anche il mio piccolo Neville dovrà essere così... Ma chi è Neville, proprio non lo ricordo."
Davvero, sono commossa :'-(
la drabble finisce tra le mie 'preferite', subito.

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Hai trasmesso molto bene la lucida follia di Alice, felice di ricevere visite e caramelle senza sapere da parte di chi siano.
Una madre che non riconosce il figlio è straziante. Eppure a modo suo lo fa, regalandogli le carte delle caramelle: sa che lui è prezioso, a modo suo. E questo riempie di tenerezza.
Complimenti,
Chiara

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Ma chi è Neville, proprio non lo ricordo.
Mi hai fatto prendere un colpo, adesso ho gli occhi lucidi! È una drabble stupende, davvero! Tantissimi complimenti, va tra le ricordate.
Con le campane intendi che è Natale o cosa?
Non sapevo che il personaggio di Alice fosse ispirato a una storia vera...
Povero Neville...
Vabbè, ancora tantissimi complimenti!
Ciao
Ma_AiLing

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