Fin ora questo è il mio capitolo preferito.
Mi piace molto come hai descritto la prima parola di Christian.
Mi ha commossa, non fuori, no. Dentro.
Mi si è sciolto qualcosa, qualcosa di duro. E' scivolato mollemente via come fa il miele quando lo raccogli col cucchiaio.
Brava ragazza mia, sei proprio brava.

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wow...wow...wow... sei veramente bravissima cavoli!!! ogni capitolo è fantastico e incuriosisce... dimmi che il prossimo lo pubblichi presto please!!! ;-) bello, scritto bene, coinvolgente.. più di così?! baci

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Mi si stringe il cuore cit. "ma nessun suono esce dalla mia bocca. Ci ho provato, davvero lo giuro! ma non è successo niente…le mie corde vocali sono rimaste mute."
Povero piccolo, talemente chiuso nel suo dolore che nemmeno la voce gli esce più...
Ancora più solo, nella sua interiorità, di quanto non fosse già prima.
Gli spezzoni di lui e sua madre mi fanno piangere in maniera assurda. Così piccolo ed ha dovuto affrontare tutto questo.

Schifoso uomo! Colui che fa del male ad un bambino.

Cit. "Alle tenebre segue sempre la luce, era così ogni giorno e la routine quotidiana si ripeteva perpetua. Avevo persino iniziato a prendere lezioni di pianoforte ed era rilassante, scoprii anche di essere portato per la musica, per la prima volta in vita mia mi resi conto di saper fare bene qualcosa. Mi sentivo così orgoglioso quando mi riuscivano gli esercizi di Miss Katie, giovane donna minuta, decisa e preparata e con la passione per i cavalli. Indossava sempre una camicia bianca abbinata a dei pantaloni aderenti quando veniva a darmi lezione, e si legava i lunghi capelli in una treccia per tenerli quieti. Andavamo nella sala grande, dove troneggiava un costoso e lucido pianoforte nero a coda, in linea con l’arredamento della stanza, che rifletteva bene uno dei grandi lampadari che sovrastavano l’ambiente circostante, brillando di riflessi colorati per via dei suoi cristalli."
Questa parte la trovo semplicemente adorabile!!!! Un po' di felicità anche per il piccolo Christian.

Bravissima!!!! Continua così mi raccomando.
Un bacio Echadwen

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perchè non avevo visto questa ff prima?
cavoli! è stupenda e le emozioni che riesci a far esprimere al piccolo Christian sono toccanti e commuoventi.
complimenti x lo stile sobrio e ben bilanciato, che permette di sentire ogni più piccola sfumatura.
questa storia finisce dritta nelle seguite!
ciao ed ancora brava!
frency70

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Cosa aspettavi a riprendere la penna in mano?
Hai un grande potenziale e lasciarlo inespresso, sarebbe stato un grandissimo sbaglio!
Mi piace davvero tantissimo come scrivi, riesci ad immedesimarti perfettamente nel personaggio di Christian da piccolo.
Io lo amo in una maniera esagerata questo bambino! <3
Siamo al secondo capitolo e già mi sento presa dalla storia, questo deve renderti super felice, sono poche le storie che mi suscitano quest'effetto! Fino ad ora,praticamente, solo quelle della cara Lelli! ^__^
Ho trovato in te un'altra validissima scrittrice, sono stata proprio fortunata!
Comincio con il dirti che stai conducendo a meraviglia questa storia, descrivi ogni più piccolo dettaglio senza lasciare nulla al caso. (La James dovrebbe prendere lezione da te, per capire cosa vuol dire: "caratterizzare i personaggi". Oddio quanto mi è mancato tutto questo nel libro, é troppo bello poterlo finalmente leggere.)
Il tuo studio minuzioso di ogni singolo aspetto, sfaccettatura e dramma interiore, riesce a farmi entrare in sintonia con questo personaggio.
Anche il semplice fatto del suo limite assoluto delll'essere toccato, sta assumendo altre tinte. C'è un senso in tutto questo, non é solo un disturbo della psiche il suo; come tutti i bambini ha paura di quello che non conosce, ha paura delle carezze perché conosce solo le botte e le percosse.
Nota la netta differenza nei comportamenti di Grace e di tutti i familiari, che si contrappongono con "l'effetto" della sua madre biologica... la vede, ma non la capisce fino in fondo.
La sente, ma ha paura di provarla.
Nel contempo stanno cominciando ad affacciarsi alcuni comportamenti che sia andranno via via a sviluppare con la crescita. Trovo giusto il tuo darne qualche cenno anche se è solo un bambino di sei anni, come ti ho già detto, non penso che una persona si sveglia la mattina e cambi da così a così, ci deve essere un passaggio graduale che ti porta dalla fase adolescenziale alla piena maturità.
Che altro posso dirti se non BRAVA, stai svolgendo un OTTIMO lavoro e non vedo l'ora di leggere il seguito?
Fortuna che hai pubblicato, altrimenti "qualcuno" se la sarebbe presa con la sottoscritta! Ihihih
Ora, non puoi lasciarci così, quindi.... Corri alla tastiera e datti da fare!
Baci.

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FAVOLOSA, povero piccolo Christian. non vedo l'ora di leggere il prossimo.
davvero brava. a presto

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Ti farò una statua solo per aver avuto l'idea di scrivere una storia sul passato di Christian, che nel libro secondo me è stato troppo, ripeto troppo trascurato.

Adoro il modo in cui scrivi. Ho letto il capitolo tutto d'un fiato e alla fine mi sono ritrovata a pensare: "No! è già finito!"

Il piccolo Christian che vuole a tutti i costi stare vicino alla sua mamma anche se ormai è consapevole che non si risveglierà più!
Piango!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Povero, povero piccolo mio.

Leggerò con tutto l'entusiasmo che ho in corpo questa storia!
Ed ancora complimenti per aver pensato a di scriverla!
Un bacio Echadwen

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Meno male!
Avevo davvero paura che pubblicassi dopo il 27!
La storia è encomiabile, il tuo Christian bambino mi ha fatto venire voglia di conoscerlo meglio, di giocarci assieme, di accattivarmi la sua fiducia.
E' come una bestiolina selvatica, un piccolo cerbiatto impaurito, ha perso la sua mamma e il mondo che conosceva, selvatico e pericoloso, è cambiato.
E' diventato tutto bello e pulito e i pericoli sono solo nella sua mente, ma è anche nuovo e altrettanto destabilizzante.
E' in una gabbia dorata, sta già cullando le sue manie e introiettando gli schemi mentali, instaurando comportamenti che si esacerberanno in tutta la loro pienezza solo nella maturità.
Stai descrivendo bene questi passaggi, soffermandoti giustamente sui pensieri fugaci di un bambino.
Che altro posso dire se non brava? se non ottimo e se non ... PUBBLICA PRESTO!
Un grosso bacio mia cara Sabri.

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Ribadisco, la tua storia mi lascia sempre coi lacrimoni!! Sei veramente molto brava, interpreti bene i pensieri di un bambino così piccolo, triste e arrabbiato! complimenti! baci!

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Wow bella idea! Anche secondo me il passato di Christian è troppo poco trattato. Sono molto curiosa di leggere il resto. Bravissima

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IL TUO É UN ATTENTATO ALLO STUDIO!!!!
Quando mi hai detto che avresti postato la storia a giorni, una parte di me era felice come una Pasqua, mentre l'altra era terrorrizzata all'idea e pregava intensamente che questo non avvenisse prima del 27 febbraio.
Ovviamente, sono moooolto più contenta di poterti leggere, non so quanto lo sarà il mio ultimo esame!
Questa storia promette bene, mi piace. Sei riuscita a rendere benissimo il personaggio di Cristian bambino. Brava!
Inoltre, mi è piaciuto il modo in cui hai deciso di inserire l'immagine della madre, descrivendola attraverso gli occhi di un bambino e dipingendola con la sua innocenza. Trovo giustissimi i pensieri di little C, e ti giuro che mi si è stretto il cuore ad immaginarmelo accanto a sua madre, a sentirlo credersi colpevole di tutto.... Sono un bambino cattivo, é questo ciò che pensa di se stesso.
Era proprio questa, l'introspezione di questo personaggio così complesso, che ho tanto cercato nel libro e che non ho mai trovato.
Ti sei sobbarcata di un grande compito, qui non stiamo parlando di un C maturo e pienamente formato, indirizzato nella sua strada e sicuro di se, stiamo parlando di un bambino non ancora sbocciato, restio e schivo verso ogni tipo di affetto.
Neanche ti immagini quanto mi intrighi come storia!
Spero di poter leggere al più presto un tuo aggiornamento e di trovare il tempo di leggere anche la storia che hai già postato in passato.
Mi piace come scrivi, e sono sicura che anche quella, non deluderà le mie aspettative!
Ti aspetto.

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Finalmente mia cara!
E' stata davvero una bella sorpresa.
Non è mica semplice vedere dagli occhi di un bambino, no, per nulla, perché quando si cresce gli schemi mentali che governavano la mente di quegli anni leggeri vengono scombinati e maltrattati, rinforzati e modificati dal pensiero razionale, adulto, logico.
La mente di un bambino è un miscuglio di pazzi colori, se tutto va bene, quella di Chris invece è una tavolozza di sfumature grigiastre, opache, cupe.
Il turbinio della gente, delle mani, degli occhi su di lui, il fastidio, il dolore e l'insofferenza. Il ricordo sbiadito della mamma, che era abbastanza buona, almeno per lui cercava di accontentarsi. L'incomprensione delle cose "difficili" la morte, l'abbandono e le risposte ai perché. La risposta è chiara, per il nostro piccolo: è colpa mia, sono stato cattivo.
Bellissima la trovata, lo svolgimento, l'acutezza, i particolari, l'analisi psicologica e la narrazione.
L'ho trovata davvero ottima. Attendo con molto piacere il proseguo, sperando che tu non mi faccia aspettare troppo (ti dico solo che i prossimi esami sono a giugno!).
Un grosso bacio!

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...Brava!! Ho avuto le lacrime agli occhi per tutto il capitolo... Hai descritto benissimo i pensieri di un piccolo bambino maltrattato.. Sono molto curiosa di leggere il seguito! Complimenti! 

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