Mi sono iscritta solo da poco qui su EFP , e questa è solo la mia seconda recensione. Spero che ciò che scrivo , aiuti in qualche modo , lo scrittore a migliorare e\o correggere eventuali errori.
Cosa penso :
Sicuramente adatto ad un pubblico di teen , questa storia scivola liscia come l'olio nella padella delle patatine fritte. Anche se l'ambiente scenografico non è stato trattato in alcun modo , se non per la metropolitana, che almeno ha il barbone , i caselli e i binari , ad arricchirla. Devo dire che forse, proprio per questo ,la storia fila come la mozzarella sulla pizza.
Chiara (la protagonista) non viene affatto valorizzata in questo primo capitolo, che dovrebbe essere per lei un trampolino di lancio . Qualcosa che ci dica: <>
Forse è un personaggio da scoprire piano piano? Lo spero , perché ora di lei non sappiamo un granché .
A fare invece una bella figura , e ad essere stato subito ben descritto è : l'angelo.
Questo rende la storia per un pubblico di teen , femmine che come al solito sbavano dietro a personaggi che mai nella vita, potranno incontrare .
Ma questo è il bello dei libri e delle fiction , tutto finto, tutto ci porta via da questo mondaccio infame e grigio.
I' m Angel's fan. ← non un ventaglio. (chi conosce l'inglese sa di cosa parlo.)
Comunque , la storia :
Semplice e concisa, almeno così la vedo ora .
Naturalmente, ripeto, avendo letto solo il primo pezzo di questa , non posso dare una vera e propria opinione definitiva. Ma ciò che so' è che, non mi sono annoiata a leggerla.
Cosa molto importate , almeno secondo il mio punto di vista.
Ed è per questo che dico , vorrei leggerla tutta e sapere come finisce .
Il momento che mi è piaciuto di più è stato quando è apparso l'uomo nero, sarà che adoro l'azione.
Ma anche quando la prof , paragonata ad una strega che mette in atto sacrifici pagani , chiamando ogni giorno qualcuno alla cattedra.
Insomma questa storia non mi è dispiaciuta , anche seeeee.....
Errori che ho notato:
quanto si chiusero alle sue spalle ← [ diciannovesimo rigo ]
Sarà sicuramente un errore di battitura, ma meglio segnalarlo .
INOLTRE
le aprì non curante del rumore agghiacciante che fecero quanto si chiusero alle sue spalle e si concesse un secondo per recuperare il fiato. ← quando si chiusero alle sue spalle si concesse un secondo per recuperare il fiato. (Non penso ci voglia quella E dopo “spalle”.)
Giunse al quarto piano col fiatone MA notò con piacere d’essere arrivata prima della professoressa. ← il ma secondo me non serve, anzi contrasta con il senso della frase.
Più o meno io la scriverei così :
Giunse al quarto piano col fiatone E notò con piacere d’essere arrivata prima della professoressa.
La Rossi entrò in classe poco dopo, appoggiò la cartelletta nera sulla cattedra, aprì il registro con una calma innaturale e con altrettanta tranquillità passò le sue dita adunche sulla pagina del registro che riportava i nomi degli alunni. [ La donna sorrise maligna, accavallò le gambe fasciate da delle collant nere, reclinò la schiena sulla sedia legnosa ] ← Piccolo errore di distrazione penso , ti faccio notare però , che non hai scritto che la prof si era seduta. E quando hai scritto :
accavallò le gambe;
reclinò la schiena sulla sedia legnosa.
Si capisce che è stato saltato il momento nel quale si siede. Contrariamente questo è accaduto con la protagonista che : si sedette sulla sedia di plastica marrone .
La vittima ebbe un attimo di sconcerto poi si alzò, il capo chino, e strascicò i piedi fino all’altare.
[Non penso di aver compreso bene il senso della frase. O lo scrittore intendeva : La vittima ebbe un attimo di sconcerto poi alzò il capo chino, e strascicò i piedi fino all’altare; OPPURE: La vittima ebbe un attimo di sconcerto poi si alzò, E CON il capo chino, strascicò i piedi fino all’altare. ]
In ogni caso penso che nella forma originale , ci sia un errore , perché non suona molto corretta nella forma.
Chiara non si disturbò nel prendere i libri dalla sua borsa e si strizzò i capelli nocciola. Un fiotto d’acqua scosciò sul pavimento. Quanto odio la pioggia e quanto odio Milano.
[In queste righe , nascoste , o quasi. Vi sono le parole della protagonista: Quanto odio la pioggia e quanto odio Milano. ]
Ora , questo è più un consiglio che altro: solitamente , per far capire che sta iniziando un dialogo, o che comunque qualcuno sta parlando; si usano [ << DIALOGO>>] ← Inserendo il dialogo , o testo parlato o come lo si vuol chiamare, nelle << >> aiuta il lettore a capire meglio quando appunto qualcuno sta parlando. Altrimenti si rischia di ottenere una massa letterale informe , che io chiamerei “cubo nero di parole” . La chiarezza e l'ordine , in un racconto scritto è fondamentale, e da non sottovalutare. Come lo è anche l'uso corretto della punteggiatura base: punti , virgole ecc ecc. Naturalmente ,la stessa cosa vale per ciò che pensano i personaggi.
Chiara non si disturbò nel prendere i libri ← nel prendere i libri. Non si disturbò. Ancora una volta, noto un certo contrasto nelle varie parti che compongono la frase. NEL prendere i suoi libri [ io avrei scritto :Chiara non si disturbò A prendere i libri .]
Nella forma originaria, scritta appunto dall'autore di tale racconto, pare che:
Il primo pezzo del periodo (Chiara non si disturbò) . . . ci stia dicendo appunto che la ragazza, non prese i libri , che non se ne prese appunto il disturbo di tale azione .
Mentre nella seconda parte con: (nel prendere i libri) ← questa forma , è come un SI. Tutta colpa di quel NEL , che accompagnato dal PRENDERE ; ci da quasi il senso , che l'azione sia stata compiuta.
E mettendo tutto insieme , diventa una CONTRADDIZIONE .
Inserendo invece una semplice A al posto di NEL , otteniamo una forma più corretta che ci dice: la razza non si disturbò a farlo.
Se invece diciamo: la ragazza non si disturbo nel farlo , almeno secondo me, il tutto suona come un ; la ragazza non si disturbo nel farlo. Quindi lo fece , ma non si disturbo di tale cosa.
Era indispensabile allontanarsi dall’edifico il prima possibile. Fuori pioveva ancora; Chiara si strinse nelle spalle e raggiunse velocemente l’entrata della metro. ← Non vorrei sembrare una rompi scatole (ma lo sono) qui pare quasi che la metro sia a due passi dalla scuola. Neanche un pizzico di strada da attraversare? Nulla proprio. Che comodità, anche io vorrei che casa mia e la mia scuola fossero collegate alla metropolitana. XD
Comunque , ho notato la completa mancanza di descrizioni. Non viene descritto come veste la ragazza, il suo colore di capelli lo si viene a sapere solo quando “si strizza i capelli”.
Io avrei almeno descritto sommariamente la facciata e l'interno della scuola, della quale invece conosciamo solo le sedie (marroni se non sbaglio).
Parini non approverebbe questa mancanza di dettagli, poi arriverebbe Alfieri a far suicidare il protagonista perchè non può andare alla scuola che vuole e si sente repressa. Hem... scusa la piccola sbavatura di discorso, ma ci voleva.
Una figura vestita di nero ← un man in black ? Ma io mi chiedo , poverini , perchè i cattivi devono sempre vestire in nero? Tipo loro madre non sa fare il bucato? O peggio non si lavano da tempo immemore? Prendiamo Marluxia dell'associazione tredici. Lui si che è cattivo , tutto rosa , falce rosa capelli rosa e petali di rosa. (Piccolo momento di pazzia)
Per quanto riguarda questo primo capitolo , mi pare di non avere più nulla da dire.
Alla prossima. Complimentini ini ini all'autore. |