Così, mentre sto esplodendo di Fluff, mi accingo anche a recensire il personaggio più adorabile di Hogwarts (facendo forse eccezione con Luna).
Hai già saputo, per sommi capi e faccine, ciò che penso del modo in cui hai trattato la caratterizzazione della cara Tosca/Helga o quel che è. Sei stata - tra l'altro - fin troppo gentile con il suo aspetto fisico, visto che generalmente si tende a raffigurare Tosca come una simpatica ostessa chiattona. Malgrado in certi casi la scelta venga ampiamente giustificata (basti vedere Fera - e no, non me la sto arruffianando - che ha fatto di certe particolari caratteristiche di Tosca un perno vitale delle sue storie incentrate su di lei), in altri ho avuto la sensazione che una caratterizzazione fisica un po' abborracciata riflettesse l'ideale comune che accompagna la Casa di Tassorosso. Sì, bonaccioni, gioviali, ma finisce lì.
Con la tua storia, invece, si riesce ad apprezzare appieno il contributo di Tosca, nell'istituire la scuola. Sì, la posizione sarà importante, gli Incantesimi di protezione e tutto pure. Ma bisogna dormire. Bisogna mangiare. Bisogna pulire. Lorgeniacci ci avevano pensato? Dubito.
"Hogwarts non meritava di scomparire per colpa degli errori di quattro persone impreparate ad affrontare i loro limiti; era nata per vivere a lungo, e lei si era trovata ad essere la roccia su cui essa si ergeva.
A Tosca il tempo aveva donato spalle larghe, ma lei stessa non si sarebbe mai immaginata che le sarebbero servite per portare un peso tanto grande."
La conclusione è TUTTO. Spettacolare, dico davvero. Tosca tenta in tutti i modi di tenere insieme gli altri, sapendo dove far leva, ma quando scopre di non riuscirci, non s'arrende, e continua ad agire per il bene della scuola, facendo in modo che tutto il loro lavoro, lo spirito e gli ideali su cui si era basata la sua costruzione non siano stati vani.
Bellabellabella.
(E l'accenno Tosca/Salazar è L'Amore.) |