Okay, ciao Cat! E hai anche avuto il coraggio di dire che non ne sei sicura? Oggi ho avuto un po' di tempo da dedicare alla scrittura, e infatti ho pubblicato, ma anche alla lettura. E mi è piaciuta davvero tanto, ma proprio tanto, e ti spiego il perché. Sono due cose che io, per come scrivo, mai ho avuto e mai avrò:
la semplicità dello stile, che con te è capace di colpirti e farti provare lo stesso e identico dolore di Draco; Ma anche quel tocco tuo, personale, che ci metti volontariamente e dal quale - permettimi di dirlo, perché è esperienza personale - vengono fuori tutte le insicurezze e le paure. Questa è la magia della scrittura.
Tipo io sono convinta di scrivere una schifezza e in maniera incomprensibile, perché, d'altro canto, mi capisco solo io! Tutto dipende dalla maniera in cui vedi la storia e le parole: è un po' come il concetto filosofico di materia e forma, di potenza ed atto. Prima viene la capacità di esprimere emozioni, poi l'atto, il preciso momento in cui tutto viene fuori. Tu puoi tirar fuori le emozioni da un qualcosa solo quando questo qualcosa è bello scritto, presente. Se non ci fosse si parlerebbe di nulla, e stanne certa, alcune storie, pur essendoci, sono insesistenti e insignificanti per definizioni. Non ti posso permettere di denigrare così le tue storie, che, anche se non recensisco e leggo con continuità perché non posso e ho momenti come questi in cui posso, anche se solo per poco, perché io non ho mai letto di questo trinomio (Draco/Daphne e Astoria) notevole (non prenderla in termini matematici!).
Allora, se ho capito bene, c'è un Draco che soffre perchè vorrebbe stare con Asteria (o Astoria), ma è materialmente sposato con Daphne, la biondona Serpeverde. Detto così fa ridere, ma mi piacerebbe vedere come verrebbe scritta da te una Draco/Pansy; mi piace come hai mantenuto l'IC, perché è molto, molto importante in storie del genere. Mi piace anche il tocco metaforico del vento e poi della luna, del dolore straziante di Draco e l'insostenibile peso delle parole di Asteria. Davvero ben scritta, poi mi piace sempre di più come scrivi...quindi, trai tu le conseguenze.
Uno potrebbe dire: ah, si conoscono già, quindi uno a priori da' una bella recensione positiva ecc ecc. Anzi, se c'è qualcosa che non va, io sono la prima a farlo notare. Ma con te non ne ho mai avuto il bisogno. Quindi, amicizia e verità sono entrambe care, ma è cosa più santa onorare la verità, ossia questa: sei una scrittrice affermata e non vedo l'ora di drogarmi delle tue storie quest'estate, quando sarò più calma, libera e libera e libera. (Comunque è di Platone la citazione sull'amicizia :)
Credo di averti annoiata,
bravissima di nuovo, davvero davvero!
Lily.
Ti voglio bene ♥
PS: Spero di non aver DIVAGATO, e l'ho fatto. Scusami *^* (Recensione modificata il 25/03/2013 - 10:15 pm) |