Con grande trepidanza ( e ritardo) mi sono apprestata a leggere questo
capitolo che non avevo alcun dubbio, sarebbe stato ancora più intenso dei
precedenti... ma senza indugi procedo con ordine:
La scena inizia con una nostra Chichi con il pancione ormai ben evidente,
che - come spesso appare nell'anime nelle scene più divertenti - è stizzita ed
irritata dal comportamento del marito. La sua espressione di rabbia sembra
attenuarsi, alternando sguardi commossi e felici alla creaturina che porta in
grembo e al bambino adagiato sulle spalle del padre. Ho sghignazzato divertita
ad immaginarmi Chichi con il pancione e quell'espressione bieca e truce mentre
come un soldato marcia innanzi ai due saiyan. Goku nel pieno della sua ingenuità
neanche si accorge della sua espressione, anzi, le richiede subito qualcosa da
mangiare, mentre il piccolo progetta piani di emergenza per fuggire (AHAHAHAH!).
Una Chichi che perde del tutto la sua rabbia in nome della delusione ed amarezza
al pensiero che quel goffo bambinone del marito si sia dimenticato la visita
mensile...salvo poi abbandonare di nuovo quest'espressione in nome della
dolcezza quando le vengono date spiegazioni e il bimbo le abbraccia le gambe,
raccontandole della mamma orsa con bisogno di aiuto per sfuggire
all'incendio. Un Goten pregno di dolcezza e tenerezza al pari del padre,
che adesso che sta per diventare il fratellone della più piccola, si prodiga per
prendersi cura non solo della propria, ma di tutte le mamme in dolce attesa,
cominciando ad assumersi più responsabilità, come il suo fratellone (adoro
quando lo chiama così! *__*) aveva fatto con lui a suo tempo.
Un Goku altrettanto tenero e dolce quello che sorride innamorato e
invaghito, vedendo la sua sposa che tenta goffamente - dato il pancione, che
bellissima immagine! - di pulirgli la testa, quasi come si fa coi bambini, salvo
prenderle dolcemente le mani per farle desistere, rassicurandola si sarebbe
lavato e sarebbero andati alla visita.
Sempre bambinone, un po' più vispo e birichino quello che spia l'espressioni
della moglie un po' irritata e seccata dal ritardo della visita, non potendo non
ridacchiare di fronte al suo cipiglio stizzito ed offeso...un Goku anche
suadente e sbarazzino quello che le si avvicina ammaliante, sussurrandole quella
frase e ricercandone un intimo contatto, piccolo pregno di un così intenso e
complice amore. Un idillio davvero dolcissimo e tenero, peccato sia interrotto
dall'arrivo dell'infermiera e i due come scolaretti colti in castagna
sobbalzano.
L'incertezza e la preoccupazione di Goku sono state le mie stesse, quando Chichi
spiega al dottore i sintomi che ha provato di recente e questi dapprima
appare sconcertato e preoccupato, per poi rivolgersi con il solito sorriso
solare, volendo rassicurarli subito, minimizzando il tutto. Un Goku che - pregno
della maturità di cui si è fatto fregio in questi anni e sentendo pienamente in
sé, in quel momento, il ruolo di capofamiglia e di padre - si affretta a
chiedere degli accertamenti ulteriori, salvo cedere di fronte alla sicurezza del
ginecologo che lo assicura avere tutta la situazione sotto controllo e non esser
preoccupato.
Un Goku che malgrado tutto resta ancora preoccupato e turbato, anche quando
guida, ma allo stesso tempo non vuole trasmettere un simile fardello alla
moglie... specie se fosse qualcosa di infondato che potrebbe solo farla agitare
inutilmente o peggio ancora provocare davvero cattive conseguenze. Chichi data
l'esperienza e la complicità anche intellettuale intuisce invece che c'è
qualcosa che lo turba, malgrado questi voglia smentirlo, ma decide al momento di
rispettare la sua volontà, non chiedendo ulteriori spiegazioni.
Al ritorno c'è un altro quadretto dolcissimo ed intenso: i due figli che
si sono dati da fare per apparecchiare tavola cercando anche di preparare
qualcosa di buono - inutilmente, ma il gesto è stato senz'altro dolcissimo -
rivolgendosi a lei - che li guarda commossa da tanta premura - quasi fosse lei
la bambina che in quel momento aveva maggior bisogno di aiuto e collaborazione.
Il telefono squilla e si sente la voce entusiasta di Bulma che è eccitata
per qualcosa e indugia per l'euforia prima di spiegare il motivo: anche lei si
trova in dolce attesa e come noi sappiamo di una piccola principessa e già sogna
entusiasta di vederle giocare insieme e ne approfitta per invitarla con famiglia
a festeggiare.
Goku nel frattempo osserva la moglie che sta parlando e persino in quel momento,
un momento che è talmente ordinario che nella vita di coppia finirebbe
dimenticato, da quei gesti con cui giocherella col telefono finisce
inevitabilmente succube della malia inconsapevole della moglie. Persino
mentre giocherella con il filo del telefono un po' stizzita e stanca volendo
concludere quanto prima possibile la telefonata, non può che scorgere in lei
quel lato più dolce, tenero, quella bambina che si cela dietro l'austera matrona
di casa e padrona che si prodiga per casa e figli...quella donna così severa e
inflessibile che lascia però lo spazio a quel lato più tenero e puerile che solo
le persone più vicine riesconoa scorgere ed amare...come un dono prezioso e
segreta che si cela e si svela solo a chi ne è degno. Al pari di Goku sono stata
inquieta e preoccupata quando ho letto di quei sintomi strani e spaventosi della
giovane, salvo poi dopo la telefonata rilassarsi contro il suo corpo, non
chiedendo di meglio di un caldo bagno e di relax, rassicurata alla sensazione
del suo corpo muscoloso che l'avvolge e la rassicura, mentre gli si rivolge per
comunicare quella felice notizia con tono stanco e sfinito.
Arriva il giorno della festa e Chichi è raggomitolata sul divano ad osservare il
gioco di padre e figlio, prima che li rimproveri e il dolce e tenero Goten si
accosti alla giovane, andando a sondare con la manina il pancione. La bambina si
dimena a salutare quasi quello che diventerà il fratellone, facendo gemere la
donna, salvo farlo più dolcemente quando è il marito a ricercarne un segno di
vita. Un Goku ancora complice e sbarazzino che rassicura la moglie che la
bambina sarà angelica e splendida come lei, carezzandole il pancione e
sorridendo soddisfatto per il modo diverso di scalciare della piccola, volendo
soltanto godere dell'espressione stizzita ed irritata della giovane. La giovane
che tuttavia si smarrisce nella dolcezza e nell'amore che traspare dal suo
sguardo, salvo poi ricercarne le labbra, in un gesto convenzionale che lascia
però precludere tutte le più intense e meramente passionali ed intense emozioni
che si possono scambiare due coniugi e prima di tutto due innamorati. Ecco
arrivare Juman che abbraccia e sorride con calore ai nipoti, salvo
rivolgersi alla figlia con quel tono dolce e sbarazzino e lievemente preoccupato
della stanchezza che aleggia nel suo volto, salvo sorridere grato e fiero al
genero che si prodiga così tanto per la figlia...i toni più burrascosi
nell'ultimo capitolo completamente scemati, lasciando spazio solo all'amore e
complicità tra padre e figlia.
Arrivano tutti alle CC, e i figli si affrettano ad andare incontro all'amichetto
e fidanzata, mentre i due coniugi indugiano e con trasalimento e sgomento ho
letto di una Chichi piegata in due dal nuovo dolore per lo scalciare frenetico
della piccola. La giovane si lascia accudire ed assistere dal marito, e di
quell'austera donna in grado di badare a se stessa sembra non esser rimasta che
una fragile donna che ancora shockata e spaventata si rifugia tra le braccia del
marito, cercando conforto e calore, angosciata al pensiero possa succedere
qualcosa alla piccola. Un Goku che anche in questo espediente si riviste di
quella maturità e di quella responsabilità di marito e capofamiglia,
apprestandosi a rassicurarla, facendole promesse e giuramenti, dandole quelle
certezze di cui ha bisogno, malgrado lui stesso sia inquieto, e lo è stato fino
al fatidico momento della visita.
I due si promettono di assicurarsi il giorno dopo di fare una visita di
controllo, dirigendosi verso la CC, cercando di metter da parte preoccupazioni e
sgomenti almeno per quella cena gioviale e sbarazzina tra amici.
Una Chichi che cerca di non pensare a quel brutto presentimento che le
inonda il cuore, che cerca di abbandonarsi forzatamente a quella festicciola e
alla compagnia - sebbene stanca degli schiamazzi, delle chiacchiere di Bulma,
volendo soltanto mettere a tacere dubbi e preoccupazioni - rassicurata
dall'abbraccio del marito che è lesto a circondarla con un braccio,
rassicurnadola con la propria presenza, salvo poi perdere del tutto il
controllo, urlandole quasi quando una nuova crisi sopraggiunge, sempre più forte
rispetto alle precedenti. La donna cerca fieramente e coraggiosamente di
trattenere il dolore, ferendosi il labbro per non urlare, mentre tutta la sala
osserva sgomenta ciò che sta accadendo, in particolare il suo cucciolo il cui
sguardo si fa subito lucido e preoccupato. La giovane cerca di eludere le
strette preoccupazioni del marito, reagendo anche con tono e volendo potersi
recare in bagno senza essere accudita come una malata, ferita in quel momento
nell'orgoglio ed è comprensibilissimo e normale per una donna tanto testarda,
caparbia ma anche coraggiosa e tenace come siamo abituati a vederla che nei
momenti più disperati si arma di un coraggio e di una volontà che anche i
guerrieri del forte sesso le invidiano.
Una Chichi tremante di rabbia e preoccupazione quella che si dirige in bagno,
anche stizzita per il comportamento di Goku, pensando a quanto quella bambina
fosse importante, quanto simbolicamente rappresentasse per loro una seconda
possibilità di poter condividere emozioni indicibili e insostituibili che
solo un figlio allevato insieme può suscitare, compensando tutte le sofferenze
passate in quei lunghi sette anni dove ha cresciuto da sola Goten.
Una Chichi che si guarda allo specchio quasi non riconoscendosi, salvo esser
sorpresa da un'ulteriore e fatale crisi che la porta ad accasciarsi al suolo,
completamente inerme, travolta dallo sconvolgimento del suo corpo...mentre la
triste e bastarda verità le passa davanti agli occhi, portandole via la
figlia e la voglia di vivere. Momenti davvero intensi e drammatici mentre
seguivo a leggere fremente, con gli occhi lucidi e il nodo alla gola perché
purtroppo ho capito che l'inevitabile non poteva ancora essere rimandato.
Un Goku completamente sconvolto ed irriconoscibile, del guerriero saiyan armato
di coraggio e determinazione non sembra esser rimasto nulla...se non brandelli
di uno spirito sgomento e spaventato che scatta in piedi non appena sente il
dolore della moglie.
Ho letto - malgrado tutto - con un sorriso la tua descrizione di un Vegeta
che è l'unico in quanto saiyan puro che può comprendere realmente ciò che
sta provando il suo "nemico - amico" e malgrado la sua indole e natura, si
appresta a cercar di scuoterlo nel momento della disperazione e in cui è
completamente inerme. Dapprima facendo desistere i due figli dall'intervenire e
poi correndo dietro Goku. Un Goten che è stanco di sentirsi dire che è
troppo piccolo, non abbastanza maturo, armato dell'amore per la madre e la
sorellina non ancora nata si affretta a raggiungerla, incurante di tutto e di
tutti. Un Gohan esasperato dal ruolo di colonna principale che non può
abbandonarsi comprensibilmente al dolore e alla sofferenza che l'attanaglia e
che deve malgrado tutto proteggere il fratellino, proteggendolo da un indicibile
trauma che potrebbe sconvolgerlo. Un Goku che è spasmodico nella
sofferenza e nella preoccupazione che si affretta a cercare il bagno,
maledicendo la lunghezza del corridoio, e pregando che quel terribile sospetto
non si tramuti in realtà. A quella prima immagine straziante resta senza fiato,
paralizzato, volendo negare il tutto come se fosse sufficiente per impedire che
accada l'inevitabile... stordito ed incapace di reagire, salvo poi
sopraggiungere di nuovo quel senso di responsabilità, chiamando disperato il
nome della moglie, quasi urlando, perdendo del tutto il controllo...neanche
comprende il gesticolare del Principe dei Saiyan, solo il sopraggiungere
disperato e sgomento del richiamo straziante di Goten.
Cara Annetta questo è stato senz'altro il capitolo più intenso abbia letto
finora...si alternano momenti di gioia e tenera complicità tra i coniugi, e
coniugi e figli a momenti di puro e straziante dolore e sofferenza. Non posso
che sorridere, rendendomi conto quanto nell'arco di questi capitoli il tuo modo
di scrivere stia maturando di pari passo con l'intensità dell'evolversi
della vicenda e dei personaggi stessi. Descrizioni perfette che ci fanno
proiettare con grande e minuziosa precisione nella situazione, riuscendo a
figurarci gli sguardi, sorrisi, cipigli dei personaggi e non solo...riuscire a
penetrare nella loro psiche. Non solo, le descrizioni, lo stile nei momenti
più drammatici - e anche molto complessi e profondi da descrivere - è diventato
spasmodico, ansioso, proprio come Chichi che si sorregge il ventre in un
materno istinto di salvare la piccola, i figli divisi dalla paura che li
paralizza e la volontà d'essere presenti e partecipanti a quella situazione e
Goku che cerca di raggiungere il bagno mentre la distanza sembra quasi
allungarsi, salvo accasciarsi accanto alla moglie, richiamandola. In questo
capitolo hai senz'altro svelato in modo ancora più netto ed evidente
l'impegno, gli sforzi, la passione che ammantano ogni scena, ogni singola
parola e sono fiera ed orgogliosa di tutto quello che vedo e leggo, e
ti contemplo quasi come un fiore che da piccolo germoglio sta sbocciando con
determinazione, volontà e voglia di sorprendere il mondo circostante.
Non so davvero con che altre parole esprimere il mio orgoglio e felicità, ma
sono sicura che questo non è che l'inizio di un'ulteriore altalena di emozioni
nella quale non vedo l'ora di immergermi.
Quindi metti da parte le reticenze, le remore e non voglio più sentirmi dire che
non riusciresti nemmeno ad imitare le mie creazioni, perché ti assicuro che
queste descrizioni non lasciano da invidiare nulla a nessuno, anzi! Sono
state a dir poco magistrali ed eccellenti, quindi armati di coraggio e di
tutta la passione che celi in te e regalaci altri capitoli altrettanto intensi...e
questo non è una richiesta o un invito, ma prendilo come un arrogante ordine!
GRAZIE A TE INFINITE DI TUTTE LE EMOZIONI CHE MI HAI REGALATO e attendo
trepidante i prossimi capitoli.
Con tutto il mio affetto,
CM.
|