Ho letto la tua one-SHOT mentre ascoltavo Le nuvole Bianche, di Einaudi.
Ed ho immaginato, mentre la perfezione delle mani del pianista avvolgeva l'aria, questi due bambini-uomini.
Mi è piaciuta un sacco la parte dell'oceano in tempesta, l'implacabile fame che ogni giorno brucia dentro di noi, o per lo meno in noi due. (Non facciamo di tutta l'erba un fascio ;) )
Dice Liguabue: chi si accontenta gode. Il caro prof B. dice: possiamo accontentarci? Ergo, che fare?
Nell'ultima parte descrivi un guerriero che si agita in te, che ha fame, vuole vincere; l'ho associata al Foscolo: "quello spirto guerrier ch'entro mi rugge".
Beh, si sarà capito che mi è piaciuta un sacco. Brava, brava.
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