Lo so che io ti dico che recensisco ma poi ti do l'illusione di sparire nel nulla. In realtà è solo sadismo. No, non è vero, è solo che non ho uno straccio di sbattimento e stasera invece sì. Sei la quarta che recensisco (terza, in realtà, perché due storie erano della stessa persona, ma i dettagli sono trascurabili) e, finché sono in carreggiata, me la tiro. Di solito mi viene voglia di recensire quando ho voglia di non scrivere, perché dovrei mettere insieme l'ultimo capitolo di "Would you save my soul?" ma gli ultimi capitoli mi danno sempre un sacco di problemi, anche se i peggiori sono i primi. Il primo capitolo di qualsiasi storia lo devo metabolizzare per qualche settimana, di solito, e poi riesco a metterlo insieme. Non so bene perché ti stia raccontando queste cose, ma sono in fase di recensioni, e ciò comporta un sacco di pro e un sacco di contro. Tra i contro, ovviamente, c'è il parlare a vanvera e la logorrea varia.
Dunque, è scritta per un contest (di quella santa donna di Kirame, tra l'altro). Io ti avviso che Kirame, quando non sa che fare, si cerca su internet le varie regole di grammatica che non conosce. Quindi dovevi essere... non dico meticolosa, ma proprio ossessionata. Naturalmente non hai fatto errori gravi, solo qualche problema di punteggiatura e frasi che, magari, potevano essere girate meglio. Niente di grave, insomma. Alla fine è il tuo stile, e io lo apprezzo parecchio perché è diverso dagli altri, rispecchia molto il tuo modo di parlare (nonostante non ti abbia mai parlato a voce ma solo in chat) ed è bello, perché racconti le cose senza stare lì a ricamarci su, in un certo senso. Non so se mi sono spiegata. Mi piacerebbe scrivere a Kirame e metterci una buona parola per te, ma sono troppo onesta per fare una cosa del genere, anche se comunque ho bisogno di scriverle per un piccolo dubbio su un suo contest.
A parte ciò, parliamo della storia? Visto che sono qui che parlo a raffica di tutto e di niente, mentre la mia gatta gioca ad afferrarmi i piedi sotto le coperte. Adesso aspetto che si addormenti e poi vado a farle le pernacchie sulla pancia, muahahahah!
Dicevo, arriviamo al punto.
Dato il periodo e gli avvenimenti all'inizio (prima del monologo di Izzy e prima di tutte le sue ragionevolissime ragioni), pensavo che avessi preso quel passo della biografia di Slash in cui dice che una sera, nel 1989, Iz è tornato a casa talmente terrorizzato per qualcosa (che Slash non ha mai saputo) che il giorno dopo ha preso e se n'è andato in Indiana a disintossicarsi, se non sbaglio. Però quel pezzo è parecchio confuso, e ultimamente sto rileggendo i pezzi del '95 circa, visto che devo ambientare lì la fanfic nuova. Comunque, dicevo, potrebbe comunque avere senso. Può essere che, poi, quando Duff se ne va, Jeff realizza ciò che gli è successo e si caga sotto, decidendo che la deve smettere per il bene di se stesso.
Tutto il discorso sull'avere tutto e sentire come se non si avesse niente l'ho trovato molto realistico, molto affine anche a ciò che diceva Saul, che ha ricominciato a farsi pesantemente (speedball, prima riabilitazione, cose così) quando, tornato dal tour, si è reso conto di essere andato a sbattere contro un muro. Alla fine erano cinque ragazzi partiti dal nulla e, credo, trovarsi di colpo ad avere tutto non è stato facile da gestire, soprattutto per cinque personalità così autodistruttive.
Mi è piaciuto tantissimo il momento in cui Duff desidera quasi una delle sue crisi di panico ma realizza che non se la può permettere, e mi è molto piaciuto anche quando dice che non ha pensato a cosa sarebbe successo se fosse morto. La frase riguardo al cercare un nuovo chitarrista mi ricorda all'overdose di Slash, quando Axl gli ha chiaramente detto che gli sarebbe importato solo di quello, se lui fosse morto, e l'ho trovato un bel riferimento, qualcosa di profetico. E anche il "non sono riuscito a svegliarlo" mi ha fatto pensare a Slash (sarò monotona, ma è l'unica biografia che ho letto, la sua, e ci ritrovo molte delle cose che, di sicuro, tutti e cinque hanno vissuto), a quando si è visto morire Todd tra le braccia senza capirne il motivo, visto che si era fatto il doppio della sua dose e non era nemmeno sballato.
Ad ogni modo, mi è piaciuta tantissimo. È diversa dalle solite storie trite e ritrite, ha qualcosa di nuovo, una specie di terra inesplorata (?) e, dal numero di recensioni, vedo che la gente si fida ancora troppo poco delle cose che non conosce e non sa gestire. Evidentemente è bello accontentarsi della ragazza che arriva a Los Angeles e fa innamorare i Guns N' Roses.
Però è stato molto bello, hai trattato un tema che mi sta particolarmente a cuore, cioè quello dell'eroina e ciò che li spingeva a farsi proprio di quella merda così merda, e tutto il resto. Tutto quell'avere ogni cosa ma sentirsi vuoti lo stesso, quella paura di scoprire che la musica non basta più... ti faccio davvero tantissimi complimenti, spero di essermi fatta perdonare per il ritardo, anche se forse adesso dovrò farmi perdonare di averti fatto sanguinare gli occhi per la lunghezza della recensione.
Ti faccio un in bocca al lupo per il contest e vado a recensire qualcun altro! ;) |