Ciao :)
Quando ho visto la nota ad inizio pagina ho subito pensato "Oddio, che diavolo succederà questa volta?" o.o'''
Considerate le tue descrizioni, precise come le pagine di un libro di medicina, non ero molto tranquilla, lo ammetto. Ma per fortuna la parte del sangue è stata sopportabile.
In questo capitolo non ci sono progressi riguardanti la ricerca, anzi, è proprio un momento di stallo. Ti sei voluta concentrare sulle emozioni dei personaggi e proprio per questo faccio fatica a trovare le parole per commentare.
Ti posso dire che ho un bel nodo allo stomaco dopo aver partecipato al dolore di Brianna. E' sempre difficile (o almeno, io lo trovo tale) parlare della morte e fare in modo che il dolore della perdita traspaia in tutta la sua dolorosa realtà.
Perchè la morte di Leon è sicuramente una crudeltà, non doveva succedere. E' finito in mezzo ad uno scontro con cui non aveva niente a che fare e ha pagato il prezzo più alto. Posso capire (be', non proprio, ma posso provarci) quello che prova Brie, la sua apatia e la deriva dei suoi pensieri.
E' come se, dopo un fatto del genere, non ci sia più nulla... nemmeno la voglia di andare avanti. E' come essere arrivati ad un capolinea, quasi. La cosa più brutta è sicuramente la memoria, il fatto che il cervello di Brianna le faccia rivivere quelle scene in continuazione, come se avesse premuto il tasto repeat.
E sono certa che le ci vorrà tantissimo tempo per smettere di rivivere quei secondi, quegli attimi che hanno portato alla morte del giovane. Nonostante lui si fosse comportato male, come lei stessa ricorda, era innocente e aveva comunque un posto nel suo cuore. Ora lì c'è un buco, perchè l'hanno strappato alla vita e alle persone che gli volevano bene.
Ed è con questa consapevolezza che arriva la rabbia... cavoli, quella di Brie è davvero profonda. Non sa se sia meglio spaccare tutto e prendersela col mondo o tenere quella rabbia e scagliarla tutta addosso al colpevole. La soluzione migliore, forse, sarebbe urlare.
Soluzione a cui arriva anche lei, mentre sta tentando di rilassarsi nella vasca di Fred. Quando ha iniziato la sua crisi credevo avrebbe finito per farsi del male, sul serio o.o fortunatamente c'erano orecchie vigili.
La parte, peggiore, è stata sicuramente quella in camera. Non ricordavo di quel particolare metodo di assoggettamento (e forse non ne avevi nemmeno parlato), ma sicuramente è un modo molto crudo per chetare un lupo. Mi sono immaginata Jerome mentre la mordeva, il suo disagio nel farlo e al contempo il bisogno di farla calmare. Avendo tutti quei poteri lei è come una bomba ad orologeria.
Alla fine pare che i morsi abbiano avuto effetto (meglio dire che ha avuto effetto avere la gola squarciata). Non so come la prenderà Duncan: cioè, capirà la necessità del gesto, ma non gli piacerà. Mhm... mi sa proprio di no.
Mi è piaciuto il fatto che Jerome, di solito così scanzonato, sia riuscito a mantenere il sangue freddo ed abbia preso in mano le redini della situazione. Sì è dimostrato uno Skoll affidabile e competente.
Ok, avevo detto che non sapevo che scrivere, invece...
Per quanto riguarda la parte grammaticale non ho nulla da dire, non ho trovato errori nè imprecisioni degne di nota. Nonostante la staticità del capitolo, il tuo stile si è adattato perfettamente e hai messo la stesse dovizia di particolari che usi nelle descrizioni nel raccontarci le sensazioni ed i pensieri di Brianna. Mi piace molto anche il contrasto/incontro che riesci a creare tra il mondo dei lupi e quello degli umani. Per non parlare del fatto che è facilissimo immaginarsi in un ospedale o in una foresta, quando si leggono i tuoi capitoli. E' quasi come vedere in hd quello che hai immaginato :)
Bene, ora è meglio se mi fermo ^^'
Alla prossima, ciaoo :D
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