Le pareti della mia stanza sono ormai zeppe di crateri a causa delle mie testate - te credo che sò cretina, a furia di capocciate dev'essersi frantumato tutto, là dentro. I miei, di esami, sono quattro, ma di ben tre non ho ancora aperto libro e, malgrado questo, continuo a passare le mie giornate nell'ozio e le notti al pc - l'ho già detto che sò cretina, no? Il tuo dramma è anche il mio (e quello degli studenti di mezzo mondo), pertanto, tranquilla. In qualche modo - non so ancora quale - sopravviveremo *raffica di cuori*
Per fortuna ad allietare le mie giornate di (non) studio c'è EFP e ci sono autrici splendide come te e storie come questa, capaci di sottrarti, per qualche minuto, a quell'angoscia esistenziale in cui la vita universitaria inevitabilmente ti getta in prossimità della sessione di esami.
La bellezza e la comicità di cui la storia è pregna sono già rivelate dall'introduzione, che mi ha indotta a fiondarmi sul racconto a velocità supersonica e m'ha fatto rotolare fino in Cina. Sono appena rientrata, è stato un viaggio lungo e faticoso ed è a causa della stanchezza che questa recensione è tanto sconclusionata. Ci tengo a precisarlo perchè di solito non sono così, pè gniente *occhiata scettica di Nemeryal*
Che te devo dì? La lettura è stata a tal punto piacevole che sono giunta alla fine senza nemmeno rendermene conto. Personaggi perfetti, t u t t i, compresi Clint e Natasha, sarcasmo made in Stark sublime, divertimento ed originalità a bizzeffe. Tutto nella norma, insomma.
Oscar, Nobel e pure un servizio di pentole in omaggio per "L’Hulk che sussurra alle ampolle". Ho amato tantissimo.
Alla prossima!