E rieccomi, ciao Evy.
Mhhh, ultimamente le tue storie non mi lasciano più quel groppo in gola.... che sia perchè tu stai crescendo o perchè vuoi dare un attimo di tregua a quei due poveri Nessuno?
Allora, allora intanto il protagonista indiscusso della storia rimane Roxas.
Qui il biondino è un fantasma, ma molto diverso da quelli raccontati nei libri, lui non spaventa le persone perchè la trova una cosa inutile visto che nessuno si ricorderà di lui il giorno dopo o vice versa, in più non si mischia tra la gente perchè si sente e sa di essere in adatto.
Non penso che gli piaccia la solitudine ma è l'unica cosa che può fare nello stato in cui è ridotto, nessuno lo capirebbe ne lo ascolterebbe e allora perchè tentarci?
La sua "non" vita non lo stanca, semplicemente perchè ogni giorno è pieno di nuove scoperte che magari aveva scoperto proprio il giorno prima, da queste sue perdite di memoria è spaventato in piccola parte, rimpiange di non ricordarsi più nulla di se ma non rimpiange di dimenticarsi tutti i giorni monotoni che stà vivendo.
Perchè se li ricordasse non avrebbe più niente che lo tiene occupato in attesa di un nuovo giorno, perchè se non perdesse ogni sera la memoria potrebbe incominciare a ricordarsi della sua vita passata, la cosa lo farebbe sentire meglio ma ha troppa paura che i ricordi che si nascondono dietro la sua vita possano essere stati migliori, più felici e colorati, pieni di amici e affetto, e questo lo farebbe sentire malissimo, ricodarsi di aver avuto una vita bellissima tra le mani per poi essersela lasciata sfuggire via senza neanche una minima resistenza.
E mente ogni suo giorno si sussegue come da copione pensa a quanto gli umani siano fortunati nel poter provare emozioni, e prova un gran senso di rabbia verso di loro (che ovviamente non riesce ad interpretare), perchè gli esseri viventi manco si accorgono di tutto quello che hanno a disposizione e che un giorno potrebbero perdere.
Ma anche i sentimenti per lui sono un vago presentimento dentro di se, non riesce ad interpretarli, ma riesce a sentirli, e la cosa lo rende triste.
L'ignoranza di sapere che in te c'è qualcosa che stà cambiando, che si stà accendendo e non poterne sapere il motivo, l'ignoranza per lui è la migliore medicina ma anche il peggiore veleno.
E poi da una bella giornata che niente di più cupo poteva avere spunta fuori un nuovo fantasma che Roxas non aveva mai visto, ma pensa essere uno dei soliti spiritelli di passaggio sempre in cerca di una nuova vittima umana da spaventare per riempire il tempo, cosa che non saprebbero come sfruttare altrimenti.
Nel vederelo si sente più sicuro, sa di non essere solo certo, ma sapere che qualcuno dopo chissà quanto tempo si interessa di nuovo a lui lo fa sentire stranamente sollevato.
Scoprire poi, che quel fantasma, apparentemente più stupido o ingenuo di lui, in realtà è molto più informato su tutto ciò che li circonda non lo fa sentire geloso, anzi gli provoca uno strano senso di ammirazione unito ad una fortissima curiosità.
E da li appare il loro immaginabile futuro insieme, Axel è un tipo molto aperto e diretto, dice ciò che pensa senza mezzi termini, sembra quasi che Axel voglia comunicare questo messaggio "Non c'è niente di impossibile, se saremo noi a volerlo, insime abbettermo anche quest'ultima barriera", in più penso che il rosso avesse già osservato molte altre volte Roxas.
Sembra sapere già tutto di lui, forse in un dei suoi scherzi agli umani gli era capitato di vedere quel ragazzino girovagare (o starsene) tutto solo, solo proprio come lui, proprio come tutti i fantasmi.
Ma stranamente in quel ragazzino aveva trovato una speciale luce, che come una lucciola lo spingeva a seguirla, e più lo osservava più si rendeva conto di quanto fosse speciale e aveva visto i suoi occhi, che gli ricordavano qualcosa di meraviglioso di cui purtroppo non riusciva a rammentare niente.
Così aveva deciso di avvicinarlo per rendersi conto di che tipo di persona fosse, e come la scintilla che aleggia nei suoi capelli ha ricostruito il sentimento che ha provato dalla prima volta che lo ha visto come amore.
Chiede ha Roxas di baciarlo per incitarlo a superare una bariera, per far apire gli occhi a quel ragazzino, perchè si era accorto di come guardasse ogni minimo particolare senza poi in realtà coglierne nulla, e riuscendo a farlo concentrare sui suoi occhi e chiedendo a Roxas di riamanere con lui, accende nel biondino una fiamma, una speranza che ormai era morta, o almeno era sparita da molto tempo.
I sentimenti di Roxas non sono molto vicini all'amore.... è un po' imbarazzato da ciò che gli dice Axel ma arrivare proprio a parlare di amore.... quella fiamma che snete dentro di se è solo la sensazione che tutto cambierà, portando anche l'amore in futuro.
Ok, allora l'ultimo pezzo è solo una mia supposizione (intendo la parte di Axel che aveva già osservato molte volte Roxas), ma credo che sia molto propbabile riempire quel buco che mi si è formato in mente così.
L'inizio della storia da quanto ho visto è dedicata completamente alla normalità degli umani, o almeno si vedono azioni comunamente normali fra i viventi e la differenza tra loro e chi non potrà mai sentirsi "normale".
Beh, sai già come la penso sulle tue storie quindi, complimenti.
Un bacione, Aly
P.s. buon compleanno... anche se forse l'hai già fatto ^^'' |