Ok, commenti brevi ma incisivi. Spero. Circa. Mi auguro.
La prima, pur essendo adattabile a molte, moltissime situazioni - e la gente farebbe bene a rendersene conto e ragionarci su - mi ha fatto pensare a Nel e Sirius, come ennesimo spin off del vostro bell'AU. Cionondimeno, lo ripeto, il pensiero che hai espresso è arguto e veritiero, e mi ha molto colpita.
Parlando invece della seconda storia, dedicata a Monna Lisa, posso dire che ci ho visto la tua essenza di storica dell'arte, ma ci ho visto anche TANTO del tuo spirito follettinoso. Il sorriso enigmatico della Gioconda è una trollata, una quieta presa in giro, e non potevi scriverlo che tu.
La terza storia è un vezzoso accenno di quella che potrebbe essere la tua [auto]biografia, che io amerei follemente. Sarà che ti conosco, ma ti assicuro che sarebbe un racconto affascinante, brillante e pirlissimo, che chiaramente ha in questo caso l'accezione del complimento ù_ù
"Passare di lì era sempre una prova di coraggio. Ci provavo, a fingere noncuranza, con le mani in tasca e l’aria risoluta, ma da bambina ero una cagasotto più di ora, e l’aria da donna vissuta non mi si addiceva. Puntualmente, finivo per correre per il corridoio e lanciarmi sulle scale, non guardando niente se non il mio obiettivo: i gradini della salvezza."
Un classico per ogni bambino. Splendido. Amabile. |