Recensioni per
Parigi, o cara...
di mamie

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
04/10/14, ore 10:38

Non so proprio come abbia fatto, nelle mie varie incursioni sul tuo profilo, a non notare questa meraviglia fino a ieri.
Mamie, davvero, so di ripetermi in maniera insopportabile, ma queste righe sono splendide.
Una descrizione di Parigi potente, vibrante, carica di sentimento e di una malinconia che entra nel cuore e non se ne va.
Sono stata a Parigi ormai diversi anni fa, ma mi hai fatto rivivere esattamente ogni sensazione che ho provato nel visitarla.
Grazie infinite per aver scritto parole tanto preziose e per averle condivise!

Melianar

Recensore Junior
11/06/13, ore 23:23

GIUDIZIO: Descriptions Contest. Quanto sei bravo a descrivere?
10° CLASSIFICATO:

AUTORE: mamie1
Grammatica: 5/5
Titolo: 1/5
Scorrevolezza: 7/10
Originalità: 6/10
Stile: 8/10
Giudizio oggettivo*: 8,5/10
Gradimento personale 16/20

TOT: 51,5/70

Ti avrei dato un 6/5 nella grammatica per accentuare il tuo modo ineccepibile di scrivere, i miei complimenti davvero. La scelta del 'soggetto' da descrivere non era originale, ancora meno il titolo, la lettura è stata abbastanza piacevole ma troppo frammentaria, avrei voluto e preferito un'intera descrizione della città, non dei suoi singoli luoghi. La valutazione oggettiva è perciò alta, lo è meno quella personale perchè appunto avrei preferito che la descrizione venisse svolta in altro modo.

Recensore Junior
05/06/13, ore 22:40

Finalmente ho trovato un po’ di tempo da dedicare alla tua storia :) ed eccomi qui a lasciarti due parole di commento.
Il testo è ricchissimo di cultura (la trasuda da tutti i pori) e io mi sono sentita terribilmente ignorante man mano che la leggevo, ma anche curiosa e affamata di conoscenza. È veramente un piccolo capolavoro!
Dal modo in cui la descrivi è evidente che sei stata a Parigi e la conosci molto bene (vero?).
Usi immagini molto ricche e suggestive, poetiche.
E poi ci sono gli spunti di riflessione, il testo ne è colmo e sono molto originali ed interessanti.
Complimenti!
frav

Recensore Junior
26/05/13, ore 22:28

Stupenda. Sono deliziosamente meravigliata. Una raffinata e musicalissima descrizione di Parigi! Un viaggio che dipinge nella tua mente famossissimi luoghi di questa capitale senza cadere negli stanchi cliché che fioccano quadri di banale romanticismo.  La luna che pare lugubremente una testa mozza...i suonatori  fumosi delle vie...  la bellezza dispersiva e regalmente algida del Louvre... Notre Dame ( uno dei disegni che mi ha colpito maggiormente)  che diviene un oscuro palcoscenico privo di autentica sacralità.... l'ilarità dei ristoranti multietnici... lo splendore rivoluzionario degli impressionisti nelle mostre e il finale un pò sommesso e sognante che riprende la figura tetra e sublime della luna...i miei vivissimi complimenti!! Hai delineato questa città che non conosco con tonalità talmente vivide che mi pare quasi di aver camminato per le sue strade!! Una serie di dipinti variegati che s'incastrano in un armonioso ordine!!
Un immeritatissimo decimo posto -.-  è difficile trovare delle descrizioni cosi particolareggiate e fini...ho amato tutto di questa one- shot pulita e organicamente complessa.


Bravissima :D  

Recensore Veterano
25/05/13, ore 18:11

Splendida descrizione e incredibilmente accurata nei suoi particolari di nomi, persone e riferimenti. Si sente moltissimo il fatto che sia una grande città, una metropoli dalle infinite sfaccettature, una città tanto grande che ci si perde con una facilità disarmante. SI sente il concetto di grandezza e di armoniosità che, a parer mio, la caratterizza, come lo è la maestosità per Roma :) Hai messo in risalto molto gli aspetti 'famosi' della città: il Louvre, la Gioconda, i tavolinetti piccolissimi dei bar ecc... insomma, quelli che si vedono nei film, ma non hai tralasciato quelli più nascosti come la descrizione delle persone sulla metro. La descrizione è molto buona e ho avuto lo strano effetto che tu non sappia esattamente se ami o odi questa città: la descrivi in modo, freddo, calcolatore, mi sembri quasi insicura di quel che provi verso di lei... ma ovviamente potrebbe essere solo un'impressione. A presto. Baci.
LadySaphira

Recensore Master
23/05/13, ore 15:44

ciao :) ho partecipato anch'io al description contest e ho scelto di aderire anche alla lettura, quando ho tempo, delle altre storie :)
della tua mi ha incuriosita il titolo. sarà che a parigi ci sono stata e per questo desideravo riviverla nelle righe di una descrizione... cosa che grazie alle tue parole sono riuscita a fare! ho apprezzato la divisione in momenti, trovo sia efficace per fornire al lettore un quadro completo di una città complessa e affascinante che personalmente mi è piaciuta molto. mi sono rivista a passeggiare nei boulevard e come spaesata turista nelle gallerie d'arte. mi è piaciuta particolarmente la parte sugli impressionisti e le loro opere, nel punto 6. a tal proposito, ho apprezzato davvero quando hai scritto: "L’uomo come granitico sguardo in un viso folle: Van Gogh." trovo che sia una descrizione appropriata.
bella anche l'immagine della nike di samotracia con le grandi ali distese come vele... molto poetico...
deliziosa la parte sulle vetrine di ristoranti e gastronomie eleganti, in contrapposizione alla semplice fraganza delle baguette comprate in un forno pittoresco...
insomma, davvero un bel lavoro :)
saluti,
lady dreamer.

Recensore Master
23/05/13, ore 14:14

Chissà perché ma visitare Parigi, gotica, misteriosa, a volte tetra, mette anche me dello stesso umore. Le tue parole hanno avvolto il mio cuore con una coperta di malinconia; quella un po' bohèmienne. Se chiudo gli occhi riesco ad immaginare perfettamente ogni cosa, con la stessa intensità e provando delle forti sensazioni, cupe... un po' tristi. Riesci a trasmettere tanto con le parole, sei fantastica! Complimenti davvero!

Recensore Junior
22/05/13, ore 17:38

Hai sicuramente visitato Parigi con un umore tetro! Le tue descrizioni sono potenti, così piene di dettagli da rischiare in realtà di fagocitare il lettore che cerca di farsi strada tra le immagini se non fa uno sforzo per rallentare. Ma in fondo è ciò che fa Parigi stessa. Il pezzo che mi è piaciuto di più è Gourmet, specie alla fine, dove il cibo smette di farsi di cristallo e si abbozza quel potere di unione che può manifestare. E io ricordo un ristorante francese sulla Senna, dove puoi sederti tra mobili antichi che hanno un aspetto e un calore più proprio dei pezzi rustici che d'epoca. Ricordo un'anatra calda e una crema di carciofi che cola nel piatto con la consistenza di una carezza, o ancora il pesce servito agli altri tavoli, col cameriere che ha il tempo e la gentilezza di preparare la maionese sul momento, davanti ai tuoi occhi. Posso essere d'accordo con la tua descrizione del Louvre, ha l'aspetto un po' funebre di ricordi a cui ci si aggrappa a forza, troppo importanti per lasciarli andare. Ma quando tornerai a Parigi ti consiglierei di visitare, se non l'hai già fatto, un luogo un po' magico che si trova vicino a Notre Dame, non distante da Pont au Double, in Rue de la Boucherie: una vecchia libreria dal nome del Bardo inglese, costruita su un antico monastero. Non potrai muovere un passo senza vedere un libro che si protende verso di te, quasi un ordine perentorio, tesori sui quali i nazisti non poterono mettere le mani. Ci sono piccole stanzette dove perdere ore a cercare tutti i titoli che vi sono riposti. Più che una cripta, a me ha ricordato una culla... E se anche tu getterai un obolo nel pozzo all'ingresso, all'insegna degli "starving writers", ci sarà ancora speranza.