Quando sono malata succede di tutto.
Come il fatto che io diventi sensibile a una mentecatta che rompe i cocomeri e basta.
E se domani di Arte prendo due, giuro su Leonardo, che ti faccio mangiare da una giraffa inferocita.
No, non scherzo per niente, sono tremendamente serie.
Sì, esistono le giraffe carnivore, almeno nel mio mondo di sangue.
Ho un mondo di sangue, se te lo chiedi: è nella mia testa.
E sì, sempre sì, lì sei morta almeno un migliaio di volte in maniere diverse e comunque divertenti.
La mia preferita è bruciata viva dentro un armadio.
Beh.
Questo è tutto.
Partirò dalle tue stupidissime note.
Ovvio che sono stupide, le hai scritte tu (se te lo chiedi).
Non s'era notato che adori, veneri il conte, no.
Non ti preoccupare, giuro che non se ne accorto nessuno.
Nessuno che non fosse presente nelle tue vicinanze da una settimana a questa parte, ecco.
Ma va tutto bene, nessuno oggi sull'autobus ti ha preso per psicopatica, perché mai dovrebbero?
Mica avevi una strana luce di pazzia negli occhi, neh?
No, che vado dicendo.
Parliamo della storia, se tantoooo ci tieni.
No col cavolo.
Sembra un culoooooooooooooooooooo.
La la la.
C'è puzza di poo (sono seria).
Normal.
Yeah.
Non mi sbilancio, è carina.
Sì, è per il tuo ego.
Sì, ormai è diventato enorme.
Sì, ti precende.
No, Agnese, è la verità.
Ci sono delle cose che no, non devono essere fatte.
Tu, oggi, hai compiuto quattro atti orripilanti.
1. Fare incazzare la malata dormiente.
2. Fatto distrarre l'incazzata malata dormiente dall'Arte.
3. Fatto recensiore l'incazzata malata dormiente mentre è in stato vegetativo.
4. Scritto una storia su un paring troppo shippabile e OTP (uedhsagfwhfauiufeskaiu *-*)
Vado, stupida rincitrullita.
Se rompi ancora le balle, ti faccio esplodere le tette, sia chiaro.
Con odio,
Sara
Pigghia e potta a casa,
il conte Riario è mio.
Va' a scucchiari puddiri.
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