E' molto triste e poetica assieme... l'argomento è trattato con malinconia e un pizzico di pessimismo. E' tragica la scelta della ragazza di non dire nulla e di sopportare in silenzio, quando forse avrebbero potuto vivere il loro tempo assieme in modo più sincero e completo; è tragica anche la decisione di lui di seguirla nella morte, con il senso di colpa a divorarlo, quando avrebbe potuto vivere la vita anche per lei, un dono che a lei era stato negato.
E' un po' strano passare dal tipo di scrittura tipica di un copione di teatro, con il nome di chi parla prima delle parole pronunciate, alla visione in prima persona di cosa pensano e provano i protagonisti. Una scelta davvero particolare.
Sono convinta che avresti potuto realizzare la storia un po' più in profondità, hai le capacità per scrivere senza suddividere la storia in mini-scene, ma mi complimento con te per questo primo lavoro. Sei stata davvero molto brava a descrivere tristezza, rassegnazione, rabbia e disperazione.
L'unica piccola critica che mi sento di farti è di guardare oltre le solite frasi di circostanza e di guardare oltre, di soffermarti sui silenzi che esprimono più di mille parole e di immedesimarti con i personaggi chiedendoti cosa avresti fatto tu al loro posto. La storia riulterà meno frammentata. |