Recensioni per
Requiescat in pace
di Nymeria90

Questa storia ha ottenuto 69 recensioni.
Positive : 69
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/09/15, ore 13:28
Cap. 1:

Breve, ma intenso, oserei dire! Ciao, scusa se recensisco solo ora la tua storia... avrei voluto farlo molto tempo fa, ma volevo anche aspettare di togliere il gioco dallo scaffale, spolverarlo e, finalmente, giocarlo. Ormai ho quasi rinunciato a questo progetto, così, anche se da profana di Mass Effect, eccomi qui XD
L'inizio è davvero coinvolgente, claustrofobico (in senso positivo, dai perfettamente l'idea del soffocamento!), scrivi molto bene. Complimenti

Recensore Veterano
29/09/13, ore 15:58

Accidenti, mi dispiace aver tardato così tanto per lasciarti una recensione, perché questa storia merita, a partire dalla qualità di scrittura fino agli argomenti che evidenzia.
Quando l'ho letta, qualche tempo fa, mi sono limitata a leggere i primi dieci capitoli, per poi perdermi inevitabilmente negli impegni o in storie che già stavo leggendo da prima. Tendo a perdermi molto facilmente, vista la poca memoria e il fatto che boh, sono una persona molto volubile e la mia concentrazione è altalenante. Si tratta pur sempre di una storia impegnativa, quindi mi sarebbe dispiaciuto rimanere in un'ottica superficiale, facendoti solo un complimento e sorvolando sulla quantità di tempo che sicuramente ci hai messo per analizzare ogni singola tematica che evidenzi.
Così ho deciso di prendermela comoda e di lasciare una recensione con tempistiche che mi permettano di focalizzarmi maggiormente sul contenuto, dato che non sarei qui se non mi interessasse approfondire certi aspetti che tu prendi in considerazione capitolo dopo capitolo.
Ma lasciamo perdere le scusanti e concentriamoci sul contenuto, visto che una recensione prevede un'analisi e un'opinione personale.
Il primo e il secondo capitolo sono stati strazianti. Mi sono sempre chiesta per quale motivo sulla Normandy ci fosse solo la romance di turno e soltanto l'equipaggio dell'Alleanza. La squadra era praticamente assente e questo me lo sono giustificata pensando che di sicuro uno dei motivi fosse il tempo che intercorre tra l'attacco alla Cittadella e l'imboscata alla Normandy. Non è una tempistica chiara, sulla timeline, quindi potrebbero essere intercorsi addirittura dei mesi. Un altro motivo è la missione che Shepard stava compiendo era di identificare ed eliminare le ultime sacche di Eretici dalle zone limitrofe alla Traversa d'Attica, quindi di competenza dell'Alleanza... gli agenti esterni, come i compagni di squadra, non erano necessari.
Alla fine, mi sono presa come conclusione personale che Shepard era a conoscenza dell'"imminente" arrivo dei Razziatori, quindi il fatto che i suoi collaboratori esterni fossero già dediti ai loro rispettivi ruoli era l'idea tra tutte più plausibile delle mille opzioni che mi sono ragionata.
Premesse giganormi, diamine, ci sono fin troppi spunti per ragionare, in questi capitoli xD
Il fatto che tu abbia deciso di inserire la squadra negli attimi finali, il fatto di ripercorrere quei pochi minuti tormentati assieme ad Ashley (adoro quella donna) è stato qualcosa che non mi era mai capitato di leggere. Giocarlo è stato sconvolgente, riviverlo grazie a quel capitolo lo è stato ancora di più. Mi è piaciuto come hai mosso ogni personaggio, hai gestito Ashley in modo eccezionale e gli altri in maniera perfettamente coerente con l'idea che ho di loro in gioco.
Oddio, penso che in gioco non avrei potuto resistere emotivamente ad un possibile dialogo con Liara, penso che se ci fosse stata un'opzione per chiudere direttamente il commlink ed evitarle una sofferenza simile non avrei esitato a farlo D:
Non penso però che, quello di cercare una comunicazione, sia stato un gesto puramente egoista. Potrei leggerci una sorta di volontà di "consolare", o di ricordare alla sua compagna di tenersi focalizzata sull'obiettivo primario che aveva la Normandy, al di là del repulisti che stava operando tra Terminus e Traversa. Il fatto che lei sia un soldato con assurde potenzialità di leadership ed esperienza sul campo fuori dal comune, mi ha fatto pensare ad una sorta di "passaggio del testimone", ma è un'opinione, alla fine, non ci farei troppo affidamento, visto lo sviluppo che c'è stato nel capitolo 4.
Ho deciso di lasciare un'improntina proprio in questo capitolo perché penso che tra tutti e quattro quelli che ho letto stamani sia quello che ho sentito maggiormente. Ho scelto la romance con Liara, quando ho giocato, e sapere che è stata lei a rincorrere il corpo di Shepard mi ha distrutta emotivamente. Dicevo ad andromedahawke che il dialogo su Illium che si avrà con T'Soni nel 2 mi ha lasciata basita, oltre ogni misura. Cos'è questo gioco, il male? No, BioWare, diccelo che vuoi i nostri cuori su un vassoio!! D:
Tornando alla storia, il fatto che sia lei a voler strenuamente cercare il corpo del Comandante supera ogni genere di devozione. Oh, e un applauso per quel Garrus meraviglioso, non avresti saputo maneggiarlo in modo migliore, complimenti!
Deliri da fangirl a parte, hai rovistato parecchio bene nei caratteri e nelle decisioni dei personaggi, che in un simile frangente risultano avere un'idea più o meno chiara di quella che è la vera missione. Non è semplice per loro voltare le spalle, ma sono tutti sicuri di avere un ruolo, di dover determinare la loro scelta in base a quello che hanno visto, in base al modo in cui hanno vissuto gli eventi di M.E. e di dover far fronte al dolore seguendo l'esempio che Shepard gli ha dato. Non è semplice esprimerlo a parole, perché molti degli atteggiamenti che hai descritto potrebbero essere molto fraintendibili, se uno non riflette attentamente su ciò che c'è scritto, soprattutto per quanto riguarda Ashley... ma no, è chiaro quello che volevi trasmettere ed è chiaro il ruolo di ciascuno di loro in relazione alla vicenda. Davvero, un ottimo lavoro!
Concludo questo papiro inutile e ritardatario facendoti un complimento, perché il tuo non è un lavoro d'analisi aperto a tutti, per il lettore c'è da scavare oltre al testo, c'è da ragionare accuratamente su quello che è il punto di vista personale, prima di azzardarsi a riflettere su come impostare una recensione. C'è una galassia intera dietro a quello che scrivi, e io non vedo l'ora che gli impegni mi concedano di poter leggere il resto. Fortuna che c'è parecchio da leggere *-*
Un abbraccio e ancora complimenti
J.

Recensore Junior
05/08/13, ore 18:58

Ciao! Scusa se non mi sono più fatta sentire per molti capitoli, ma ho avuto delle complicazioni e non ho potuto accedere al conputer prima! ;)
Veramente non so più che dire, hai concluso egregiamente la storia, con un commovente addio tra Andrej e Jack.
Si è concluso così il secondo capitolo del gioco di fantascienza con più visibilità al mondo, con una piccola vittoria: la distruzione della base dei razziatori e del loro abominevole umano-razziatore. La battaglia è stata terrificante, epica ma tutti sono sopravvissuti grazie alle loro abilità e alla loro tenacia.
Aspetto con impazienza che scriva la tua storia di ME3 perché sono veramente colpita dal modo con cui hai gestito il tutto, veramente perfetto!
Buone vacanze Nymeria90, anche se in ritardo (credo)! ;D
meme_97

Recensore Veterano
01/08/13, ore 14:14

E anche questa storia è finita e come ogni fine ti lascia un pò di malinconia addosso. L'ho letto giorni fa l'ultimo capitolo, ma solo ora possa recensire.
Mi è piaciuta l'immagine della Terra, lo stupore di Jack di fronte a lei come quello che Andrej aveva provato anni prima. La descrizione che ne hai fatto è crudelmente perfetta e per un attimo è sembrato anche a me che stessi guardandola come per la prima volta.
Questo capitolo non può non lasciarti con un pò d'amarezza, perchè parla in fondo di abbandono e di fine. Ti viene da chiederti perchè mai fosse necessario doversi dire addio, perchè Andrej debba per forza lasciare spazio ad Alexander. Quasi non ci vuoi credere a questo cambiamento repentino. E' davvero possibile che dentro un uomo convivano due persone, capaci di amare in modo diverso?
Mi sono sentita male per Jack, davvero. Lei è forte e può superare qualunque cosa, ma da animo romantico quale sono avrei preferito leggere di una fine meno dolorosa, soprattutto per lei. Pero la vita è tutt'altro che rosa e fiori, soprattutto per qualcuno che ha sulle spalle il peso dell'intera Galassia. Forse, dopotutto, è meglio così.

Sono contenta che ritornerai, e contenta di aver seguito questa storia dall'inizio. Mi ha dato tanti spunti di riflessione, mi ha intrattenuta piacevolmente, mi ha fatta conoscere uno Shepard così diverso dal mio che, in fondo, mi sembrava di leggere un'altra storia. Ti faccio i miei più sinceri complimenti e mi auguro di ritrovarti presto.

Nuovo recensore
27/07/13, ore 19:10

Storia stupenda capitolo magnifico e finale commovente, che chiedere di più? Solo di poter leggere presto il seguito, ma nel frattempo buone vacanze ^_^

Recensore Veterano
27/07/13, ore 12:48

Mi è rimasta tanta amarezza che non so sia dovuta solo alla separazione fra Jack e Shepard, così come effettivamente accade anche alla fine del gioco. Credo sia motivata dalla parola fine. Un po' di tristezza è inevitabile alla fine di un lavoro lungo e accurato, in cui si è messa parte della propria anima. Poi penso che tu hai appena finito, mentre io ho iniziato una nuova storia. Così avviene qui, con storie che corrono in parallelo o che sono sfalsate di anni, con storie che terminano mentre altre cominciano. L'importante è trovare da leggere e continuare a sognare e a ricordare.
Sono certa che aspetterò con ansia la tua nuova storia che correrà lungo ME3, ma intanto ti auguro delle ottime vacanze.
E' stata una bella chiusura, in ogni caso. Dolce-amara, come è giusto che sia. Con due protagonisti che sono cambiati nel corso della tua storia e si sono liberati del fardello del passato per diventare persone nuove, più sicure, ma anche più umane. Mi piace credere che l'amore abbia addolcito i loro caratteri smussandone gli spigoli taglienti.
Poi, va beh, mi lascio andare a una conclusione un po' cinica... Ma gli amori che si ricordano per tutta la vita sono quelli che non abbiamo mai potuto vivere fino in fondo. Così avviene in genere, purtroppo. Gli altri si estinguono dolcemente, nel migliore dei casi, magari per diventare un sentimento un po' meno coinvolgente e più sereno. Boh, forse sono io ad essere un'inguaribile pessimista.
Ecco, va beh, non ti volevo rovinare le vacanze, ma questo pensiero mi è venuto spontaneo :D
Ciao e a presto!

Recensore Veterano
26/07/13, ore 14:37

Be', penso che ci stiamo avvicinando alla fine, soprattutto per quel che è accaduto: il tutto è stato terribilmente naturale: l'addio dell'equipaggio è stato parecchio triste, soprattutto perché sei riuscita a rendere bene il 'dispiacere' che gli altri provano nel vedere il loro comandante andarsene. Anche la sua reazione è veramente resa bene, lui capisce che l'unico modo per preservare il suo onore è consegnarsi, ma lo fa con sofferenza, perché sa ciò che attende l'umanità e anche cosa accadrebbe se si consegnasse.
è diviso tra il desiderio di rimanere libero, e quindi capace di agire e il suo senso dell'onore e il dovere nei confronti dell'alleanza. Insomma, è un uomo ma è anche un soldato, il che lo rende molto verosimile. Così come la reazione dei suoi compagni e di Jack in particolare (Anche se secondo me, l'onda biotica ci sarebbe stata benissimo)
Comunque, ottimo lavoro e complimenti.
AxXx

Recensore Veterano
25/07/13, ore 10:03

Capitolo perfetto, in tutti i dettagli e in tutti i dialoghi.
So che Shepard non poteva scegliere nulla di diverso, per restare se stesso. Non c'era un'altra opzione possibile, tristemente, e le motivazioni che gli fai pronunciare sono quelle corrette. Anche il tono è perfetto, senza lungaggini o sbavature superflue. Ci sono dolori così intensi che le parole riuscirebbero solo a rovinare l'impressione che si vorrebbe creare.
Un po' come nelle pellicole dei film drammatici, dove al regista basta calcare eccessivamente la mano per ottenere un effetto ben diverso da quello desiderato, perché il dramma diventi ridicolo e generi un sorriso fuori luogo.
E' comunque l'insieme dell'equipaggio a essere "in parte": ciascuno dei nostri vecchi amici risulta completamente credibile nella sofferenza, nella gioia, nella soddisfazione, nei turbamenti.
Complimenti vivissimi.
Sono contenta che questa storia non sia ancora completa. Ogni volta che trovo un nuovo capitolo vado a vedere se sia o meno l'ultimo.
A presto.

Recensore Veterano
24/07/13, ore 11:41

Molto bella e vivace la narrazione di questa missione suicida. Mi è sembrato di poter vedere ogni scena nitidamente davanti ai miei occhi e ho ritrovato la paura di non fare in tempo ad aprire le porte, le emozioni della battaglia, la rabbia per l'Uomo Misterioso e quel senso di appagamento finale.
E' stato anche interessante e istruttivo perché, per esempio, non mi è mai venuto in mente di mandare Kasumi nel condotto.
Quello che però mi ha colpito di più è l'enfasi che hai messo nel soffermarti sui nemici che si doveva combattere: una volta umani e prothean, ora ridotti ad esseri privi di sentimenti oltre la necessità di attaccare qualunque cosa trovino sul proprio cammino. E' vero, la morte non è il destino più triste o doloroso. Questa non vita e non morte è molto peggio. Cosa proveranno? Rabbia cieca, furore, odio verso tutto e tutti? Una specie di zombie desiderosi solo di distruggere? Forse nulla più di mech programmati per uno scopo unico e specifico... Non so, mi hai fatto venire i brividi... mi sono ricordata la scena della bambina uscita dal fienile in The walking dead (ma non so se hai mai visto quella seria). Ottimo lavoro, come sempre.

Recensore Veterano
21/07/13, ore 20:24

Hai dedicato molto spazio alla missione su Arathot, e condivido appieno questa scelta. E' uno di quei DLC che dovevano semplicemente far parte del gioco, per il carico che si portano dietro. In questo DLC c'è il futuro di Shepard, un futuro che lo vede ammanettato per sei mesi, solo fino a quando la sua presenza diventerà troppo importante e nessuno saprà più a chi rivolgersi, se non a lui.
Al solo pensiero mi innervosisco... ha accettato di fare un "favore" ad Hackett, nonostante l'Alleanza gli abbia voltato apertamente le spalle, e per questo non solo ha rischiato la sua vita, ma è stato chiamato a decidere della morte di tutti quei Batarian - tanto per dare loro un altro motivo in più per odiare gli Umani, ecco.
Chiunque, in una posizione del genere, perderebbe la propria sanità mentale, soprattutto se insieriamo anche l'elemento Razziatori.
Hai affrontato la questione in modo molto realistico, senza voler nascondere il suo senso d'impotenza e l'odio che prova. C'è una parte che mi ha fatto riflettere, ed è quella dove dice che l'unico motivo che lo spinge a combattere è l'odio che prova verso i Razziatori. Immagino che ogni Shepard sia diverso e che non tutti condividano quest'ideologia, ma per il background di Andrej la trovo una cosa più che coerente, a meno che non stia semplicemente cercando di convincersi di questo.
Poi però appare Jack, e lui cambia... a volte, avere davanti una persona può davvero farti diventare molto diverso. Riesce ad accantonare i suoi fantasmi, i tormenti, persino il pensiero dei Collettori gli appare lontano in quegli istanti, dove riscopre di avere il cuore che credeva di aver perso. E quel barlume di speranza l'ho condiviso anche io insieme a lui.
Complimenti come sempre, la tua storia mi ha appassionato molto dall'inizio e soprattutto mi ha dato tanto su cui riflettere, ed è un elemento importantissimo.
A presto! :)

Recensore Veterano
21/07/13, ore 08:59

Credo mi ci volesse davvero un capitolo così. Positivo in tutto, dall'inizio, dedicato al sogno di vittoria e di gloria, anche se nato da uno degli episodi più devastanti del gioco (il rapimento dell'equipaggio da parte dei Collettori), fino alla sua conclusione, dedicata alla scena romantica in compagnia di Jack, che hai descritto con grazia e dolcezza.
C'è uno Shepard che torna giovane in ogni caso, sia nell'esaltazione per la battaglia imminente, sia nell'amare una donna, quasi fosse la sua prima volta.
Molto bella anche la citazione di Tolstoj, perfetta in questo capitolo e in questo momento.

Recensore Veterano
20/07/13, ore 16:04

Resta molto lavoro al tuo comandante, e non parlo della sua lotta contro i Razziatori. Brancola ancora in alto mare su se stesso, anche se di una cosa ha preso coscienza: l'odio contro il nemico. E' quell'odio viscerale, germogliato e irrobustitosi con le morti dei suoi compagni caduti a farne il combattente ideale in questa guerra. Lui capisce e se ne rende conto. Ma, come dicevo, molto ancora deve riuscire a capire su se stesso. Immagino che non sarà un processo breve e suppongo che sarà anche doloroso. Di certo questo tuo comandante è una delle figure più sofferte di cui ho letto. Mi fa molta pena, ma non intesa in senso negativo. Partecipo interamente al suo dolore, riesco a comprenderlo.
Qui il coprotagonista è uno dei personaggi che io preferisco, con la sua carica umana e materna, che avvolge dolcemente tutto l'equipaggio della Normandy. E' la madre benevola e paziente che resta in disparte, ma che comprende e che sta attenta alle condizioni di tutti. Non solo le condizioni fisiche, ma anche quelle psicologiche. E' dolce, ma decisa, perché non dimentica mai il suo ruolo, ne conosce limiti e potere e usa questi ultimi in modo accorto e risoluto.
Una bellissima figura che tu hai valutato in modo perfetto.
Alla prossima storia e complimenti,
S.

Recensore Veterano
19/07/13, ore 22:32
Cap. 7:

Penso che l'incontro di Joker e soprattutto la vista della nuova Normandy con Shepard in ME2 è qualcosa che lascia senza fiato per la bellezza delle emozione che riesce a donare.
Ogni volta che ci gioco mi si riempie il cuore di gioia e felicità!
Quella nave è sempre stata casa sua e sempre lo sarà.
Un capitolo molto interiore che esplora il contrasto di emozioni che prova Alexander prima nel ritrovare la Normandy e Jeff e poi di sapere che tutti i suoi compagni hanno preso strade diverse accettando la sua morte come il normale susseguirsi degli eventi a cui tutti erano stati protagonisti.
E qui quel conflitto interiore si fa più acceso, imponendo a se stesso quella domanda che gli sta tormentando l'anima.
Tutti erano andati avanti e lui? Lui era morto e risorto e ora l'unica cosa da fare era lasciarsi il passato alle spalle e ricominciare anche se credo che non sarà facile e i suoi ricordi sono vivi e troppo, fin troppo recenti.
Se solo sapesse che l'unica che non si è mai arresa è Liara e che grazie a lei, può respirare di nuovo.
Ma credo che ci sarà tempo anche per queste spiegazioni :)
Brava mi è piaciuto e hai fatto un'ottima introspezione dei sentimenti e del tumulto di emozioni che Shepard ha provato nel momento in cui è tornato a casa.
Sulla Normandy.
Complimenti

Al prossimo capitolo
K.

Nuovo recensore
19/07/13, ore 01:36

Non ho parole. Tutto sembra maledettamente realistico e la missione su Arathot non viene unicamente analizzata attraverso Shepard come nel precedente capitolo, ma anche attraverso l' equipaggio con le sue angosce e le sue paure. Molti di coloro che hanno descritto la storia del comandante attraverso racconti, durante questa parte raccontavono brevemente i sentimenti dei compagni di Shep o addirittura non li descrivevano affatto. Ti sono veramente grata questa è una delle parti che preferisco della saga di mass effect, e avere qualcuno che ti trasporta così tanto in quel momento con tutte le sue peso è qualcosa di strabiliante, senza contare che nulla di ciò che avviene sulla Normandy viene raccontato ( grande cavolata a mio parere ). E poi questo piccolo extra sulla possibilità che il comandante sia stato indottrinato è decisamente intrigante, non vedo l' ora di scoprire come si evolverà la situazione. A presto ( spero ^_^ ).

Recensore Veterano
18/07/13, ore 13:21

Questo capitolo completa perfettamente il precedente, mostrando ciò che avviene a bordo, le sensazioni dell'equipaggio, le emozioni che provano gli amici del tuo comandante.
E' tutto estremamente realistico, sia nelle azioni che nei pensieri che descrivi. Nessuno è sopra le righe, neppure quei personaggi che si presterebbero fin troppo bene a questo ruolo.
Adesso il dolore di Shepard, analizzato anche dall'esterno, diventa ancora più realistico e il dubbio che si insinua nella mente di Garrus è veramente spaventoso. Mi rendo conto che sia un dubbio giustificato e giustificabile. E' anche una delle possibilità, quelle dell'indottrinamento, a cui ho pensato molto a lungo. Prima dell'extended cut avevo finito per ritenere frutto dell'indottrinamento tutto quello che accade dopo l'ascesa del comandante sulla Cittadella: troppi indizi sparsi qua e là e troppe imprecisioni nella storia mi avevano fatto ritenere verosimile quella possibilità. Questo sospetto è anche stato uno dei motivi per cui ho testardamente scelto distruzione ad ogni fine gioco.
Aver a che fare con uno Shepard indottrinato è qualcosa di estremamente intrigante, come possibilità, anche se mi fa onestamente paura.
Adesso non so più nemmeno cosa augurarmi come contenuto del prossimo capitolo... Di certo il lavoro che hai fatto è eccellente e l'attenzione resterà ben viva, in attesa di un aggiornamento. Grazie per aver condiviso questa tua storia. Alla prossima,
S.

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