Devo ammettere che, malgrado io non sia più una ragazzina, la storia mi ha traumatizzata lo stesso. Tuttavia non credo la rimuoverò, perché il piacere nel leggerla è stato molto maggiore del dispiacere nello scorrere le parti dedicate ai ricordi, all'eccidio e al sangue. (E poi, per fare in modo di non rimuoverla nemmeno fisicamente, credo che la inserirò tra le preferite, sì. Sono contenta di leggere finalmente una storia seria in questo fandom.)
Tanto per cominciare, la trama è originale e il fatto di mantenere fino all'ultimo la suspence su ciò che Kaito ha fatto mi ha fatto crescere, man mano che leggevo, una leggera ansia alla bocca nello stomaco. Questo fattore fa immedesimare molto il lettore, che scopre insieme a Kaito lo scempio che ha commesso e ne rimane sconvolto con lui. Anche il modo che ha di chiamare le persone (Uomo Bianco; Voce) è un ottimissimo diversivo per far trapelare ancora di più il suo stato confusionale... solo iniziale, però, perché con la memoria acquista anche la coscienza dei suoi gesti.
Mi è piaciuta molto la parte che ha Len (ma in fondo, quand'è che non mi piace Len, in qualunque salsa venga messo?). Non so dirti perché, ma la sua furia mi travolgeva ad ogni parola e gesto, e il suo pianto mi faceva stare male. Già, questo è il potenziale del tuo stile di scrittura e del modo in cui l'hai usato: mi ha fatto provare sensazioni e mi smuove qualcosa dentro, che sia rabbia, pena, disgusto o paura. Sinceramente non pensavo che la scrittura in seconda persona singolare mi coinvolgesse più di tanto, tendo a preferire la prima. Però, malgrado la sensazione di stranezza all'inizio, devo ammettere che è scorrevole e sorprendentemente adatta all'introspettivo. Specialmente perché in questo modo si precepisce ancora di più una malcelata accusa contro Kaito. (Forse anche AUTOaccusa).
Per quanto riguarda lo stile anche il sovrapporre presente/passato in normal/corsivo è una tecnica che adoro sia leggere che usare.
Infine, nel perché mi sia piaciuta così tanto questa OS c'è anche una GRANDE parte di gusto personale. Adoro leggere o scrivere di casi mentali particolari. Quanto paradossale o dannatamente complicata possa diventare la psiche umana mi affascina. In questo caso, dimmi se ho capito male, Kaito ha ammazzato tutti i suoi compagni Vocaloid non perché era geloso del Master, almeno non qui perché voleva proteggerli dalle sue visioni inquietanti che lo spingevano a fare loro del male?
... Beh, ottimo lavoro, davvero. Ci sei riuscito alla grande /patpatta il povero Kaito/
In effetti è un finale che non mi aspettavo, tuttavia non posso dire di non averlo gradito, o capito. Ha un suo senso logico nella sua illogicità. [?]
L'unica cosa che non capisco è se, durante il massacro, Kaito si sia divertito o lo abbia fatto di malavoglia, ma completamente convinto di stare facendo un piacere a loro più che a se stesso.
Per ora ti saluto e mi complimento ancora! Se hai ancora ispirazione, per favore, scrivi qualcos'altro e cerca di alzare un po' il livello di scrittura di questo fandom!
BNS
ps. -In questi sei mesi abbia tentato più volte il suicidio, sai?- Credo che la frase di Len sia sbagliata, dacci un'occhiata :) |