Dunque.
Io sono qui con il sorriso enorme e la mano davanti e no ho perso tempo a premere i tasto "Recensisci".
Mi hai riempita di complmineti per giorni, poi vengo qui a leggere qualcosa di tuo e ci rimango di stucco.
Ti rendi conto del fatto che mi hai commossa cosa che non è affato facile?
Ti meriti gli applausi e gli standing ovation, mia cara.
Non so se piangere di più per la complicità dei due cari e vecchi amici di una vita o per l'avermi solo immaginato George ventiduenne che piange.
" -…sparato? Esatto, George, quasi ventuno anni fa, un giovane squilibrato mi ha sparato quattro proiettili. Ed ora sono morto. E…-
-…e lo sono anche io.- "
LE LACRIME.
Il punto culminante è stata la parte in cui hai parlato del cancro e degli ultmi giorni che mi rifiuto di sentire proprio perché aprono squarci al cuore troppo grandi per essere richiusi per bene e totalmente.
Descrivi benissimo. Il paesaggio e le emozioni che, a parer mio, sono le migliori.
E che dire?
Solo che mi è piaciuta tanto e va a finre nelle preferite.
A presto tesoro e sentiti complimentoni!
Spero che scriverai una storia vera e propria. Avrò il piacere di seguirla!
Un bacio. |