III classificata - A story about white roses di Son of a preacher man
Grammatica: 9.1
“-Buongiorno pirati-“ prima e/o dopo il vocativo c’è bisogno della virgola;
(-0.1)
“-Tranquillo Anderson” prima e/o dopo il vocativo c’è bisogno della virgola;
(-0.1)
“sbrigati però che i bambini stanno morendo dalla voglia di” la congiunzione avversativa però, come il ma, necessita d’essere preceduto da una virgola. Inoltre ci vorrebbe una virgola anche prima della relativa. Per cui la frase corretta dovrebbe essere “sbrigati, però, che i bambini stanno morendo dalla voglia di”;
(-0.1)
“ gli chiese, debolmente”, dato che si rivolge Jenna, bisogna usare “le”;
(-0.2)
” E quel viso, gli piaceva” la virgola in quel punto è errata;
(-0.1)
”Ehi Will” e/o dopo il vocativo c’è bisogno della virgola;
(-0.1)
“ Ma per ammazzare il tempo in ospedale, si divertiva a” la frase che va da “per” a “ospedale” è un inciso, per cui ci vuole la virgola dopo il ma;
(-0.1)
“ Non voleva essere visto così; soprattutto da Blaine” ci vuole una virgola, non il punto e virgola;
(-0.1)
Stile: 5
Non ho molto apprezza il tuo stile. È fin troppo frammentario, soprattutto nella seconda parte. Inoltre ignori quasi totalmente le descrizioni, che, secondo me, sono fondamentali in una storia. Soprattutto in una storia simile, che necessita del coinvolgimento emotivo del lettore.
Ti consiglio di cercar di scrivere frasi più articolate, in maniera tale da non rallentare la lettura e non rompere il ritmo della narrazione.
Inoltre, per non ripetere il nome di Blaine, utilizzi nomignoli e aggettivi che fanno storcere non poco il naso: “il ragazzo bassino”, “il moretto”, “il ricciolo” (questo, tra l’altro, credo anche sia erroneo, al massimo si può dire “il riccio”).
Ti lascio qualche mio piccolo appunto:
”Un’alchimia imponente, la scintilla accecante...” questo periodo è evocativo, sì, ma stona nel contesto in cui si trova. Dovresti tentar di trovare una linea narrativa, di impostare un determinato tono con cui portare avanti la descrizione delle vicende. Io ti suggerirei di toglierlo del tutto, dato che è quasi grottesco da leggere nella tua storia, e, magari, di sostituirlo con una frase che meglio si adatti con il registro con cui hai portato avanti la narrazione.
”Blaine versione marinaio con il nasino rosso da clown era stato travolto dai bambini” ti suggerisco di porre tra due virgole il periodo che va da “versione” a “clown”, dato che è un’incisiva e, inoltre, così renderesti il periodo più sciolto.
”con un sorrisone sulle sue rosee labbra” trattandosi delle labbra di Blaine, dato che è lui a sorridere, è inutile utilizzare “sue”. Inoltre eliminerei “rosee”, dato che è un dettaglio che, al momento, non risulta utile ai fini della narrazione e che, anzi, la appesantisce inutilmente.
”corse delicatamente fino all’entrata” Blaine si è reso conto di aver dimenticato il telefono, ha poco tempo per recuperarlo, di certo non corre delicatamente, ma, anzi, va di fretta. Oltre al fatto che associare un aggettivo simile alla corsa è estremamente strano e suona male e improbabile. Ti ricordo, inoltre, che Blaine nel telefilm è “un macho”, non corre come una donnina.
”afferrandolo dalle dita del compagno” non parlerei di “compagno”, dato che Kurt e Blaine si sono conosciuti da pochissimo. Utilizza “l’altro”, è meglio.
”che le sue parole fece finta di non aver sentito” questo periodo è artificioso e la costruzione pesante. Non basta dire “che fece finta di non aver sentito”?
”Emanò una parola” utilizzare il verbo “emanare” con questa eccezione è erroneo. Emanare può avere il significato intransitivo di “avere origini, provenire, derivare, irradiare esalare”; transitivo di “mandare fuori, diffondere, effondere, spargere”; o riferito a provvedimenti legislativi o amministrativi.
”introdusse Blaine” anche in questo caso credo che il verbo “introdurre” sia mal utilizzato.
“chiese Blaine entrando nello stanzino” non capisco perché parli di “stanzino”. Blaine entra nella camera da letto che divide con Kurt, no? Perché stanzino?
Caratterizzazione dei personaggi: 7
Allora, partiamo da Jenna. Mi avevi detto che avresti scritto un crossover, quindi io ero partita con le miglior intenzioni che, purtroppo, sono state deluse. Jenna non ricopre alcun ruolo cardine all’interno della storia, è solo una comparsa. E, detto molto francamente, non è neanche particolarmente riconoscibile. La sua caratterizzazione è tanto carente che potrebbe trattarsi di qualsiasi adolescente. Potrebbe essere tanto Jenna Hamilton quanto Dawn Summers e, anzi, la ragazza somiglia molto di più a Dawn che a Jenna.
Kurt è trattano molto superficialmente. Essendo lui il malato, la vittima, la storia dovrebbe girare intorno a lui. La sua caratterizzazione dovrebbe essere un punto cruciale della tua storia, ma, invece, lo poni in secondo piano. Il tuo Kurt ha ben poco a che fare con il Kurt di Glee. È un arreso, uno sconfitto. È malato, sì, e, trattandosi di una AU, è difficile intuire come si comporterebbe il vero Kurt Hummel, ma non emerge alcun lato del suo carattere che ricordi il personaggio del telefilm.
Blaine è quello che viene meglio delineato. Riconosciamo il suo buon umore, la protettività che nutre nei confronti di Kurt, la propensione all’altruismo, l’impulsività. Trovo esagerata la reazione che ha avuto quando Kurt gli dichiara i propri sentimenti. Okey l’essere sconvolto o scioccato, ma addirittura correre via! È una reazione che, secondo me, è fin troppo scenica e costruita, più volta a porre l’attenzione sulla drammaticità dell’intera vicenda, che a riprodurre qualcosa che potrebbe realmente accadere.
In tutta sincerità, credo che la caratterizzazione sia stata fatta in maniera troppo superficiale. Potrebbe trattarsi di chiunque e mi risulta molto più difficile vedere nei tuoi personaggi Kurt, Blaine e Jenna che tre personaggi originali. Non trovo che l’OOC sia giustificato.
Ti suggerisco di rivedere un po’ la storia e di inserire qualche elemento che renda i tuoi personaggi più simili a quelli dei telefilm a cui appartengono.
Utilizzo del segreto: 4
Il segreto è perfettamente collocato all’interno della storia e le fa da fulcro. Mi sarebbe solo piaciuto veder Blaine interagire maggiormente con i bambini e descrizioni più ben fatte degli sguardi che si è scambiato con Kurt, del modo in cui si sono innamorati.
Gradimento personale: 5
È davvero un momento infausto per leggere la tua storia. Hai scelto una tematica delicata, una di quelle che si dovrebbero prendere con le pinze e, proprio nel mio caso, non è il momento più adatto per leggere storie simili.
La storia non mi è piaciuta. Hai dato vari spunti che, però, non hai poi approfondito. Per prima cosa, Jenna mi ha delusa. Credevo che avesse una qualche utilità, ma così non è stato. Era lì, giusto per.
Non condivido, inoltre, l’idea che l’amore possa nascere da una manciata di sguardi. Sì, ok, è una situazione particolare, Kurt è fragile e distrutto, ma è tutto affrettato. Posso anche capire i sentimenti di Kurt, ma quelli di Blaine? Come è possibile che si innamori di Kurt? Lo vede qualche volta di sfuggita, è colpito dai suoi occhi, ma ci parla pochissimo, praticamente non lo conosce. Inoltre Kurt è sul punto di morire e la gente non si innamora dei malati, soprattutto se è giovane e sana.
Lo so che ho una visione molto cinica dell’amore, ma non riesco a farne a meno.
Detto ciò ho, però, apprezzato la scelta del segreto. Ricordo di averlo letto molto tempo fa e di esserne rimasta colpita.
Sarebbe interessante avere qualche informazione in più su Kurt, su come ha vissuto la malattia, sul modo in cui cercava di confondere infermiere e medici.
Anche il rapporto tra Blaine e Jenna sarebbe da delineare meglio. Come si sono conosciuti? Sono amici, conoscenti, perché Jenna lo segue all’ospedale?
Detto ciò, ho notato che non hai corretto gli errori presenti nella storia che ti sono stati fatti notare da un altro giudice. Mi auguro che, almeno ora, lo farai, dato che altrimenti non vedo l’utilità di partecipare ai contest.
Totale: 30.1
Alla prossima, Asahi |