Ciao!
Avevo letto questa storia già qualche giorno fa, ma non ho trovato le parole giuste per recensirla a dovere. Adesso mi sento pronta!
Dunque, l'argomento trattato è molto interessante. Si immagina l'ipotetica morte di uno dei personaggi principali, e già questa è, a mio parere, una scelta molto coraggiosa. Insomma, dopo tutto quello che "i nostri eroi" hanno passato, uno si aspetterebbe pace e felicità in eterno, e invece non è così. Giustissimo come ragionamento; lo stesso FMA ci insegna che la vita non è mai tutta rose e fiori, purtroppo.
Tuttavia, ci sono stati un paio di passaggi che mi hanno fatto storcere la bocca. Ad esempio, il fatto che Edward sia sollevato all'idea di non poter usare l'alchimia, così da non essere tentato dalla possibilità (o meglio, impossibilità) di una trasmutazione umana, l'ho trovato un po' "eccessivo". Mi spiego meglio: non credo che, dopo tutto quello che lui e Al hanno passato per aver infranto il tabù, Edward sia così debole da cadere ancora una volta nello stesso errore. Dov'è finito tutto ciò che ha imparato? Ventisette volumi di manga per capire che è impossibile resuscitare i morti, e basta la perdita di sua moglie a farlo tornare un ingenuo ragazzino di dodici anni? Io penso che, se davvero Winry morisse, lui riuscirebbe pian piano ad accettare il suo lutto, senza lasciarsi andare alle conseguenze più terribili cui la disperazione può portare. Inoltre, se tentasse ancora una volta la trasmutazione, anche tutti gli anni in cui Winry ha sofferto per la sua lontananza sarebbero stati inutili, e io credo che questo Ed lo sappia. Scusa se mi sono "attaccata" così tanto a questa frase, ma il solo fatto che Ed abbia per un attimo pensato alla possibilità di infrangere di nuovo il tabù è qualcosa che ha molto stravolto l'idea che ho (e che penso un po' tutti abbiano) di questo personaggio. Lui stesso afferma di rendersi conto che, così facendo, avrebbe solo solo offeso la memoria che ha di lei. Ma allora perché essere sollevati all'idea di avere una buona giustificazione per non farlo?
Stessa cosa posso dire nella parte in cui Ed ammette che preferirebbe riavere il suo automail al posto del braccio, per sentire Winry ancor più vicina a sé. Questa "ulteriore appendice della sua essenza" oltre ad essere un po' inutile, rovina il pensiero precedente che invece è molto poetico: il fatto che Edward pensi all'automail che gli fa da gamba come a qualcosa che permette a Winry di vivere in lui è un'immagine stupenda, sufficiente a farci capire quanto sia stato grande il loro amore. Secondo me, non c'era bisogno di "confermare" questo fatto con la storia del braccio, rendeva benissimo l'idea così com'era.
Molto più plausibile invece è il ragionamento che Ed fa quando afferma che sta per risposarsi. "So che tu non avresti voluto che buttassi al vento la mia vita." QUI abbiamo Edward. E lo ritroviamo anche nell'ultima frase: "Continuerò a mantenere la promessa che ti ho fatto [...] Non ti farò piangere mai più.".
Per concludere: di solito non vado matta né per le narrazioni in prima persona, né per le storie un po' troppo brevi. Però la tua non è male, perché oltre a trattare un tema originale è anche scritta bene. Sentivo di doverti lasciare questa recensione perché penso che tu abbia ancora molto da raccontare, e che questo sia solo l'inizio. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo, desidero poterti dare un giudizio pienamente positivo!
Strato.
(Recensione modificata il 29/06/2013 - 09:29 pm) |
