Recensioni per
Like a storm
di Bellatrix_ Black

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
06/10/16, ore 12:32
Cap. 1:

Bellissima! Davvero bellissima👏
Credevo che Rodolphus fosse solo un povero stupido che crede nell'impossibile, ma in questa storia mi hai fatto capire che nella vita ha sofferto tantissimo, come Bellatrix

Recensore Master
06/09/13, ore 17:23
Cap. 1:

5 - “Like a storm” di Bellatrix_Black.
Totale: 58/65.
E vincitrice del Premio Tristezza, per la storia più commovente, al "The First Time" contest.

1) Grammatica e ortografia: 6/10.

La grammatica è un po’ dubbia, ti elenco sotto gli errori.
Qui:“Bella mi disse che le piaceva il suono delle onde scagliarsi contro gli scogli” la costruzione è sbagliata. Di fatti, messa in questo modo sembra che il soggetto di “scagliarsi” sia il suono, mentre tu intendevi ovviamente le onde. Ti suggerisco quindi di cambiarla in:“Bella mi disse che le piaceva il suono delle onde che si scagliavano (meglio “infrangevano”) contro gli scogli”, che è corretta e suona decisamente meglio. Ti ho tolto un punto, dato che è abbastanza grave.
Ti ho tolto 0.10 per la virgola di troppo in questa frase:“La violenza delle onde che s’infrangevano contro le alte scogliere, ricordava la morte in tutto il suo splendore”.
Ti ho tolto 0.10 per la virgola mancata, qui:“La gelosia si dimenava in me, pronta ad uscire da un momento all’altro, come una bestia feroce che ha voglia di divorare qualsiasi cosa e la possessione le faceva compagnia”, sarebbe dovuto essere:“La gelosia si dimenava in me, pronta ad uscire da un momento all’altro, come una bestia feroce che ha voglia di divorare qualsiasi cosa, e la possessione le faceva compagnia”.
Ti ho tolto 0.10 per un errore di battitura (“Questa era grande e pulita, i muri erano tappezzati di quadri antichi e l’arredamento era elegante ed era disposto i maniera molto ordinata.”), hai dimenticato la “n” in “in maniera”.
“Una sera tornasti a casa, rammento che avesti un’espressione pallida, quasi verdastra e ti sedesti s’una sporca poltrona”: qui ci va “rammento che avevi” (-1 punto).
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione qui:“Ti alzasti rabbiosa, lo definisti un disastro* e mi urlai contro maledicendomi e maledicendolo”, penso che tu volessi scrivere “mi urlasti contro”.
Poi, il disastro! Questa frase agghiacciante, mia cara! Ti ho tolto un punto perché è veramente pessima. “Mi convissi che quel figlio era mio, se fosse stato del Signore Oscuro –pensai- non ti avresti fatto scrupoli a dirmelo”: la versione corretta è “non ti saresti fatta scrupoli a non dirmelo”. Di fatti, tu lasci intendere che, se il pargolo fosse stato di Voldemort, Bellatrix non si sarebbe neanche scomodata a dirlo a Rodolphus, quindi ci va la negazione.
Ti ho tolto 0.30 (0.10x3=0.30) per gli errori di battitura in questa frase (“Tu avresti ucciso volontariamente quelle creatura, il frutto del nostro primo rapporto, perché quella notte non ti copristi con la magia, ti presi allo sprovvisto.”), “quella creatura”, “alla sprovvista”.
Ti ho tolto un altro punto per il tempo verbale sbagliato qui (“Persi tutto da quando mi dissi che avesti commesso l’ennesimo omicidio”), doveva essere “persi tutto quando mi dicesti che avevi commesso l’ennesimo omicidio”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di battitura in questa frase (“Un misto di frustrazione, rabbia, disperazione, voglia ti farti male, si dimenava in me.”), “di farti male”.
Ti ho tolto 0.10 per l’errore di distrazione qui (“Le onde, furiose, arrabbiate le vedevo come mia moglie, le alte scogliere che rimanevano ferme e immobile, pronte a farsi colpire mi somigliavano”), “e immobili”.
Un altro consiglio che posso darti è di lasciare gli spazi quando utilizzi i trattini per gli incisi, tra i segni e le parole.

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 7/10.
Allora, lo stile mi piace. È intenso ed evocativo, anche se a volte un po’ troppo “pieno”.
So che l’essere ridondante fa parte del tuo modo di scrivere, ma a volte dovresti essere più incisiva, ne guadagneresti moltissimo!
Più che altro, la cosa che mi lascia più perplessa è la posizione che, parecchie volte, assegni agli aggettivi. Tu li metti quasi sempre prima (Cito:“Mi girai dall’altra parte, non volevo incontrare di nuovo il suo furioso sguardo”, “Prese istintivamente la bacchetta curva dal comodino e rivolse una curiosa occhiata alla finestra”, “…il desiderio che trapelava dai nostri affamati sguardi”) e devo dire che io ho sempre da ridire! Nel senso, rende il tutto un pochino retrò, se capisci cosa intendo. È uno strano modo di costruire le frasi, che nel parlato proprio non si usa, e che tende a rallentare il ritmo della lettura e ad appesantirla. Non fraintendermi, qualche volta ci sta bene, ma io ti consigli di posizionarne almeno qualcuno dopo il sostantivo.
Ah, e soprattutto, se vuoi usare il passato remoto, stai attenta a coniugarlo bene, perché certi errori erano un po’ agghiaccianti! Meglio l’imperfetto, forse.

3) Titolo: 5/5.
Il titolo è davvero splendido, mi piace moltissimo. Pur non amando io l’inglese, trovo sia proprio azzeccato per la storia, ne racchiude tutta l’essenza e, ti dirò, in italiano non avrebbe reso altrettanto bene.

4) Caratterizzazione dei personaggi e sviluppo della coppia: 20/20.
Come vedi, ti ho dato il massimo. E cosa posso dire?
Partiamo dai personaggi!
Bellatrix è davvero IC. È lei, punto e basta. È spietata, crudele, indifferente verso il suo stesso marito, con quest’adorazione malsana per il male puro, che soffoca persino l’istinto primordiale di conservazione della specie.
Non ha un cuore, Bellatrix. È una fiera indomabile, e Rodolphus non l’ha mai posseduta veramente, nemmeno quando era affondato fino all’elsa dentro di lei.
Trovo inoltre assolutamente plausibile la sua totale assenza di istinto materno e l’isterismo che la prende quando scopre di essere “contaminata”. Anche la mancanza di sensibilità con cui informa il marito di ciò che lei e l’Oscuro Signore hanno deciso di fare è tipica di lei.
Anche Voldemort, per quanto accennato, è particolarmente verosimile. Calcolatore, disposto a tutto pur di non perdere Bellatrix e assolutamente spietato.
Passiamo ora a Rodolphus. Ah, cosa dire di lui… l’hai giostrato a meraviglia!
Mi è piaciuto ogni singolo pensiero che gli hai attribuito: il suo amore non ricambiato per la moglie, il suo desiderio sfrenato che lo porta a usarla e a farle male – sapendo bene che è l’unico legame che potranno mai avere –, la sua gelosia e la sua ossessione. Incredibilmente acuta l’intuizione secondo cui si è fatto Mangiamorte soltanto per starle sempre accanto, senza comunque riuscire a tenere a freno Bellatrix e i suoi continui tradimenti. È risultato talmente impotente, fragile.
Il suo amore per il figlio mai nato è stato davvero toccante. Paradossalmente, ha più istinto materno lui della madre! Ho adorato il fatto che non smettesse mai di pensare a lui, che l’avesse amato nonostante il dubbio sulla paternità e che desiderasse rivederlo.
L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è il suicidio. Diciamo che non ho capito bene la collocazione temporale all’interno dei volumi, e credo che la sua disperazione – estrema, se l’ha portato a tanto – sarebbe dovuto essere un po’ più approfondita. Tutto sommato, comunque, ho trovato la storia ben fatta e non ti ho penalizzata per questo dettaglio.
L’importante c’era tutto: ovvero come la coppia sia uscita appieno, con le sue mille sfaccettature, e la prima volta, così carica di dolore e passione.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 4/4.
Hai usato entrambi gli elementi del pacchetto, quindi due punti bonus ti spettano di diritto. Gli altri te li ho assegnati per svariati motivi, che ora ti elenco.
Trovo che tu abbia fatto un ottimo utilizzo del luogo (Villa Black), ambientandovi una parte della vicenda che è, di fatto, fondamentale. Ho apprezzato molto anche la descrizione che hai dato della casa, sono dettagli che a me sono assai graditi.
Per quanto riguarda l’avvertimento (Contenuti forti), beh, non c’è niente da dire. A partire dalla loro prima volta insieme, di una rudezza fuori dal comune, un atto d’amore in cui spiccano più il desiderio di ferirsi e la rabbia che non la passione e la dolcezza. Per non parlare del tema principale, ovvero la scelta di Bellatrix di non portare a termine la gravidanza, senza alcun rispetto per la volontà e i sentimenti del marito.
Tutto davvero estremamente crudo – follia, tradimento, morte – e adatto alla coppia da te scelta, trattato con grande profondità e sentimento.

6) Originalità della trama e dei contenuti: 6/6.
Come ben sai, non leggo molto di questa coppia – né di questa generazione in generale -, ma trovo che la tua storia sia davvero originale. Non è la prima volta che trovo Bellatrix nei panni di madre, ma solitamente è felice di esserlo, ed io mi trovo più d’accordo con la tua versione. Secondo me lei non era sterile, semplicemente non voleva nessun “disastro” tra i piedi, proprio per riuscire a continuare a servire l’Oscuro Signore al meglio.
Anche il suicidio di Rodolphus mi ha colta alla sprovvista. Solitamente è dipinto come un uomo crudele e forte capace di tener testa alla sua cara mogliettina, ma l’introspezione che ne hai fatto tu mi sembra molto più complessa e, in effetti, anche più interessante.
In sintesi, hai portato avanti una serie di scelte alquanto particolari e strane, nonché riuscite, quindi mi sento proprio di darti il massimo.

7) Gradimento personale: 10/10.
La storia rientra decisamente nei miei gusti, questo l’avrai sicuramente immaginato. Non so spiegarti come mai, ma più la leggo, più ne rimango affascinata e conquistata.
Hai creato un Rodolphus quasi “umano” – d’altronde, troppo spesso ci si dimentica che anche i Mangiamorte sono persone -, che ho davvero apprezzato, e di cui hai fatto un’introspezione magistrale.
Inoltre, come dicevo sopra, mi sono piaciute le scelte che hai fatto su tutta la linea: questo malsano rapporto a tre, Bellatrix che si sposa perché costretta dalla famiglia, la metafora della tempesta per indicare il loro legame infelice, la disperazione che traspare da ogni riga.
Davvero un ottimo lavoro, brava!

Recensore Master
11/07/13, ore 11:03
Cap. 1:

Ciao Bella! Per quanto mi riguarda io sono assolutamente contrario all'aborto, ma non per questo mi sono offeso. Ho voluto calarmi nei panni di bellatrix e ho pensato che sarebbe da lei fare una cosa così disgustosa, e figuriamoci Voldemort, che non sa amare! Per questo il vero protagonista qui è Rodolphus, che è arrivato persino a suicidarsi a forza di pensare al piccolo che non ha avuto la fortuna di vedere la luce, per colpa della malvagità e della crudeltà della madre! L'importante è che tu abbia fatto capire che queste cose non devono capitare, e tutta la mia comprensione va al marito più sfortunato di tutta la saga di Harry Potter: non è facile sapere che tua moglie ti tradisce, che abbia fatto un figlio e poi lo abbai ucciso perché lo considerava un disastro! Credo che questa sia l'interpretazione giusta a quello che volevi dire, e apprezzo il tuo coraggio! Ti segnalo la s mancante in "Toujour" (fidati che ho fatto francese) e alla prossima ^^