... ehi. Ecco che parte la raffica infernale di sensi di colpa. No, davvero, io so che questa storia l'hai scritta due anni fa, so che probabilmente ora non ti è di nessuna importanza, ma perdonami se ti dico che nonostante questo non potevo non essere sincera, non potevo non dirti tutto ciò che la storia mi ha trasmesso, come tu hai fatto con me.
Innanzitutto nei primi dieci righi ci sono almeno quindici errori tra grammatica e battitura, che rendono la lettura fastidiosa e divertente (ma nel senso che alcuni facevano ridere, tipo "non voglio che trasparisca"). Poi, righi? Quali righi, sembrano più versi! Perché sei andata a capo prima della fine del rigo? *piange*
La storia in sé è carina, l'idea della ragazza innamorata che rincontri in sogno il suo amato, che ci scambi un dialogo profondo e romantico, non è male. Ma è più che altro il modo in cui l'hai resa che lascia a desiderare. A volte lei pensava qualcosa, poi lui lo diceva e lei affermava di non capirlo. Scusa, ma l'hai appena pensato tu, ca- / no, no, no, contegno please /.
Ho apprezzato molto però il verso/rigo/comevuoichiamarlo in cui fa il paragone con le sue mani e quelle di un pittore, uno scultore, che poi viene ripreso nel loro dialogo, sempre molto introspettivo e coinvolgente. Per questo ti dico, l'idea in sé è buona, mi è piaciuto sia il suo tremendo sfogo (e lui con l'aria superiore, eheh), ma anche molto la parte che riguarda le lacrime, la promessa, e la conclusione, nella quale lei ammette a pieni polmoni che cercarlo nei sogni è a dir poco ovvio. Non mi è chiaro perché le amiche dovrebbero complimentarsi, di cosa? Alcuni passaggi sono davvero poco chiari.
Bene, detto questo, spero che non mi odierai. La storia di per sé è buona, se la riscrivessi oggi sono certa che verrebbe meglio, ma ho preferito essere sincera. Spero non ti vendicherai a posta, ahah, ma non credo proprio.
Bye bye!
Ale |