Recensioni per
I ricordi delle stelle
di Lavandarose

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/08/13, ore 18:56

A volte basta poco per sentirsi meglio, non occorrono molti gesti o molte parole...... Brava, non mi stupisco che tu abbia vinto un premio per questa storia. Devo riconooscere che ci sai davvero fare con le parole e le idee non ti mancano mai. Usi i personaggi per i tuoi "scopi" e lo fai bene. Apri e chiudi le tue storie sempre con efficacia. Complimenti. ...... A volte basta una nuova storia per sentirsi meglio. :D

Recensore Veterano
10/08/13, ore 10:09

Che visivamente sia gradevole, lo sai.
Che è scritta perfettamente e con attenzione, lo sai.
Quello che forse non sai è che la piccola Lavanda così triste mi ha fatto venire i brividi. Non ho mai pensato a un episodio del genere per lei dopo la maledizione Imperium di Moody e leggerla sfiduciata dai suoi amici e dall'intero suo mondo mi ha fatto riflettere enormemente. 
Tuttavia un paio di appunti te li faccio, non sullo stile quanto più sui personaggi.
Ho trovato una Cooman molto distante da quella che ci viene descritta nei libri; non dico che non sarebbe stata comprensiva, tutt'altro, ma forse lo sarebbe stata in una maniera molto meno tranquilla e molto più tragicomica. Che so, avrebbe iniziato a straparlare di come le persone che 'vedono oltre' possano essere immuni alle cattiverie di quelli che stanno loro intorno (visto che Lavanda dice che è la sua prof. preferita, forse anche la Cooman vede in lei una buona allieva, dotata di questo strabenedettissimo 'occhio' che tanto viene fomentato nei libri XD), o qualcosa del genere, insomma...avrebbe dovuto essere più 'Cooman', non so spiegarmi meglio. 
Lavanda invece la trovo abbastanza coerente col libro.
Nel complesso però la storia mi è piaciuta molto, specie per i continui richiami alla nonna e a quella stella che la rappresenta. 

Alla prossima,
Codi.

Nuovo recensore
08/08/13, ore 21:01

Al di là delle indicazioni che già altri hanno fatto, ho trovato il tuo racconto molto approfondito e ben congegnato dal punto di vista emotivo. Avrei preferito però una caratterizzazione un po' più "colorita" della Cooman, che avrebbe aggiunto un tocco in più allo scritto. Ad ogni modo, lo dico spinto solo dal gusto personale,perché già così com'è non è per niente male, anzi! Ultima cosa, sto apprezzando una tua sempre maggiore abilità nella gestione dei dialoghi, che rimangono veloci come ai tuoi inizi ma che si vestono anche di una maggiore capacità espressiva.

Recensore Master
08/08/13, ore 19:19

Che bella! Mi ha commosso, ma nel modo "giusto"! dolce e toccante ma non melensa, un episodio reale che in qualche modo è successo nella vita di tutti. No, non dico essere "trasformate" in scoiattoli, intendo essere prese in giro, sole, le vittime dello scherzo del momento. E se non a tutte è successo a molte... Ancora complimenti, volevo solo segnalarti una cosa anzi due, piccole distrazioni.
Nelle NdA scrivi "dopo essere avere subito in classe " credo che essere sia di troppo XD
e poi una cosa personalissima, nulla di che.
Scrivi "ma non farmi pentire del mio comportamento "
Non starebbe meglio "decisione" in questo caso? non so probabilmente è solo una cosa mia eh! Scusa tantissimo se mi sono permessa!

<3 Nemainn

Recensore Veterano
08/08/13, ore 14:45

Ecco la recensione, come promesso, ne approfitto per dirti quello che ti avrei detto se avessi messo anche il parametro del gradimento personale: la tua è una delle storie che mi è piaciuta di più, soprattutto la parte riferita alla nonna: anche io ne ho una speciale a cui voglio un mondo di bene, e ringrazio ogni volta il cielo di avermi permesso di conoscerla.

Grammatica: 16.1/25
1. “Non pensavano che anche lei poteva soffrire?” L’oggettiva introdotta dal “che” regge il congiuntivo, non l’indicativo imperfetto, quindi “potesse” non “poteva” (-1,5)
2. “Cercò di concentrarsi e ricordare il nome di ognuna di quelle che vedeva, forse così il dolore che le appesantiva il cuore sarebbe passato.” Al posto della virgola tra “vedeva” e “forse” ci vanno i due punti: spieghi per quale motivo cerca di ricordare il nome delle stelle. (-0,5)
3. “Torra” Errore di battitura: “Torre” (-0,1)
4. “sola con me stessa –“ Manca il punto alla fine della frase. Hai ripetuto quindici volte l’errore, questa compresa quindi ti tolgo 3 punti (o,2 per volta)
5. “Buffo come la vita a volte fa intrecciare persone e situazioni.” In questo caso, al posto dell’indicativo, va il congiuntivo, quindi “faccia” (-1,5)
6. “…particolare” Manca lo spazio tra “…” e “particolare” (-0,1)
7. “venuta alla Sala per cenare” Il verbo “venire” regge la preposizione “in” (-1,5)
8. “- E'”. Accento, non apostrofo sul verbo essere (-0,2)
9. “Ora però scendi da qui, meglio se rientri –“ Al posto della virgola vanno i due punti: spieghi per quale motivo deve scendere di lì.(-0,5)

Lessico: 9,5/15
“nessuno le aveva dato un'occhiata di sostegno.” In questo caso, “dare” non è adatto alla situazione: si da un’occhiata al foglio, oppure si da un’occhiata a un armadio, a un vestito, a qualcosa di non vivente, di solito, ma si rivolge un’occhiata di sostegno. (-1)
“Per un momento si arrabbiò, poi si accorse che la professoressa la stava guardando con aria preoccupata e la sua sensazione cambiò.” La rabbia non è una sensazione, ma un’emozione, un sentimento. (-1)
Ripetizioni:
1. gli angoli del tomo, rischiando quasi di strappare qualche angolo di carta. (-0,5)
2. a causa sua togliessero dei punti alla sua Casa! (-0,5)
3. fare cose che in condizioni normali non avrebbe mai fatto. (-0,5)
4. guarda le stelle. Guarda (-0,5)
5. farsi vedere, però io l'ho vista (-0,5)

Coerenza interna e IC: 4/10
“Lavanda aveva iniziato a frequentare Divinazione perché era stata sua nonna a farle amare questa materia, grazie alle sue lezioni sulle stelle.” Sinceramente, credo che la passione per le stelle non c’entri nulla con Divinazione, quanto piuttosto con Astronomia. Quindi al massimo potrebbe aver iniziato Astronomia perché le piacevano le stelle, non Divinazione.
“Aveva gli occhi pieni di lacrime, cercava di non piangere, ma era difficile non lasciarsi andare in quel momento.” […] “Era sola, avrebbe potuto piangere e sfogarsi, ma non ce la faceva. Il dolore era così grande da soffocare anche le lacrime.”Ti contraddici: prima dici che non piange perché si trattiene (cercava di non piangere) poi perché non ci riesce. Per questo ti ho tolto punti anche nella sezione “Stile” per quanto riguarda la chiarezza.
“Si girò, già sulla difensiva: - Chi c'è? -
- Veramente questa è una domanda che dovrei fare io! - […] Brown, sapevo che eri tu. Ti stavo cercando, ho saputo che stamattina hai avuto un momento un po' difficile”
Questo è un tentato riferimento all’Occhio Interiore? Come fa Sibilla a sapere che è Lavanda quella sulla Torre? Se è davvero un riferimento alla presunta preveggenza di Sibilla, chiariscilo, altrimenti sembra solo che ti sei contraddetta, e non ha senso rispondere che tutti sapevano della faccenda di Lavanda e quindi deve essere per forza lei: in una scuola con centinaia di studenti, non è concepibile che solo uno sia fuori dal letto, senza contare Capiscuola e prefetti in giro per le ronde.
Oltretutto, anche se serva alla tua trama, non credo che Calì sia stata così crudele da ridere alle spalle di Lavanda: nel libro si capisce chiaramente che sono molto affiatate.
Passiamo all’IC. Lavanda è Lavanda: debole di carattere, sensibile, incline al pianto, suscettibile. Non ho trovato molto IC la sua scelta di rintanarsi da sola sulla Torre di Astronomia: l’avrei immaginata più a singhiozzare disperatamente in pigiama sul letto tra le braccia di Calì, per quanto è drammatica; ma, considerata la trama, non credo che avrebbe potuto fare diversamente. Ti dirò, l’ho trovata molto più adulta di quanto in realtà non sia, e mi sarei aspettata occhiate truci, il broncio, gli occhi iniettati di sangue, come quando Ron la lascia. Ma tutto sommato è abbastanza IC, quella che invece è quasi completamente OOC, è Sibilla: dov’è la sua follia, la sua presunta superiorità sugli altri, il suo mondo a parte? L’ho trovata fin troppo lucida, e mi sarei aspettata almeno un richiamo al suo Occhio Interiore, tormentone in quasi tutti i libri. È fin troppo pacata, lucida, razionale, per essere la Cooman. Ok che Lavanda è la sua studentessa preferita, e quindi alcuni suoi aspetti peggiori se li risparmia, ma non è affatto svampita, perennemente allucinata, teatrale e con la voce mistica come invece appare in libri e film. Ho trovato il suo atteggiamento più da Albus Silente che da Sibilla Cooman, e l’ultima sua battuta è proprio da Minerva McGranitt, ovvero il suo esatto opposto.
Stile: 13/15
Il tuo stile è scorrevole, anche se qualche errore di grammatica rallenta la lettura, è perfettamente adatto a questa storia, davvero, lineare, e segue con semplicità i pensieri di una quattordicenne quale è Lavanda. Non ci son cadute di stile, né altalene di termini. Complimenti.
Per la questione della chiarezza, ci sono alcuni punti che sinceramente non riesco a comprendere, come ad esempio il collegamento tra la seconda e la terza domanda di questa frase:
“E mi domando, sarà sempre così la mia vita? Costretta a vedere da lontano le persone che stanno bene mentre io sono umiliata e triste? Avrò mai qualcuno che mi ama? Inizio a pensare che niente di quello che cerca il nostro cuore si potrà mai trovare – “
E poi questa parte:
“E nessuno le aveva dato un'occhiata di sostegno. No, a lei no. Altri avevano avuto la solidarietà di tutti, della Granger soprattutto, ma per lei c'erano state risatine e gomitate.”
Perché nessuno le ha rivolto un’occhiata solidale? Che ha fatto Lavanda di tanto speciale per essere detestata da così tanti?
Originalità: 15/15
Complimenti: già il personaggio di Lavanda, anche se obbligato, è poco comune, ma tu ci hai sommato sicuramente uno spezzone di vita quotidiana poco trattato, e oltretutto l’hai presentata sotto una luce completamente diversa da quella di frivola ragazzina che traspare dai libri e dai film, complimenti.
Utilizzo del pacchetto: 9,5/10
Allora, nel complesso è molto buono, e se avessi messo il premio “prompt” te lo saresti aggiudicato senza indugio: l’hai usato veramnte in modo meraviglioso: si sentono perfettamente le stelle come filo conduttore dell’intera storia, sono sempre presenti, e molto importanti. Bravissima. Il personaggio è ovviamente usato bene, così come anche il libro (ottimo uso, direi) Il luogo e l’obbligo, l’unica pecca sta nella frase, che non capisco davvero cosa c’entri con la storia: parla della mortificazione di Lavanda, non certo di quello che desidera il suo cuore. Hai punteggio quasi pieno perché il cattivo utilizzo della frase è compensato da un uso magistrale del prompt e dell’oggetto.
Contestualizzazione e descrizione 5/10
Dunque, in questo parametro sei scivolata parecchio: l’unica descrizione che ho riscontrato è stata appunto quella di lavanda rannicchiata sulla torre, e questo ti ha fatto guadagnare tre dei cinque punti che ti ho assegnato, l’altro l’hai preso per le varie frasi che hai inserito qua e là per contestualizzare la storia, ma, sinceramente, soprattutto durante il dialogo, non sono riuscita a figurarmi la scena, solo le espressioni, i gesti, su cui hai insistito molto bene, e questo ti ha fatto guadagnare il quinto punto, ma manca completamente la descrizione dell’ambiente, dei volti stessi dei personaggi, della stagione in cui ci troviamo, persino dell’ora: dieci, nove, undici, mezzanotte, l’una??
Totale: 72,1/100

Recensore Junior
08/08/13, ore 14:18

  • Racconto bello asciutto, secco e incalzante... decisamente ben riuscito! Leggendolo si ha quasi l'impressione che ci sia qualcosa di autobiografico.. magari è solo un'impressione.. o è proprio così :) ? Poi mi piace la figura della Prof, intelligente e lungimirante! L'hai delineata moooolto bene, davvero. Ancora complimenti.