Buona notte sera!
Eccomi a parlare del mio personaggio narutiano preferito, ovvero Itachi, con te.
Subito posso dirti che è stato straziante immaginare l'Uchiha rincorso dai fantasmi del suo peccato.
L'aggettivo piccolo ha contribuito a sottolineare l'enorme portata della sua sofferenza.
Ti faccio i complimenti per la scelta, altro che nota esplicativa alla fine!
Anche l'ambientazione è azzeccata, l'atmosfera buia, tetra, che prima è riempita delle accuse dei defunti e poi ricade in un silenzio tombale crea un'immagine fortissima del dolore e della solitudine di Itachi.
E la luna -quella stessa luna che gli è complice nella notte del massacro- ora gode delle sue pene, come un diavolo che si vede arrivare l'ennesimo dannato, esultando per le torture che potrà infliggergli e disprezzandolo al contempo per esser caduto nel peccato. (concetto ripreso dalla Divina Commedia di Dante, mi escono già i suoi versi dalle orecchie e siamo ancora al tredicesimo canto XD)
Infine, il cuore si spezza completamente quando lui si autoproclama assassino. Lui, che la guerra la disprezzava dal più profondo del suo essere. Eppure, non si può negare la sua colpa, anche se l'ha compiuta sotto "costrizione". Come amante della pace, non potrà mai trovare pace la sua mente, che si chiederà se non ci sarebbe stato altro modo, se lui non avesse potuto fare di più, di meglio, anche se a rigor di logica la sua scelta è stata quella più "giusta".
Ehm, spero capirai qualcosa di questo caos XD
Complimenti!
Un abbraccione,
Dia (Recensione modificata il 22/02/2014 - 12:45 am) |