Recensioni per
Spicchio di Luna
di Eryca

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/12/13, ore 22:35

Ciaoo Eryca!!
comincio col dirti che la foto iniziale è semplicemente stupenda *-*. I protagonisti hanno dei visi bellissimi *-*
poi mi scuso se sto commentando ogni tua ff, ma sono davvero tutte carine e vorrei seriamente recensirle tutte xD, ma alcune le sto risparmiando xD
[ti do il permesso di denunciarmi se ti sto annoiando xD]

Comunque parlando di cose serie ti faccio i complimenti per aver concepito questa piccola, grande one-shot. Sei molto brava ad ambientare la trama nell'età vittoriana e mi sto appassionando a leggere ff di genere storico *-*
Non ho altro da dirti, solo che sei bravissima e che prenderò la foto che hai postato all'inizio *-*
Grazie, A presto
OPaZzAO (=

Recensore Master
04/12/13, ore 14:10

Eccomi di nuovo qui! Lo ammetto, dicevo che sarei ripassata e sto dando occhiate al tuo profilo, volevo leggere qualcos'altro nel contesto storico e mi ha attratta il titolo di questa fic. "Spicchio di luna", già mi attirava il titolo, come vedi.
Anch'io amo l'età vittoriana, l'Ottocento di Francia e Inghilterra, perchè per quanto riguarda il nostro Ottocento italiano, beh, quella è tutta un'altra storia che andrebbe riscritta da capo.
Quindi puoi ben capire come io mi sia immersa pienamente nella tua fic senza alcun problema, anche se di solito sono restia a leggere originali che trattano di quest'epoca, il paradosso! Forse perchè... boh, non ti so dire, guarda, sono contraddittoria, è un periodo storico che amo ma forse non ho trovato mai fic che mi interessassero veramente. Ma la tua è un caso a parte.
Solo una curiosità, la foto che hai inserito all'inizio è tratta da "Becoming Jane"??? Mi sembrano loro,è un film che ho amato.
E ora passiamo alla storia. Non amo leggere particolarmente storie in prima persona, però la tua è stata resa così incredibilmente bene che non mi ha infastidita per niente, anzi, visto che il periodo letterario del tempo era contraddistinto da romanzi epistolari, direi che hai azzeccato la scelta.
Ci sta a pennello, e il povero Heathfield è caratterizzato al meglio. Il classico giovane inglese di buona famiglia, che scrive secondo lo stile dell'epoca, romantico e appassionato al punto giusto. E lei, Isabeau... hai scelto il nome per caso per il film "Ladyhawke" o sto sbagliando io stavolta?
Beh, è un nome sensualissimo, secondo me, adatto alla signora con l'anima in fiamme, a cui piace tradire il marito e divertirsi con il giovane Heathfield.
Le scene erotiche descritte, anche se raccontate in prima persona, spiegano bene la passione provata dal giovane. Lo stile è perfetto, ricco, elegante e impeccabile, tanti complimenti anche per questo.
E poi... la storia finisce male, uffi, ma non poteva essere altrimenti, lei parte, è giusto che torni da dove è venuta, e al bravo Heathfield resterà il ricordo di un amore romantico per sempre, quella donna secondo me sarà sempre impressa in lui. E poi il riferimento alla luna... stupendo.
Eh, questa luna, che ci rende tutti quanti pazzerelli!
Insomma, anche questa volta non mi hai delusa, tantissimi complimenti per tutto quanto, Eryca. 
Mi domando quando riuscirò a leggere di te qualcosa su Harry Potter, visto che io frequento soprattutto quel fandom, e sembra strano che ancora in quel campo non abbia letto nulla di tuo! Già, ma che vuoi farci, anche negli originali sei bravissima!
Kiss! :)

Recensore Junior
31/08/13, ore 00:54

Allooora… ciao!
Prima di attaccare con la recensione ci tengo a premettere una cosa: a me non piace l'Età Vittoriana, sono molto più attratta dall'epoca greco/romana e celtico/vichinga. Dunque ti chiederai (ma anche no) come sono finita a leggere la tua storia; be', il motivo è semplice: girovagando su Facebook mi sono imbattuta nella tua presentazione, e non so se sia stato per la trama o per il modo in cui hai saputo giocare con le parole, ma qualcosa dentro la mia testa mi ha detto "Prova, prova a leggerla, dalle una possibilità!".
Per una volta ho fatto bene a darle retta.

E ora possiamo dare il via alla recensione! :D

Anzitutto volevo complimentarmi con te per lo stile: scrivere una storia a sfondo storico non è assolutamente facile, perché ogni periodo aveva il proprio gergo e il proprio modo di esprimersi, e riuscire a riproporli per noi figli del nuovo millennio (che poi io sono ancora vecchio stampo, ma vabbe' -.-") non è affatto facile.
Il tuo stile, invece, è credibile, tanto, e ci scommetto la mia collezione di libri di Harry Potter (oddio, non esageriamo…) che deriva da una profonda conoscenza dei classici di quell'epoca. Leggere è da sempre il metodo migliore per imparare a scrivere bene, e dal modo in cui scrivi si intuisce che prima di cimentarti nella tua Madame Bovary personale ne hai letti tanti, di libri. Perciò vado di fiducia, e ti faccio i miei più sinceri complimenti per non esserti soffermata ad una ricerca sommaria ma aver approfondito e studiato ciò di cui andavi a parlare. Brava! :)
La trama in sé mi è piaciuta molto, e concordo con quello che hai detto nelle note d'autore: l''800 era un periodo così pudico, vincolato dal buon costume e dalle maniere galanti, ma sotto sotto io credo fosse persino più promiscuo dell'epoca romana, dove veniva professato l'amore libero: la gente doveva trovare in qualche modo una valvola di sfogo per i propri istinti, da cui nessun uomo o donna può sfuggire, perciò ce li vedo a nascondersi dietro le maschere della buona cortesia per poi "liberarsi" in camera da letto. Su questo lato dell'età Vittoriana credo che tu ci abbia azzeccato in pieno ;)

Devo però farti presente qualche errorino, più che altro sciocchezze che si commettono durante la stesura del testo (mi spiace, ma non riesco a trattenermi, è più forte di me: è il mio animo di beta che non riesce a trovare qualcuno da correggere che si fa sentire).

"… E splendere. Hai presente…" Hai battuto uno spazio in più prima di "hai";
"… l’ha bramato con tutto sé stesso…" Quando è seguito da "stesso", "sé" va senza accento, così: "se stesso";
"… C’è ancora questa sensazione in me…" Prima del "c'è" hai battuto uno spazio di troppo;
"… di quando toccai l’apice insieme a lei…" Non è un errore, assolutamente, però mi sento in dovere di avvertirti, per il futuro, che è molto, ma molto difficile raggiungere l'orgasmo insieme. Molto. Te lo dico solo perché sono in molti a criticare questo tipo di scelta letteraria da parte degli scrittori, e voglio evitarti questa onta;
"… così tanto che dio quanto fa male…" In questo caso "Dio" va in maiuscolo;
"… splendida nel suo vestito in velluto verde i suoi occhi." Qui forse ti sei persa un pezzo xD;
"… quella sua bocca che tanto volte…" Tante;

Questa frase: "e avrei potuto passare tutto il resto della mia vita chiuso in quella camera accanto a lei, nutrendomi di sesso e parole." Questa frase l'ho adorata, non so se a causa del significato o dell'armonia creata dalle parole, ma quando l'ho letta ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena.
Così come per questa: «Se solo non fosse così complicato, ti amerei, mon cheri.» Credo che tu sia riuscita a cogliere appieno la crudezza di quell'epoca, il significato di vivere una vita fatta su misura per qualcun altro, l'ingiustizia che si trovava nei limiti imposti dalle regole – non poter amare liberamente chi volevi.
Mi sono piaciute molto le scene a sfondo sessuale, descritte esattamente con la stessa raffinatezza che avrebbe usato un uomo dell'epoca. Molto brava anche in questo :)

Scrivi davvero molto bene, e se sei riuscita a farmi piacere una storia che parla dell'età Vittoriana dev'essere così per forza: continua così! :)

Baci, Rosheen ^^