Nei tuoi scritti rimbomba sempre lo scenario della guerra: i bombardamenti, gli spargimenti -inutili- di sangue. Torreggia il tema della morte.
Come sempre, hai centrato il colpo. L'incapacità di accettare la morte di un figlio, quest'ultimo a pochi passi dalla felicità coniugale, o chiamala come vuoi. I sacrifici dei genitori per vedere i propri figli "realizzati".
Brava, bravissima.
Basta cliccare il grilletto e la risposta al "perché tutto questo?" si disintegra in una pozza di sangue.
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