Forse non ti rendi conto dell'eleganza del termine 'vittime di un gioco spiacevole', ma ci sono io a fartene rendere conto. Quando scriviamo forse non sempre siamo razionali, quindi non ci rendiamo conto della bellezza delle nostre parole; quella degli altri, però, ci salta subito agli occhi, lucente.
Adoro vedere come t'evolvi.
Lo so, questa recensione è noiosa, è quasi accademica, manca solo che mi metta a fare la costruzione e via. Ti starai chiedendo dove sta Silvia, quella che scrive tutto in Georgia 12, ma che ora è piccola piccola dietro un semplice Tahoma 11. Il fatto è che mi sto rimpicciolendo di giorno in giorno, e non so neanche cosa possa significare. Non mi fa neanche paura, pensa.
Anyway.
Sapevi quanto adorassi Cicatrici di Seta - dopotutto io c'ero - e quanto mi piacesse come storia, impianto e stile.
E...niente. Voglio continuare a leggerla perché, ti giuro, è di un intrigante assurdo.
Continua così, love.
PS. non commento la dedica, è troppo, seriamente, non ne sono capace. |
