Ciao! M'è piaciuta: usi delle belle parole e i versi sono rifiniti molto bene. Anche il contenuto è ben svolto, sebbene dopo la prima parte in dodecasillabi (anche se ci sono altre misure, ma non saprei come chiamarli nell'insieme) tende a perdersi. L'unico difetto è che è un po' lunga e disuguale: dà l'idea di quattro poesie messe in fila, come in una raccolta. La parte che mi piace di più sono le tre strofe di settenari all'inizio, per conto mio sarebbero stati una poesia bellissima indipendenti, così. Capisco però che creino una situazione di attesa, svolta poi chiaramente. Anche le tre strofe successive, che sono quelle portanti, mi pare. E anche i settenari successivi, pur vedendoli più come testi separati (in breve quasi tutta, m'è piaciuta). L'ultima parte mi ha lasciato un po' scettico, sarà perché tu gioco, soprattutto all'inizio, cercando di smontare il sistema di banalità legate all'amore, però non so se ci riesci appieno, soprattutto quel "ti amo" isolato, mi ha un po' impensierito (come se fosse una di quelle banali scelte spesso fatte di far risaltare cose banali), ma in realtà poi mi son ricreduto vedendo com'era legato al resto attraverso alla rima e per di più manteneva il ritmo del verso successivo, insomma, mi ha lasciato un po' perplesso ma alla fin fine l'ho apprezzato lo stesso. Per riassumere questi pensieri contorti: è bella, sembra un po' una canzone, anche se forse un po' troppo discontinua.
In ogni caso bravo :-)
(Recensione modificata il 30/08/2013 - 08:49 pm)

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