Recensioni per
The deafening sound of the colors.
di EvgeniaPsyche Rox

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/09/13, ore 22:52

Ehi, Ev.
Alla fine ce l’ho fatta, a leggere e recensire anche questa storia.
Sono contenta di esserci riuscita. Con tutto il cuore ^^
Ho pianto, alla fine di questa ff ho pianto. Come Roxas, come Axel.
Mi stupisco sempre della tua abilità di farmi provare le emozioni più diverse.
Mi entrano nel cuore e non so come fai, ma è qualcosa di meraviglioso (anche se mi fa piangere)
Mi sento molto partecipe, dato l’argomento.
Sarà che soffro di miopia…
Certo, so bene che questo non è nemmeno lontanamente paragonabile alla perdita totale della vista, però…
È altrettanto brutto non poter vedere il mondo con nitidezza, dipendere sempre da delle lenti (di vetro o a contatto che siano, poco importa).
Non riuscire a distinguere i volti, i colori, gli oggetti… è frustrante, spesso.
E poi un mio incubo ricorrente (sia nel sogno, sia inteso come vera e propria paura) è proprio quello di perdere la vista.
Ne ho proprio terrore. Quindi comprendo bene (o meglio, riesco ad immedesimarmi perfettamente) l’iniziale sensazione di illusione, surreale, strana. Come se tutto questo non stesse accadendo a te, come se fosse qualcosa di temporaneo, come se fosse solo un brutto sogno.
E poi riesco a immedesimarmi bene nella disperazione e nell’angoscia quando Roxas capisce che no, non è un sogno, che è tutto vero e lui dovrà avere a che fare con la mancanza della vista per tutto il resto della sua vita.
Beh, io avevo intuito quasi subito che Roxas aveva un problema alla vista. (Più o meno da quando il bicchiere gli sfugge di mano. Mi dispiace deluderti :( ma comunque non temere, è una cosa che dipende da me. Siccome ho molto a che fare con il problema della vista – anche se, ribadisco, è comunque parziale e non totale – sono più sensibile e intuitiva sull’argomento.
Comunque è delizioso il filo di dubbio, di incertezza, sospetto e formulazione di ipotesi che si viene a creare.
Perché io sento, in cuor mio, di sapere già cos’abbia il biondo, ma al tempo stesso sono dubbiosa: “E se mi sbagliassi?”, mi dico. Poi alla fine si scopre se i sospetti erano fondati o meno.
È una sensazione piacevole, almeno per me.
Le parti in cui descrivi i sogni sono strane: belle proprio per quel senso non del tutto chiaro, un po’ nascosto e un po’ assente.
E poi io adoro il contrasto tra buio e la luce del tramonto (al tramonto la luce del sole brilla più che mai. Si vede che le “cose” brillano di più quando stanno per morire - visto che al tramonto il sole è definito “sole morente”.)
In significato della trottola e del programma in bianco e nero è, invece, più difficile da afferrare e forse per questo mi ha incuriosita di più.
Le parti in cui Roxas è con Sora, oppure nella sua stanza, con l’odore fastidioso dei medicinali e del disinfettante, trasmette una sorta di strano dolore. Triste, dolceamaro ma pungente.
Qualcosa che punge proprio il petto, come l’ombra di un fosco presentimento.
La mia parte preferita, in assoluto, è quella in cui compare Axel (ma va? Viva l’originalità!)
Mi fa piacere non vederlo, una volta tanto, nelle vesti del pazzo, piromane, stalker – etcetera, etcetera…
Mi ha sorpreso molto trovarlo nei panni dello stupende di Psicologia. (io studio psicologia! Ora mi sento ancora più partecipe di prima!)
E il suo metodo per “fare esperienza” è adorabile ^^
Se mai dovessi finire in ospedale, mi piacerebbe incontrare un tipo come lui (se non lui stesso, ma questo è – ahimè T.T – impossibile)
Axel porta una sferzata di vita, di simpatia, allegria. Una sferzata di vento fresco e sole.
Ha sollevato di molto il mio umore.
Il dialogo che c’è tra il biondo e il rosso è molto bello. Più leggevo, più volevo leggere.
È un desiderio vorace, volevo leggere tutto, ne volevo ancora.
È tremendamente coinvolgente.
E il finale… oh, il finale…
Il momento in cui Roxas si “strappa” la benda e piange, e Axel che piange anche lui senza rendersene conto.. è straziante. Te l’ho detto, ho pianto pure io con loro.

“E Roxas scosse la testa, afferrando l'estremità della benda che gli copriva gli occhi; se la sfilò di scatto e sbatté ripetutamente le palpebre, tremando, tremando violentemente dalla paura, dall'angoscia, da tutto. «S-Secondo te... Secondo te i... I ciechi possono piangere?»
Quella domanda lasciò spiazzato l'uomo per qualche secondo, il quale stava iniziando a mettere insieme i tasselli del puzzle. «Sì... Certo, certo che possono piangere.»
E proprio in quel momento i singhiozzi di Roxas aumentarono di intensità, trasformandosi in disperazione pura; si tastò le gote con le dita e notò che si stavano lentamente bagnando. «Meno male», sussurrò una volta, poi lo disse ancora a voce più alta. «Meno male».
A quel punto i singhiozzi divennero un pianto straziante, forse uno dei più tristi che Axel avesse mai sentito in tutta la sua vita; Roxas non riuscì più a trattenersi ed esplose una volta per tutte. Pianse, pianse così forte che molto probabilmente perfino le infermiere lo avevano udito e si stavano precipitando nella sua stanza.
E questo lo intuì anche Axel, dal momento che si affrettò a raggiungere la porta; successivamente però tentennò per un attimo e capì che, tutto sommato, poco gli importava di essere scoperto o meno.
Dunque premette l'interruttore e si voltò nel medesimo momento in cui le lampade a neon si accesero, permettendo alla stanza di venire invasa dalla luce.
Fu allora che Axel vide un ragazzo di sedici anni al massimo dai biondi capelli ribelli; vide un ragazzo intento a stringere una garza bianca tra le proprie mani; vide un ragazzo piangere con le palpebre che continuavano a sbattere da sole, come se le sue iridi fossero in qualche modo troppo sensibili da reggere qualsiasi forma di luce.
«Meno male», lo sentì poi ripetere ancora, una terza volta. «perché già mi hanno tolto la vista, manca solo che mi tolgano anche le emozioni!»
Dopo aver detto ciò, Roxas pianse ancora più forte, se possibile, portandosi le mani sugli occhi; Axel allora indietreggiò di un passo e sussultò, tastandosi la guancia destra con l'indice della mano.
E si stupì di notare che era bagnata a causa delle sue stesse lacrime. Si stupì, proprio come Roxas si era stupito di essere in grado di piangere nonostante fosse ormai completamente cieco.”

Questo pezzo, questo è il mio preferito. Ogni singola parola, è talmente bello che vorrei ricopiarlo su un foglio e portarlo sempre con me.
Solo un’altra fan fiction mi aveva fanno nascere questo desiderio, il desiderio di stampare la storia e rileggerla quando più mi aggradava.
Si chiama “Come in un film”, non so se la conosci. Manco a farlo apposta, la coppia è AkuRoku anche lì. Te la consiglio caldamente, è molto bella. Anche quella mi ha fatto piangere.

Sei fantastica, lo sai?
Non smetterò mai di ripetertelo.
Adesso devo andare
Kiss
Rae

(P.s. prima o poi riuscirò a rispondere anche ai messaggi! Porta pazienza ^^)

Recensore Master
16/09/13, ore 17:53

Buwashi ^^
Mi spiace per il ritardo.. ho un momento libero solo adesso, sai già tutte le mie magagne quotidiane, no?
È una cosa triste perdere la vista da un giorno all'altro ed esserne allo stesso tempo coscente.
E come se ti bendassero gi occhi con un qualcosa di così appiccicoso che da fastidio e rimmarrà per sempre sulla tua pelle impedentoti ogni visuale.
Spesso i ciechi si sfregano gli occhi proprio perchè alcuni (quelli che lo sono diventati per una qualche causa) di loro pensano di sentire un peso e perciò di avere una qualche cosa che gli sia stretta sugli occhi, gli sembra di poterla togliere semplicemente sfregando ma più lo fanno più si rendono conto di quanto sia inutile.
Roxas deve essere stato colpito da qualcosa... molte volte succede per cose stupide e quotidiane, che so: ti cade una pentola piena di acqua/ olio bollente in testa e ti acceca oltre che ustionarti oppure può anche accadere con delle bibite/ aclolici che finiscono in faccia e se si ha già problemi di vista ci si accecca completamente, o a volte anche una brutta caduta provoca un breve coma che però disabilita o paralizza certe funzioni neurotiche che collegano il cervello agli occhi, conseguenza= cecità totale.
La sua paura più grande e la sua punizione.
Essere costretto a vivere non vedendo ciò che cambia e si muove intorno a lui pur sapendo che una volta lo vedeva e non aveva mai minimamente pensato sarebe potuto diventare cieco.
Lo stress e tanto, essere costretti a vivere guardando attraverso un buco nero, è come non aver mai visto; prima o poi i ricordi si inabissano e si confondono fino a lasciarti una parziale e quasi nulla percezione di ciò che una volta vedevi.
Come anche il volto di suo fratello, magari non ha mai pensato fosse così importante, ma il non poterlo mai più vedere pur avendolo sempre accanto dev'essere uno strazio.
Axel come psicologo usa le tecniche basi soprattutto l'empatia, ovvero entrare in simbiosi con il carattere/ stato d'animo della persona che hai di fornte e cercare di immedesimarti in lei per capirne ogni suo turbamento e ogni sua gioia, come un attore si immedesima in un personaggio rendendolo suo, lui si incorpora le emozioni di Roxas arrivando quasi a provare dolore nel vedere le stelle.
Quelle stesse stelle che a lui paiono così naturali e quasi banali, ma che per quel ragazzino sono come la vita ai caduti e la luce ai perduti. (non mi ricordo da che libro l'ho presa, ma era una frase che ci stava, no?)
È veramente una bellissima fic in sintesi, e trovo giusto recensirla, ma non ti pensare di andare a minacciare la gente di recensire ragazzina -.-
Sai quanto odio queste cose, ti sei impegnata ed è giusto che io recensisca... ma la tua ultima uscita m'è stata lì.
Va boh, anche se in ritardo in bocca al lupo per la scuola.
Bacioni, Aly

P.s. spero di aver azzeccato tutto.... forse quest'estate ho perso un po' la mano di scrivere cose così complesse e riassuntive, ma la maggior parte del riassunto che ho capito è li.

Nuovo recensore
10/09/13, ore 12:54

Wow. Cioè, davvero, /wow/. Era parecchio tempo che non entravo su efp - specie nella sezione di Kingdom Hearts - perché nell'ultimo periodo le fanfiction che vi avevo letto non mi avevano mai coinvolto o entusiasmato o emozionato. La tua mi ha fatto venire il groppo in gola. Non solo per le descrizioni dei sogni di Roxas, ma anche per il modo in cui hai sviluppato la storia, per come hai caratterizzato i personaggi, per la testarda speranza di Sora che continua a credere che suo fratello si rimetterà fino a che non viene a sapere della cecità permanente del fratello - e sì, di quella punta di ingenuo egoismo che ho percepito quando chiede a Roxas se toccherà anche a lui la stessa sorte. Come un bambino.
L'incontro con Axel l'hai reso davvero bene, c'è un fluire di emozioni che sale in un climax che culmina con il pianto - e il 'manca solo che mi tolgano anche le emozioni' è un bellissimo rimando al gioco e alla condizione dei Nessuno, così come le lacrime di Axel rimandano al loro addio sulla torre dell'orologio a Crepuscopoli, dove si vede cadere una singola lacrima.
Che altro dire? Complimenti, complimenti. Hai scritto una fanfiction carica di emozioni e di introspezione, una di quelle uniche nel loro genere. Spero che in futuro continuerai a scrivere in questa sezione, perché leggere le tue fanfic è una benedizione. Grazie mille!

Recensore Junior
08/09/13, ore 13:44

Quando leggo le tue storie mi sembra sempre di leggere un vero e proprio libro talmente sei brava, lo sai? E' una cosa che non ho mai detto a nessuna autrice, però tu te lo meriti! Poi mi piacciono molto le tue note a fine fic, sono una tua particolarità! Aiutano i lettori a capire la storia nel caso è sfuggito qualche dettaglio e le tue descrizioni mi fanno sempre ridere!
Ma passiamo alla parte più importante:la storia.
Mi sono commossa. T__T
In realtà questa storia l'ho letta tipo ieri però ho avuto soltanto ora il tempo di commentarla! Meno male che mi è venuto in mente perchéé mi sarebbe dispiaciuto lasciarla senza un commento!
Lo sai che anch'io mi sono sempre chiesta se i ciechi potessero piangere? Magari essere ciechi non c'entra niente con le lacrime però è sempre stata una mia curiosità. Fortunatamente Axel ha risposto alla domanda di Roxas (e quindi anche alla mia domanda).
Hai fatto benissimo a scrivere anche i sogni di Roxas perché creano anche la giusta atmosfera. Ed è bellissimo come sei riuscita ad usare i personaggi di Sora e Axel. Soprattutto Axel..l'hai reso benissimo! La sua entrata in scena con quel ''Cazzo!'' è stata fantastica!
Il finale mi ha lasciato un groppo in gola. di sicuro la vita di Roxas non sarà mai più la stessa.
Una storia molto, molto bella. Sei veramente brava!

Nuovo recensore
08/09/13, ore 13:12

Ma che cazz*!!
*Si nasconde sotto il letto per non far vedere che sta piangendo* Ma non è giusto, povero Roxas, gliele fai capitare tutte a lui!!
Tra poco mi taglio le vene, troppo triste!
E così questa volta l'hai fatto diventare ceco, bene, come se non ne avesse già passate tante per colpa TUA!! *gli punta in dito contro, anche se si sente un pò imbecille*
Mmh dicevo, il personaggio di Sora io l'ho sempre visto, non chiedermi perchè, un pò piagnucolone, ma in questa storia mi piace troppo!
Quando ha chiesto a Roxas se fosse una cosa genetica, e se sarebbe capitato anche a lui, mi sono sentita davvero uno schifo, che cosa angosciante.
I ricordi di Roxas poi, i colori ecc ... è davvero troppo!! *riscoppia a piangere*
E poi entra in scena Axel, il solito imbecille.
Non l'aveva capito quindi che Roxy era ceco, insomma non si vedeva, e poverino lui la figura di merd* la fa comunque quando gli chiede se vuole che lo aiuti a spostarsi per vedere le stelle.
Ma il momento peggiore è quando è scoppiato a piangere e Axel lo ha seguito ... tu mi farai prosciugare i condotti lacrimali di questo passo.
Coooomunque, credo di aver finito. Un bacione!

Ah dimenticavo, mi invii il link della pagina di questa disegnatrice? anch'io voglio altre imm AkuRoku!!
(Recensione modificata il 08/09/2013 - 01:13 pm)

Nuovo recensore
06/09/13, ore 15:43

Buonsalve Ev'!
Bene, bene, bene... Sei fantastica, sì. Spero che tu già lo sappia però te lo ricordo ogni volta per sicurezza. Ogni tua storia per me è un oceano di emozioni,non scherzo. Riesci ad affrontare ogni sorta di argomenti in modo impeccabile e per questo n on smetterò mai di stimarti. Poi mi piacciono un sacco le tue note,le leggo molto volentieri!
Ma andiamo alla storia:
quando a Roxas è caduto il bicchiere sono rimasta un po' perplessa. Ho pensato ''non è che è cieco?'' ma ho scartato subito l'opzione perché mi sembrava troppo..surreale? invece si è rivelata giusta! ma ti assicuro che l'effetto sorpresa alla fine è riuscito perché ci sono rimasta veramente male. Ero sul punto di commuovermi!
E Sora... Mi mancava il caro e vecchio Sora,sinceramente. Non dev'essere facile vedere il proprio fratello in queste condizioni.
Axel è sempre... E' sempre Axel. Uno studente universitario che fa delle pazzie pur di mettere in pratica la psicologia. Certo che è proprio fatto a modo suo.
Ma come fanno a venirti idee così geniali e bizzarre? Non smetterò mai di chiedermelo. Tu però non smettere mai di scrivere!
Aggiorna presto Insidie Interiori,visto che hai detto che il capitolo l'hai quasi terminato! Ero stanca di aspettare mesi e mesi perché la storia è troppo bella!
Alla tua prossima storia!

Mina Takado.

Nuovo recensore
05/09/13, ore 22:16

Ciao Ev'!
ormai è diventata un'abitudine commentare le tue storie, eheh. spero di non sembrare una rompiscatole (Anche se non credo,visto che alla fini dici sempre a tutti di commentare!)
Questa forse è una delle tue storie più belle, anche se non è facile scegliere visto che mi piacciono tutte da morire. e se hai pensato che vuoi rattristare la gente con qualche tua storia,devi sapere che non ci sei riuscita...cioè non sei riuscita solo a rattristarmi,mi hai fatto proprio piangere!
Roxas cieco, incredibile, che idea originale! La nonna di una mia amica è cieca quindi in parte ho vissuto certe esperienze ed è davvero una cosa tristissima. Tu poi hai scritto tutto perfettamente, come sempre. I sogni di Roxas mi sono piaciuti veramente tanto, soprattutto a parte della trottola. E' una figura perfetta per questa situazione!
Poi pensavo che Axel fosse davvero un ladro all'inizio! O che volesse fare del male a Roxas :\ (Sarà che sono abituata a vederlo in versione schizzato eheh anche se poi non è tanto normale intrufolarsi nelle stanze degli altri pazienti :ss però in fondo è merito suo se Roxas finalmente si è sfogato...
Questa storia è bellissima e tu non ti smentisci mai!
Baci
Caix

Recensore Junior
05/09/13, ore 20:55

... Sì, ieri ero felice di aver trovato una tua storia ma adesso ritiro tutto quello che ho detto.
Mi hai fatto piangere, Evy,perchè ti diverte tanto far soffrire così i tuoi lettori ?T__T
Questa storia mi ha sconvolto. Ok cercherò di fare una bella recensione, ma sarà difficile perché sono ancora sotto shock D:
Io non avevo capito che fosse cieco. Cioè all'inizio pensavo... All'inizio pensavo che fosse un malato terminale e che quando gli hanno detto che nessuna operazione l'avrebbe aiutato sarebbe morto o qualcosa del genere. Quando Axel gli ha detto ''Se vuoi ti aiuto ad alzarti'' ho pensato anch'io che avesse le gambe rotte e ho creduto che da allora avrebbe dovuto passare il resto dei suoi giorni su una sedia a rotelle.
Invece hai ribaltato completamente la situazione . Quando Roxas inizia a parlare dei colori,della loro importanza, ho iniziato a capire e ci sono rimasto veramente male. poi ho pianto. Questa storia mi ha fatto piangere davvero..e mi ha fatto riflettere su quanto dev'essere difficile ciechi.
Il finale è...è... perfetto. L'ultima frase è stato un colpo al cuore D': E Axel... Axel è perfetto in questa storia,come tutto. Le tue storie sono stupende, tu migliori sempre di più e affronti sempre argomenti fantastici. Sei un mito Evy,non mi stancherò MAI di ripetertelo. BRava, brava e ancora brava!!!
Ci sentiamo ;DD

Recensore Junior
05/09/13, ore 18:17

Ho usato 40 minuti buoni per scrivere una super recensione per questa fantastica storia con il cellulare, solo che il karma non è dalla mia parte neanche oggi, quindi dopo aver perso altri 20 minuti sbattendo la testa contro il muro(poiché il mio cellulare ha deciso di farla finita cadendo e spegnendosi) sono tornata per recensire una volta per tutte. E questa volta ce la farò. Soprattutto perché so già cosa scrivere. Anche se me lo sono dimenticata (dettagli...)
Beh che dire? Fantastica. Non esistono parole per descriverla. Se devo essere sincera non mi interessava molto all'inizio, ma è cominciata a piacermi sempre di più, e la fine è una cosa che non mi sarei nemmeno immaginata. Roxas ceco? Al massimo mi sembrava di capire che gli avessero fatto un intervento al cuore o qualcosa di simile... Il suo sogno è servito solo a confondermi sempre di più, ma solo all' inizio, perché dopo averla riletta di nuovo ho trovato bellissima la parte in cui Roxas chiede ad Axel se ci sono delle stelle in cielo.. perché lui è circondato dal buio più totale... è una cosa tristissima immaginarlo mentre piange senza sosta... non vorrei mai essere stata quell'Axel che vede quel ragazzino disperarsi...
Axel. Perdiana, capisco che sei uno studente universitario serio che desidera applicare quello che impara e relazionarsi con persone che attraversano dei problemi, ma infilarti di nascosto nelle loro stanze di notte non mi sembra una grande idea xD (insomma potrà essere serio quanto vuoi però rimane sempre il solito ragazzo immaturo che conosciamo, amiamo, e soprattutto odiamo xD) Comunque se volevi farmi deprimere, ci sei riuscita alla grande! grazie.
Concludo qui questa recensione poiché sono terrorizzata da qualunque cosa possa accadere prima che prema il tasto "invia la recensione"...
Non vedo l'ora di leggere delle tue nuove Fanfiction, sei una bravissima scrittrice :)

Recensore Veterano
05/09/13, ore 18:09

Io... Io... Tu... Nel senso che... sei... SEI UNA MALEDETTISSIMA! (?!) Ecco, non ti arrabbiare, ma il fatto è che non mi restano gli insulti per dirti che sei troppo brava. Non ho più parole, ogni volta che pubblichi qualcosa io finisco per sclerare da morire e vengo presa per una psicopatica. 
Cooomunque, l'effetto sorpresa con me è riuscito abbastanza (forse sarà pure il mio cervello che si è tipo atrofizzato durante le vacanze e non riesco a ragionare più). Avevo un sospetto ma mi ha comunque colpito la rivelazione che Roxas fosse colpito da cecità. 
Uhuhuhuh, ho adorato l'entrata in scena di Axel che si è incollato mezzo ospedale facendo un casino del diavolo. <3 :33 E non posso che concordare sul fatto che siano perfetti assieme. L'AkuRoku è una coppia perfetta, non venite a nominarmi crack-pairing, loro due lasciatemeli insieme come stanno. 
Eeee che dire? Beh, questa storia mi ha davvero colpita, scritta in modo magistrale e sopratutto molto molto originale. Mi è piaciuta molto anche quella parte in cui Roxas rifletteva sul fatto che le persone probabilmente vivono tantissime vite e una spicca per la tragicità e la drammaticità. E tutto ciò inquietante perché anche io spesso penso cose simili. :''D 
Ebbene, ti saluto. Ancora complimenti! 
Un bacio eeeenorme! :3 

The Revenged Shadow 
P.S: anche io sono nella schifosissima barca di quelli che non hanno fatto nulla in tre mesi e che ora è preda dei sensi di colpa perché QUELLA è alle porte... q______q che amarezza...

Recensore Junior
05/09/13, ore 17:28

Magnifico.
Non sono dal mio pc e pensa che ho fatto i salti mortali (oltre a segnare il muro di testate) per poter ricordare la password (la memorizzazione automatica è una cosa fantastica, ma personalmente mi condanna spesso), loggare e lasciarti una recensione. Perché, davvero, una recensione è dovuta.
Se non sbaglio ho già leggiucchiato qualcosa di tuo, magari ho anche recensito (perdonami, sono una frana completa nel ricordare i nomi degli autori). Sì sì, ecco, ho recensito Medley, l'altro capolavoro.
Sai cosa mi piace di te? L'arte del traumatizzare.
Mi cito nella recensione che lasciai a Medley.
"E, Dio, ci sono rimasta davvero male, traumatizzata. Sto male anche adesso. E se un autore è in grado di far star male il lettore, vuol dire che è davvero bravo."
Nella maggior parte dei casi l'arte del tramutizzare non è che sia chissà quanto ben vista, ma se sei uno scrittore... beh, hai colto in pieno, perché non c'è nulla che segni di più il lettore quanto un trauma (per rimanere in tema).
Non si è trattato tanto di scoprire la cecità di Roxas all'ultimo: mi dispiace dover darti questa piccolissima delusione, parlo personalmente e ti dico che avevo colto la cecità di Roxas dal primo indizio, ovvero quando gli cade il bicchiere. Ma magari sono stata l'unica, magari posseggo doti sovrannaturali (sì, vedi quanto son modesta? In realtà cerco di tirarti su).
Però, sai che ti dico? E' stato un bene, perché ho letto la storia con gli occhi sovracchiusi e un senso di pesantezza impagabile, e non penso c'entri il fatto che mi son svegliata da poco, dato che ho letto il resto con la vivacità di una scimmia. La domanda opportuna è: son cerebrolesa io che mi son sentita in quel modo o sei traumatizzante tu? Non che la prima sia da escludere, ma andrei più sulla seconda.
Fatto sta che è stato abbastanza facile immedesimarsi nei panni di chi narrava, i periodi erano calibrati perfettamente per rendere al lettore la sensazione che qualcosa effettivamente non andasse. Un po' banale, forse, il contrasto fra tramonto e buio, ma comunque d'effetto la metafora con i programmi in bianco e nero.
Per quanto riguarda i personaggi, complimenti davvero. Roxas mi è sembrato estremamente IC nonostante la situazione, quindi perfetto, ma Axel era davvero mozzafiato. Era reso così perfettamente reale da impressionarmi. Oltre la storia del tastare la parte pratica della psicologia con le proprie mani, c'era un Axel perfettamente curato, per quanto fosse di scarsa interazione con i pensieri del protagonista a causa della sua cecità.
La storia va nelle "ricordate" e peccato che all'opinione complessiva della recensione non si possa inserire la bandierina "Positivissima".
Ah, un favore che vorrei chiederti: potresti linkarmi il blog di tumblr di cui hai parlato nella risposta alla recensione o per messaggio privato? (Non so come e quanto sia ammesso lo spoiler di altre piattaforme qui su Efp, forse non c'è alcuna restrinzione dato che si tratta di una cosa completamente estranea al sito!)
Vorrei concludere qui perché il mio cervello non è in grado di metabolizzare altro (non sono in un ambiente esattamente tranquillo come la mia amata camera). Ti auguro buona fortuna per l'anno scolastico, tutta la mia solidarietà per la questione del plesso: ci sono passata anch'io, il pensiero di rimanere inculati dal resto del mondo è esattamente la cosa più brutta ma... che ci possiamo fare?
Un bacio e tantissimi complimenti ancora.
Per rimanere in tema di francese, au revoir! :*

Recensore Veterano
05/09/13, ore 16:22

Ciao! Sono Yume Kourine e sono 'nuova' nel fandom KH.
Ero in cerca di una fic da leggere e la tua ha subito attirato la mia attenzione: il titolo mi piace un sacco, ottima scelta :)
Passando alla storia... che dire, l'ho trovata semplicemente meravigliosa.
E' la prima volta che leggo una fic molto intensa e piena di significato.
Più andavo avanti con la lettura più le cose si scopre il triste destino del protagonista e (confesso) mi sono messa anche a piangere. E' scritta veramente bene, mi piace il tuo modo di articolare le frasi (e fidati, ben pochi mi hanno colpita) Ero incollata al testo, l'ho riletto più volte perché mi piaceva tanto.
I pensieri di Roxas sono così profondi: gli è toccata una sorte terribile, non potrò più vedere le meraviglie che fino a poco tempo prima lo circondavano e lo spaventa anche il fatto di dimenticarsi di queste meraviglie.
Mi è piaciuto anche le 'pause' con i colori e i sogni del ragazzo.
Poi l'immagine della trottola che forma i colori e in seguito si ferma lasciando spazio al film in bianco e nero è molto significativa. Ci sono sempre i colori ma c'è anche l'oscurità. E' una perfetta sintesi del problema della cecità, mi è piaciuta molto come idea.
E mi è anche piaciuto che hai aggiunto il gelato al sale marino (non so, trovo nel gelato un significato profondo, non prendermi per pazza)
Poi c'è Sora, un fratello adorabile e preoccupato per Roxas... Mi ha fatta tanta tenerezza!
E non poteva mancare Axel! Inizialmente pensavo fosse un pazzo pronto per fare qualche follia! Ma poi si è dimostrato, anche lui, in pena per Roxas.
La parte finale mi ha letteralmente colpita al cuore, avevo le lacrime agli occhi!
E poi spieghi tutto molto chiaramente nelle note, così per chi non avesse ben compreso o per chi volesse approfondire di più ha una bel epilogo.
OK, forse sono un po' ripetitiva ma... ma mi piace troppo questa storia!
Il tuo stile, l'idea, i personaggi, il titolo... AMO TUTTO DI QUESTA STORIA!
Ultimamente leggo molte ff drammatiche ma questa è una delle più belle che io abbia letto negli ultimi tempi!
Finalmente una ff degna di finire tra le mie preferite!
Adesso ti starai chiedendo veramente se sono pazza perché sto continuando a parlare... cioè scrivere.(sto sclerando per via dell'esame di riparatura che ho svolto oggi)
E grazie per avermi fatto scoprire come si chiama la coppia Axel/Roxas (sì, non lo sapevo. Puoi anche insultarmi)
Beh, che dire per concludere questa stramba recensione... COMPLIMENTI!
Non vorrei spaventarti ma... potresti sentirmi ancora! ^^''
Allora, a presto e... (non so se è unabella cosa da dire ma...) BUONA FINE ESTATE!
E godiamoci questi ultimi giorni senza pensare alla scuol... (Non dirlo!) Ops...
Ciaooooo

Yume Kourine