Grammatica e sintassi:
grammatica e sintassi assolutamente perfette, non ho riscontrato nulla di errato, complimenti.
Lessico:
Molto appropriato, si adatta perfettamente alle situazioni, ai personaggi e al telefilm in generale, segue molto bene il flusso della degli eventi e la maturazione dei personaggi.
In sostanza si adatta davvero molto bene al contesto, è calibrato in maniera eccellente e non risulta per nulla pesante.
Simpatico e tutto sommato funzionale è anche l’espediente delle parentesi, segno grafico non sempre consigliato ma che qui fa il suo dovere, in maniera anche un po’ evocativa.
Stile:
Lo stile è completamente basato su periodi brevi e con molte virgole e devo dire che è sfruttato al meglio.
Oltre ad essere estremamente scorrevole e ad arrivare in maniera immediata al lettore rende anche molto bene l’evolversi delle situazioni e dei pensieri dei protagonisti.
Azzeccata è anche la scelta di inserire le citazioni a fare da “stacco” nel testo, sembrano quasi un momento in cui fermarsi a riprendere fiato prima di reimmergersi nella storia che, per la tematica trattata, richiede una certa concentrazione.
Ottimo è anche l’equilibro fra il “descritto” e il “mostrato”, scendi nella profondità dei dettagli solo quando serve, guidi il lettore verso le scene importanti a livello della trama ed è una caso molto cinematografica (alcuni registi per farlo utilizzano le “zoomatine”, cioè si avvicinano improvvisamente a un personaggio o a un oggetto dopo che una frase topica). Scrivendo in questo modo dai alla storia una grande scorrevolezza e le conferisci un ritmo altalenante che non stanca il lettore.
Trama:
La storia è più che altro una grossa slice of life (praticamente una pie) che se la gioca tutta sui flashback andando a coprire un lasso di tempo decisamente grande.
Essendo la storia dei fratelli Winchester ben nota al lettore non vi è alcun evento che abbia una particolare rilevanza, ma è la relazione che si instaura fra i due protagonisti a farla da padrona. Si ha una scansione molto accurata dei vari stadi di un sentimento decisamente complicato, quello di due fratelli che fanno i conti con se stessi e con ciò che provano.
Tutto comincia dalla loro infanzia, da un Dean e un Sam acerbi ma non così immaturi, e questa loro condizione di partenza è ben chiara nell’ostinatezza di entrambi, la trama si dipana poi con una magistrale evoluzione dei personaggi attraverso un susseguirsi di scene di quotidianità e momenti chiave per lo sviluppo del rapporto fra i protagonisti. Il tutto è ottimamente strutturato e da un’immagine chiara (oltre che molto evocativa) di tutto ciò che accade grazie a dei flashback gestiti magistralmente senza alcun errore di sorta.
Caratterizzazione dei personaggi:
La caratterizzazione è buona, molto buona per quanto riguarda Dean. È esattamente il fratello premuroso – a modo suo – e incline all’ironia; ci sono frasi che rispecchiano in maniera assolutamente perfetta il maggiore dei Winchester (“Come puoi dormire la notte? Profondamente e senza sogni, a quanto pareva: meglio di quanto avesse dormito negli ultimi sei mesi.” Questa è proprio sua) e in generale tutte le sue azioni sono profondamente attinenti al personaggio.
Chi mi ha convinta di meno è stato Sam, può essere soltanto una mia opinione personale – e quindi assolutamente discutibile – ma l’ho trovato un po’ troppo pedante, mi è sembrato che esternasse decisamente troppo il suo affetto per Dean ed era quindi privo di quella sua caratteristica “distanza forzata” dai familiari. Sin da bambino (per esempio nell’episodio 3x08 A very supernatural Christmas) si è dimostrato decisamente poco incline a dimostrare affetto e molto scorbutico. In sostanza l’ho visto un po’ “melenso” e alla ricerca di affetto.
Molto buono invece, pur nella sua piccola apparizione, John; padre inconsapevole, assente, che non si rende assolutamente conto di ciò che sta succedendo ai suoi figli, ma non per questo meno amato.
Utilizzo della canzone:
la canzone è stata utilizzata molto molto bene, hai centrato perfettamente il tema e l’hai inserita all’interno del testo in maniera egregia, non sono attraverso le citazioni ma anche attraverso il “personaggio” del demone interiore di Dead e i loro dialoghi.
Molto bello è anche il fatto che i sentimenti dei protagonisti siano esattamente quelli cantati nel testo del pezzo che hai scelto.
Per finire, la citazione finale rappresenta una conclusione assolutamente perfetta e totalmente in linea con tutto il testo (e per chi conosce e ama Demons fa venire anche un paio di brividi), complimenti.
Originalità:
al riguardo di questa storia non si può davvero parlare di originalità della trama, come ho già detto è una slice of life, però ci sono alcune trovate decisamente interessanti: intanto la scelta di partire dall’infanzia, da due protagonisti acerbi e ben lontani da ciò che saranno, poi la figura di un immaginario demone interiore che altri non è se non il lato più selvaggio di Dean.
Apprezzabile è anche il tipo di introspezione che hai utilizzato, ironico e amaro, molto molto lontano dall’autocommiserazione e che non rischia di stancare il lettore.
Opinione personale:
devo ammettere di non essere un’amante del Wincest, mi sono sempre rivista troppo in Sam e nella sua venerazione per il fratello per poterlo considerare amore. Ad ogni modo, per quanto la coppia non sia delle mie preferite, la storia è scritta molto bene, è accattivante e profonda e, soprattutto, l’utilizzo della canzone, che ho trovato splendido e perfettamente calzante.
In conclusione è davvero un ottimo lavoro che, nonostante tutto, ho apprezzato moltissimo. Spero di essere stata il più oggettiva possibile nel commento e di non aver dato l’impressione di criticare la storia soltanto perché il pairing non è nelle mie corde perché non è assolutamente così. |