Allora mi piace già per il fatto che parla di Annie e Finnick che sono senza ombra di dubbio i miei personaggi preferitit, insieme a Cinna e Effie.
Passiamo ora alle questioni importanti, la grammatica è impeccabile, almeno per quanto ho potuto constatare io.
Trovo ottima la scelta di utilizzare la prima persona, in quanto vista l'introspettività del capitolo, rende il tutto molto più incisivo.
Personalmente la parte che ho apprezzato di più è stata quella riguardante l'approfondimento di Finnick, sulla sua situazione dopo la fine dei giochi.
Mi spiego meglio: in quella particolare parte si riesce a notare molto l'ingenuità di Finnick, che era ancora giovane e acerbo. Non aveva mai conosciuto a livello approfondito il suo corpo;
ne quello di altre persone, uomini o donne che fossero. E di colpo si trova catapultato in un altro mondo.
Un mondo squallido, artefatto e pieno di bugie, dal quale lui non ha via di uscita.
Mi ha colpito la descrizione della sua lenta "mutazione" a qualcosa che non è più vivo.
Altrettanto mi ha colpito, che nonostante lui odiasse questa condizione infima, sia stato disposto a sfruttarla a proprio favore per Annie.
Perché penso che la sua sia stata una dimostazione di grande amore nei confronti di lei.
Ha venduto il suo corpo per quanto disgustato, pur di salvarla, pur di farla tornare da lui.
E alla fine ci è riuscito anche se lei, non era più quella di prima, perché come per ogni altro giocatore, anche lei nell'arena aveva perso qualcosa.
Eppure a lui non è importato.
I pezzo prima della fine mi hanno veramente commossa, perché mi hanno trasportato al ricordo che avevo dei libri, e mi sono ricordata la morte tremenda che è capitata a questo personaggio tanto amato.
Per quanto riguarda l'ultima parte è un po' confusa, non è facile capire che il suo dire "Questi che mi strappano le braccia non sono artigli..." La sua è una negazione, e all'inizio non si comprende.
Solo a una seconda lettura si riesce a capire, che la sua è una negazione della realtà.
Perché nemmeno lui riesce ad accettare il crudele destino che gli è stato riservato.
L'inbox è un po' lungo, oscura la storia, ti suggerirei di accorciarlo un po'.
Un bacione. |