Recensioni per
E ti amerò come accade nelle favole, per sempre.
di Emera96

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
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Recensore Junior

Recensione contest Musica & Immagini

Hai scelto di trattare un tema davvero molto delicato (sebbene non originalissimo) e l’ho apprezzato molto, anche perché questa tematica mi sta davvero a cuore. Ci sono alcuni passaggi che mi hanno colpito particolarmente:
- Sorride, e in quel sorriso riconosci un po’ del tuo. Sarebbe giusto dire che in quell’esserino non ci sei solo tu, che è nata grazie anche a qualcun altro che ha preferito il mondo a lei lo spunto della fisionomia è molto buono (ripreso dalla canzone?), ma quello che mi ha sorpreso è il riferimento a lui, al papà, perché nelle storie che trattano di queste situazioni spesso questa figura sembra non esistere (nemmeno come assenza, come mancanza), mentre invece c’è eccome;
- Vale il rimanere sola, ma sola con lei stupenda;
- Vale la scelta di diventare mamma, quando ancora non sai essere figlia credo che questa frase sia, semplicemente e brutalmente, vera (e non solo in caso di ragazze madri).
Mi sembra che tu sia riuscita a gestire abbastanza bene il tema, però questo passaggio dalle sue urla, dalle piccole parole mi sembra un po’ affrettato, un po’ troppo proiettato in avanti (un neonato non “parla”, lo fa un bambino un po’ più grande, ma nella tua storia non sembra esser passato tutto questo tempo).
Per quanto riguarda l’utilizzo dei prompt suppongo che la foto del piedino (48) abbia ispirato la tematica, visto che l’immagine non è direttamente ripresa nella storia. Lo stesso vale per la canzone (Celeste, di Laura Pausini), dalla quale deduco tu abbia ripreso anche il “tema” della similitudine fisionomica genitori/figli (e, forse, l’immagine dello sfuggire, del volar via, da un momento all’altro) e, ovviamente, il titolo.
Quest’ultimo richiama l’amore sconfinato della giovane mamma, un affetto più forte delle difficoltà e, sì, anche del dolore (nelle fiabe, come nella vita, non c’è lieto fine senza travaglio), quindi mi sembra particolarmente adatto.
Sei riuscita a individuare paure e gioie, rinunce e conquiste di questa giovane mamma. Mi ha colpito molto il riconoscimento del fatto che la sua forza (e ce ne vuole tanta) non è davvero sua, ma le è donata, insieme alla piccola creatura che stringe tra le braccia (se tutto, nella vita, dipendesse esclusivamente dalle nostre forze, sarebbe veramente drammatico).
Dal punto di vista grammaticale/lessicale/sintattico devo segnalarti un errore (Non fanno altro che ripetermelo da mesi ripetertelo, tutta la storia è rivolta ad una seconda persona, come se la ragazza riflettesse tra sé), una piccola imprecisione (Al diavolo di quel che pensa la gente niente di) e un paio di ripetizioni (quel che pensa la gente. / Al diavolo chi, guardandomi, pensa solo “Poverina, si è rovinata tutta la vita che aveva davanti.”, perché dimostra che mente chiusa hanno le persone terrorizzate dalla vita).
Complimenti ancora per esserti cimentata con questa tematica delicata, esponendoti per prendere posizione al riguardo.
frav