Sai quanto ami il personaggio di Greed, per cui vedere che sei riuscita a portare a compimento questa storia mi riempie di gioia. E poi, accidenti, grazie davvero di avermela dedicata <3
La parte iniziale dipinge un quadro generale di questo curioso e improvvisato quartetto che a primo impatto potrebbe non suscitare chissà quali idee, e invece abbiamo modo di capire come anche personaggi completamente diversi possano formare un gruppo unito in determinate circostanze.
Non è stato il caso a volerli insieme per quel lasso di tempo, ma le loro stesse scelte, quelle che hanno portato ognuno di loro a finire in quel gruppo di cui il vero punto cardine è sicuramente Edward Elric. Una parentesi voglio dedicarla a questo personaggio, che anche tu descrivi come qualcuno che non riesce ad abbandonare le persone in difficoltà; un ragazzo che non sopporta di veder accadere agli altri ciò che lui teme di più. Un esempio lampante di questo è il ragionamento che egli stesso fa nel pensare a Greed e al suo triste destino. È chiaro che, avendo abbandonato per sempre gli unici esseri in grado di vivere quanto lui, l’homunculus sia destinato a rimanere solo, o comunque a vivere in un eterno girotondo di continue perdite e ricerche (la cosa peggiore per un essere avido come lui). Edward è consapevole di questo, e per questa ragione non ha intenzione di abbandonarlo; cerca di farlo sentire il più possibile in compagnia, sperando forse nel profondo del suo cuore che possa un giorno saper distinguere il sentimento dell’amore dal più comodo concetto di avidità. Il solo fatto che Edward noti come Greed stia mantenendo bene il corpo di Ling, gli fa intuire che l’homunculus non sia la creatura che vuole far credere, e che quindi ci sia speranza che possa capire davvero di cosa ha bisogno. Edward è forse il primo a rendersi conto, insieme a Ling, di quanto Greed sia diverso dagli altri della sua specie. Lo dice anche nello scontro con Pride, se non sbaglio: “Greed è molto più evoluto di voi!” (e Pride fa una faccia… xD).
Andando avanti, un altro elemento che sicuramente ci fa capire quanto “spirito di squadra” ci sia in questo gruppetto è il fatto che tutti accorrano ad aiutare Henkel. Voglio dire, se davvero ci fosse totale indifferenza fra loro nessuno si sarebbe preoccupato di sorreggerlo, quanto di trarre in salvo i viveri da lui acquistati.
Ed è qui che entra in gioco la seconda parte del racconto, quella che funge da perfetto contrasto con la prima. Mentre nella prima fase della storia non siamo ancora convinti di quanta interazione ci sia effettivamente fra questi personaggi, nella seconda ci troviamo di fronte a un quadretto davvero sensazionale. Improvvisamente, è come se il tempo si fosse fermato. Come se homunculus, cerchi alchemici e giorni cruciali non avessero più alcuna importanza.
Perché esiste in quei pochi minuti qualcosa di ancora più importante. Qualcosa che sembra frivolo, ma che in realtà ci fa capire quanta armonia ci sia in questo gruppo così improvvisato.
L’unica cosa che conta è ormai che Edward beva il suo latte. Non mi sarei mai aspettata un simile risvolto, anche se le varie parole in corsivo donano di per sé una certa comicità al racconto. Mi piace come tu abbia saputo dare una svolta a quello che viene descritto come un momento simile a tanti altri, con l’incaricato del giorno che va a procurarsi i viveri, loro che li consumano e poi tutti dritti a letto.
Eh no. Qui succede qualcosa di molto più interessante. Qualcosa che mi ha fatto sorridere fino alla fine, quando vediamo un Greed forse più sentimentale che avido premurarsi di coprire il suo amico.
Veramente un bel capitolo, attendo con ansia il prossimo nella speranza di recensirlo presto!
Grazie ancora della dedica, sei stata davvero carina <3
A presto!
Strato. (Recensione modificata il 22/09/2013 - 12:53 am) |