Recensioni per
With or without you
di kk549210
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
carissima KK, mi sono accorta soltanto adesso di non aver recensito questa tua meravigliosa storia, benchè l'avessi letta, forse ti ho lasciato solo dei piccoli messaggi, ma adesso torno al mio compito quello che forse so fare meglio: recensire...allora qui ci mostri la vita di Harm e Sarah dopo il matrimonio, con alle prese Mattie che va al College...è semplice per la ragazza chiamare papà Harm, poichè in fin dei conti un vero padre lei non l'ha mai avuto, ma chiamare Mac mamma è più difficile, poichè per Mattie la madre è stata una figura davvero importante...Harm vuole fare il novello sposino pieno di passione ribadendo il fatto che non avendo figli, beh...mi hai capito...Invece Mac vuole dei figli in qualsiasi modo e come l'hai ben sottolineato tu “Senza figli. Già.” pensò lei. |
Cara K, il tempo è Andante comodo, come Wagner insegna si addica ai Vorspiele, sebbene la sua aggiunta secondo la quale solo l'Andante sarebbe il tempo propriamente "tedesco" sia una vera e propria buggerata. Avrebbe fatto meglio a rinunciare al pathos nazionalistico che radicalizza la sua riflessione, e ad attenersi all'oggettiva lentezza di tempo di ogni incipit sinfonico, al bisogno di tempo ch'è necessario ad ogni grande cosa, che è la condizione di crescita di ogni buona cosa; lentezza oggettiva circa la quale io pienamente convengo con lui. Tuttavia il tuo incipit è solo in parte e solo imperfettamente un Vorspiel wagneriano, è piuttosto un Andante che si anima subito, in medias res, in discorsi briosi, che dopo il necessario raccordo con la "prima giornata", vive di una sua autonoma vita elegiacamente familiare, di un suo disteso e invitante: loquimini! Un attacco prevalentemente dialogico, che comunica la gioia di narrare, l'entusiasmo del gioco espositivo. Mi rammento, forse sulla scorta delle suggestioni wagneriane (giustificate peraltro dalla caratteristica ampleur del tuo dettato), il bellissimo e comodo incipit del Fuoco dannunziano. Aldilà di questi paragoni di carattere strettamente personale, la scioltezza disinvolta dell'attacco, di gran buon gusto, è forse più simile al misurato lirismo di un Hemingway, di un Fitzgerald, di un Faulkner (ma senza l'oscurità dell'ultimo). Un triplice Evoè propiziatorio per la nave che prende il largo, che scioglie gli ormeggi e affronta spavalda l'insidioso elemento di Nettuno! Valeas. Buddy |
Finalmente ce l'ho fatta a finire di leggere queste due lunghe ff! A volte, stare a casa ammalati, ha i suoi vantaggi! |
Ho amato la tua FF precedente e sono davvero felice che tu abbia deciso di continuarla. Il primo capitolo presenta il tuo solito stile lineare, che alterna dialoghi, pensieri e descrizioni... proprio come piace a me! Ecco che quindi Mattie è in partenza per il Massachussetts Institute of Technology e Harm non vede l'ora di giocare di nuovo agli sposini senza figli... Una frase che è scivolata dalla bocca di Rabb senza alcun desiderio di far soffrire Mac, ma che per lei è come un macigno.... Vado a vedere cosa succede nel prossimo! |
Bravissima.... |