...E Neverland cadde come corpo morte cade. Potrei terminare qui la recensione, perchè devi sapere che ogni volta che finisco di leggere una tua oneshot per circa cinque minuti rimango a bocca aperta e con lo sguardo fisso sul monitor, incapace di poter formulare qualsiasi pensiero lucido e coerente. Quindi, adesso che sono passati i cinque minuti, inizio. Innanzitutto ti dico che lo so che recensisco queste storie con molto ritardo rispetto a quando le hai pubblicate, ma sono da poco su EFP e i primi tempi mi vergognavo a recensire, adesso invece ci ho preso gusto e voglio recensire ogni singola storia che merita. E le tue meritano. Tutte.
Allora, questi sono i sintomi post Arkham City, bene. Anzi, male. Perchè Arkham City è stata da subito un'idea folle (ma dico, rinchiudere tutti i criminali in una specie di enorme quartiere distaccato da Gotham e armarli fino ai denti, della serie "diamo inizio ai 74esimi Hunger Games"...) e quello che ne paga il prezzo più di tutti è il nostro Bruce. Il quale, dobbiamo dirlo, in fatto di sentimenti è geniale tanto quanto me in matematica, ovvero non lo è. Selina è un personaggio difficile, che tu riesci a rendere benissimo, dandogli un carattere e dei sentimenti, rendendolo vivo tra le righe. Così come Bruce che per un autore - parlo per esperienza - risulta una sfida incredibile poterlo descrivere, con tutti i suoi demoni e i suoi principi morali.
Ma l'amore arriva senza chiedere il permesso, ahinoi!, e la Gatta e il Pipistrello ne sono l'ennesima dimostrazione. Attraverso le tue parole e le tue storie meravigliose si dipanano descrizioni fantastiche di questa storia d'amore tutt'altro che facile, ma tutt'altro che falsa.
Ancora una volta, quindi, brava, bravissima! Continua così!
A presto :)

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*legge a mezzanotte la stora e si danna di non avere il computer acceso per una recensione in diretta!*
"il senso del dolore” , una perla rara perfetta già di suo, non avrei mai pensato che potesse avere un "seguito" . O per lo meno, il mio cuore da fan assetata di arkham city e fumetti ci aveva sperato fino all'ultimo. Entrambe le storie sono godibilissime anche se prese come opere singole e distaccate, ma per me non ci sarà mai abbastanza spazio per descrivere le vicende di questi due. Questa fanfic arriva giusto a puntino perché mi sto gustando i primi volumetti della storia di catwoman di brubaker dove appunto vediamo Selina tornare a Gotham dopo una lunga assenza (storia dallo splendore unico, specialmente per noi amanti del noir).
Ma non divaghiamo...
*si scrocchia le nocche pronta a scrivere un poema per questa meraviglia*
Moka, che tesoro! Subito ci offri un perfetto ragionamento di Bruce Wayne sulle sue ultime “avventure” che ho adorato per tutto il tempo. Si vede l’impegno e la passione che metti nel descrivere i personaggi, due cose fondamentali per chiunque voglia raccontare qual cosa! E quel qual cosa arriva a noi lettori in una forma che non è stata molto esplorata negli ultimi tempi dalle tue fanfic (meno poetica del solito, ma molto comunicativa).
Poi arriva Selina. Credo che il suo legame con Gotham, in particolare l’East End,  sia un altro punto di forza che deve esserci nelle sue storie. È diverso il suo rapporto con la città rispetto a quello di Batman, molto più complice quello della nostra gatta preferita (se non si parla di rivalità, in quel caso per Bruce vincerà sempre Gotham) mentre il pipistrello si occupa di salvarla dai suoi stessi figli malati.
Apprezzatissimo anche il confronto tra come il mondo vede Batman e come lo vede Selina “Un eroe, già: proprio un eroe.” Tu vuoi farmi morire! XD
Non so se sono io che faccio confusione, ma il dialogo tra Superman e Bruce mi sembra familiare... non ricordo! Nel caso fosse tutta opera tua: azzeccato in pieno!
Come al solito i discorsi dei tuoi personaggi mi lasciano sempre a bocca aperta sia per genialità di alcuni scambi di battute sottili, che per il modo in cui crei una continua “danza” di parole!
Quindi, per concludere questa recensione spicciola (perdonami), mi inchino profondamente e ti ringrazio per questa fanfic!
Ps."Non puoi dire a una gatto cosa fare, Bruce."
 *questo genere di citazioni provocheranno la mia morte imminente!*

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Buongiorno buongiorno!!
Che bel risveglio è stata questa one shot. E' ambientata alla fine dell'avventura di Arkham City, cioè, se la memoria non mi inganna, dopo che Clark Kent ha dato di matto... Ma tra i morti non c'era anche Lois Lane?
Davvero bella: adesso tocca a Batman e a Catwoman raccogliere ciò che resta dopo sei mesi...
Mi è piaciuta molto la fine, cioè quando bruce incontra Selina...Sono così carini insieme!!
Una frase che ho apprazzato assai è "l'avido riflesso d'una giustizia mai raggiunta." Eh già!

Quando aggiornerai Insania? *-*

Ciaoo :D

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