Recensioni per
Slipping underneath
di Charme

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/05/16, ore 13:32

Cara charme,quando si dice nomen omen. Il tuo stile è di un' eleganza particolare, molto adatta ad una flashfic.Ho semplicemente amato l'inizio sull'avere il privilegio di dire addio e la fine un po' flashforward. Steve è super IC perchè d'accordo sacrificarsi per il bene comune ma è sempre un uomo e ama e soffre e ha paura. Semplicemente bellissima, subito nelle preferite. Ps : sono scoppiata a ridere come una cretina a leggere il disclaimer e putroppo mi trovavo in biblio ahah Un abbraccio e una valanga di complimenti Itsamess

Recensore Master
10/04/14, ore 11:47

Ciao!
Breve ed intensa!
Certo che Captain America ha paura...però per il bene di molti lui non ha esitato un attimo!
Nonostante l'amore appena sbocciato non ha esitato un attimo!
Già...
Ha potuto dirle addio anche se ora sappiamo che in fondo era solo un arrivederci...
Spero che tu scriva presto un'altra storia!
Ciao!
Ragdoll_Cat

Recensore Master
20/11/13, ore 14:24

Oh, guh, non farmi questo. Oggi ho bisogno di grinta e contentezza, perché mi fai questo? Sapevo che avrei fatto meglio a non leggerla.

"[...] tu non lo sai, ma sarà così per i prossimi settant'anni.", oh, guh.

La loro è una delle storie più triiiiisti del Marvelmovieverse. Guardavo il film e SAPEVO che sarebbe andata a finire così, ma fino all'ultimo non volevo crederci. Vi prego, surgelate anche Peggy e scongelatela nel 2012 e qualche cosa, non fateci questo.

Così, così, così triste, e richiama proprio il genere di sensazione che emerge dal finale del film.

Recensore Veterano
12/10/13, ore 10:25

Povero piccolo Cap. <3 Quel momento mi ha straziato il cuore.
Aveva un appuntamento! (Forse 70 anni di ritardo sono un po' tantini per una donna... PENSO).
Di certo non credeva di dormire per così tanto tempo, aveva del sonno arretrato evidentemente. xD
('Sta recensione non è molto seria)
Comunque sono riuscita ad immaginare benissimo la sua sofferenza. :(
Un bacio,
Vale
PS Hai fatto bene a postarla. ;)

Recensore Master
12/10/13, ore 00:34

La Charme, ma davvero? *salta addosso* *sbaciucchia* Imbattersi in suo scritto marvelliano, milady, è sempre fonte di incommensurabile gaudio – Thor, esci da questo corpo perdonami, sono stupida
Malgrado fino ad oggi abbia letto (ed apprezzato) soltanto la parte comica della tua produzione, non mi sorprende affatto che tu consegua risultati così brillanti anche con storie dal tono completamente differente: son sempre stata profondamente convinta che chi è in grado di far ridere possiede una grande sensibilità, in virtù della quale può cimentarsi senza difficoltà (o almeno, con esiti positivi) anche con racconti dal sapore amaro (o addirittura tragico). Forse mi sbaglio, ma è una cosa in cui credo molto e tu rappresenti una conferma.
Questa flash m’è tantissimo e per spiegare perché basterebbe riportare la prima e l’ultima frase. È scritta magnificamente, offre un ritratto di Cap (eroico, generoso, ma anche spaventato, come il più comune degli esseri umani) che sprizza IC da tutti i pori ed è anche molto realistica.
Complimenti, alla prossima (spero, egoisticamente, il prima possibile) *scuora*

Recensore Veterano
12/10/13, ore 00:14

Bonsoir! Stavo leggendo la fine di un libro, saltando a piè pari il resto (i libri scemi vanno incontro a questo destino. Questo era scemo forte), quando ho deciso di dare un'occhiatina fra i preferiti.
[Pausa in cui la recensitrice senza macchia e senza paura va a controllare se sul "pie" vada l'accento o l'apostrofo.]
Superato lo shock di aver letto una TUA drabble DRAMMATICA e superato subito dopo lo shock di aver letto una drabble DRAMMATICA su CAP (ero convinta che di lui non si potesse dire nulla di più tragico di quanto fosse tragicamente ingenuo), devo dire che anche con questo genere - e in così poco spazio - ti sei dimostrata affatto banale, che è poi la sorte di molte storie con simili dolorose aspirazioni e alla fine di doloroso c'è solo l'insofferenza verso le lacrimevoli baggianate che ne sono venute fuori. Tipo, io scrivo così. E quando le persone mi dicono quanto sia più difficile far ridere che far piangere, io sorrido comprensiva, ma dentro di me la risposta è "UN CORNO".
Hai iniziato con un appunto notevole: a quanti altri nella sua situazione sarebbe stato concesso di salutare la persona per loro più cara? Ok, in effetti, ricordando la scena - con la storia del ballo rimandato - forse, quella di salutarla, è una capacità che non consola e per di più acuisce il dramma. Comunque meglio di quello che stava per accadere a Tony, che aveva provato, senza riuscirci, a parlare con Pepper.
Bene, direi di passare oltre, dopo questa allegra riflessione, prima di sprofondare ancor più giù ed iniziare a paragonare se sarebbe meglio avere il cellulare scarico mentre si sta schiattando o magari riuscire a fare la chiamata e capire solo "PE-ST-CER-PRE-CROI-TE" perché non prende.
Nella parte centrale, ti sei soffermata su quelli che con tutta probabilità sono stati i pensieri di Steve: salvare migliaia di vite a costo della sua. Era andato in guerra per questo: il sacrificio, si capisce, lo aveva messo in conto sin dall'inizio. Però hai sottolineato che persino lui, persino Capitan America - altisonante e patriottico, ottimo il risalto che gli hai dato - provava paura in quel momento.
E poi, se permetti, la fine è la parte che uccide. Cioè, non ucciderà lui, lo condannerà ad una lunghissima, imprevista attesa, ma me mi uccide proprio. Sarebbe stato classico e consolatorio nella sua banalità: visualizzare il viso di lei nel momento topico, poi buio, scivoli nell'incoscienza e buonanotte a tutti. Sarebbe stato un buffetto confortante nel momento peggiore. E INVECE NO. Molto più tristemente e molto più realisticamente, lui non ha davanti a sè il volto di Peggy quando perde i sensi, ma ha il niente. E' una chiusura senza speranza ed è terribilmente scoraggiante.
Mi hai fatta rattristare con Steve, ti rendi conto? Adesso dovrò voltarmi e dire che mi è andato qualcosa nell'occhio.

Ho sonno, mi astengo dal rileggere. Ma tanto sai che non rileggo comunque, quindi perché incolpare il sonno?
'Notte!

Nuovo recensore
10/10/13, ore 16:33

Ce sta 'na parola sola: STRAZIANTE!!!!
Scusa ma gli occhi mi sanguinano dopo aver letto queste righe, sto per ululare alla luna tutta la mia disperazione, e non sono fisicamente in grado di scrivere una recensione più lunga..."straziante" sintetizza bene il mio pensiero!

Complimenti, come sempre!
<3
Laelia

Recensore Master
10/10/13, ore 14:56

Oh mia cara, è così strano leggere un qualcosa di malinconico uscito dalla tua penna (o meglio, battuto dalla tua tastiera)! Eppure, nonostante sia vagamente frastornata perché non sapevo neanche io cosa aspettarmi, devo dire che il risultato è davvero buono. Perché l'hai pubblicata così tardi? è_é Beh, sempre meglio tardi che mai.
La canzone ci sta a pennello: la sto ascoltando e mi sto figurando il volto di Peggy (quella del movie!Verse, non posso farci niente) mentre leggo le prime parole della flash.
"Hai potuto dirle addio, e questo è più di quanto venga generalmente concesso ai soldati."
Tutto ciò che è militare - indipendentemente dall'epoca - mi sta profondamente a cuore, nonostante non credo ci sia una ragione precisa. La vita di un soldato è piena di Angst allo stato puro, costellata di episodi tragici nel senso letterario del termine, di momenti in cui più si va vicini alla morte, più è forte lo slancio verso la vita.
Cap è un supereroe, ma è prima di tutto un soldato. E' pronto ad affrontare la morte per la salvezza dell'umanità (il che è molto supereroico), ma nel pensare alla donna che ama, nel temere ciò che sta per accadere, è estremamente umano e "soldatesco". E' bellissimo che tu abbia messo in evidenza questo aspetto.
Un'altra cosa che ho apprezzato molto è la conclusione. Sarebbe stato più romantico se l'ultimo pensiero di Cap fosse stato per Peggy, ma sarebbe stato anche un po' inverosimile. Lui si sforza pure di visualizzare il suo volto, ma diamine, sta per morire! La paura e l'incertezza sono le uniche cose che possono veramente accompagnarlo. In questo paradossalmente il sentimentalismo si rivela maggiore, pur senza risultare stucchevole. Anzi, tutto si rivela molto più tragico.
"Ti perdi nel niente più assoluto, e tu non lo sai, ma sarà così per i prossimi settant’anni." Brividi.
Complimenti!