Recensioni per
Viene il mattino e poi la notte
di chi_lamed

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/11/13, ore 22:13

Prima di leggere questa storia sono andata a rileggermi Isaia, mi piace riandare a leggere alcuni punti della Bibbia, quando ne ho l'occasione, e questo mi ha fornito lo spunto necessario.
Ovviamente, poi, mi sono letta la storia che precede questa, ovvero “Sentinella, quanto resta della notte?” perché non l'avevo ancora letta, e l'ho trovata fantastica e terribile, un'introspezione straordinaria di Severus preso in un momento particolare dove hai innalzato il dolore con quei pezzi di pergamena che sono stati conforto e sofferenza, ed è quello che ho provato anch'io leggendo la storia che mi è veramente piaciuta molto, ma magari il commento a questa storia te lo faccio altrove, dove è consono, qui, torno alla storia del sorriso.
Ci sono molte cose che mi hanno colpita leggendo questa storia, la prima di tutte è senz'altro il punto di vista del tutto particolare che ho apprezzato veramente tanto, perché te lo sei giocato in maniera veramente egregia, rendendo viva e reale, e protagonista, un personaggio – un animale – invece relegato al ruolo di comparsa, ma che, invece, potrebbe offrire moltissimi spunti che nessuno ha mai preso in considerazione, io in primis; basti pensare solo a quante scene ha assistito dal suo trespolo, a quanto sfoggio di sentimenti veri e profondi perché neppure ci si fa caso alla sua presenza, è invece lei è sempre lì, e c'è soprattutto quando ce n'è più bisogno.
Insomma, scrivere questa storia prendendo il mondo visto da Fanny è stato geniale e mi è piaciuto veramente tanto.
Poi tu ci ricuci una storia altrettanto bella, partendo dall'attesa in un bosco che non solo descrivi, ma fai vivere quel bosco e ci porti il lettore che impaziente attende insieme alla fenice, ma lui, lettore, può sorridere, e lo fa, perché il suo compito si fa presto chiaro, e non si può non sorridere, un muto gesto di ringraziamento verso colei che alla fine salverà Severus, portandolo tra le braccia di chi tra mille incomprensioni cerca il perdono e cerca l'affetto che, secondo me, si era solo nascosto in una parte profonda dell'essere, sradicato da una delusione e dal dolore e riemerso in un abbraccio di conforto, di lacrime, di scuse, una ninna nanna che sa di ritorno alla vita.
Due storie (questa e il racconto precedente) che sono un filo unico, contrapposte per punto di vista, ma che in realtà offrono in modo perfetto e con poche splendide parole una diversa visuale su due diverse sentinelle, accomunate da un dovere, seppur differente, che le porta a fare sempre passi avanti verso quella meta stabilita da tempo, e mai passi indietro. Sanno perfettamente cosa devono fare, lo sanno da tempo, entrambe le sentinelle sul giorno e la notte, che vegliano sugli altri e mai su se stessi, se non altro per il tempo necessario a compiere ciò che devono.
Severus se avesse potuto sarebbe morto già da tempo, ma sa che ha un compito da portare avanti, e allora continua a camminare, fiero (bellissima l'immagine nell'altra storia quando si rialza e si sistema nonostante ciò che prova dentro, nonostante gli occhi arrossati, ma lui sa che deve mantenere quell'integrità che tanto predilige, anche assumendo quell'aspetto freddo e distaccato che lo contraddistingue e che spesso non è lui); allo stesso modo Fanny si nasconde in quel bosco che sa veramente di fiaba perché non può rischiare nulla, e quando viene il momento, vola, vola verso il suo destino che conosce da tempo, vola sorridendo anche se non può farlo, la sua natura la fa piangere, ma le sue sono lacrime di vita, e quella notte le due sentinelle saranno lì tra le lacrime, tra i sorrisi, tra la vita che il pianto di una di loro ha fatto rinascere, rinascere dalle cenere di un uomo che aveva dato tutto se stesso, ma che altro può ancora dare. E ricevere.
Perché hai ridato la vita alla sentinella, e lo hai fatto in un modo veramente molto bello.
Una storia che ho trovato a dir poco stupenda e che mi è piaciuta moltissimo, che ti porta per mano verso la fine, verso la commozione, verso quel sorriso che esce tra gli occhi lucidi, questa è stata la sensazione che ho provato io leggendola, una di quelle storie che andrebbero rilette perché c'è sempre qualcosa da cogliere, un'immagine, un senso, un'emozione.
Ci sono moltissime frasi decisamente stupende che avrei dovuto citare una ad una, ma penso che la cosa migliore che si possa fare è leggere la storia, tutta quanta, anzi, tutte e due, perché per quanto dici che si può leggere senza conoscere la prima, io trovo che ci sia un sottile filo che le leghi, che lega due sentinelle diverse per specie, uguali per dovere, e leggendole tutte e due si assaporano e si apprezzano meglio entrambe, ed io l'ho fatto.
Il massimo poi è stato davvero leggermi Isaia, mi ha fatto entrare nel profondo di tutte e due le storie, respirare un'aria diversa, capirla ancora più a fondo, e devo dire che è stata un'esperienza veramente molto bella, che, visto che è tua materia, se volessi ripetere... =D
Bella, molto molto bella, mi è piaciuta veramente tanto, e non ho altro da aggiungere.

Recensore Veterano
13/10/13, ore 13:47

E' bellissimo! E' scritto in una maniera stupenda! Piton visto come una sentinella che ha compiuto finalmente il suo turno e che da quel momentp puo' considerarsi libero per sempre! Avra' un posto tra i miei preferiti!

Recensore Veterano
13/10/13, ore 13:42

Ehilà!
Sai è davvero particolare. L'arogmento è raro se non inesistente prima di ora, e il protagonista o colui che ha il punto di vista della storia (?) è veramente insolito. Mi è piaciuta, specialmente questo velo di tristezza commuovente dal punto di vista del legame che la fenice ha con il resto del mondo, il suo punto di colegamento. Mi è piaciuta ed è scorrevole, inoltre anche se io in genere non leggo cose così ricercate è stato un piacere ampliare le mie conoscenze con la tua storia.
Un bacio,
Lele

Recensore Master
13/10/13, ore 13:36

Bellissima e commovente, mi é davvero piaciuta questa narrazione dal lunto di vista di Fanny, é originale e ben pensata. Complimenti fink