Deve essere la terza o quarta volta che mi rileggo questa one-shot, anche se preferisco le ff in cui il rapporto Bellatrix-Andromeda da ragazze è unito e non fatto di odio e distacco.
Questo perchè questa tua storia mi ha colpito, forse per la trama così ben fatta o per il tuo modo di scrivere.
E questa volta ho deciso di lasciarti una recensione visto che non ho niente da fare ;-)
Beh, devo dire che mi è dispiaciuto per il cattivo rapporto tra le sorelle Black, che io adoro, ma hai caratterizzato bene i personaggi.
Il dolore di Dromeda, raddoppiato dal fatto di sapere chi fosse l'assassina della figlia, mi fa pensare che comunque lei prima che Bella uccidesse Dora volesse ancora un po' di bene alla sua sorella maggiore, come comunque anche Bella, da quello che ci fa intendere zia Row nel settimo libro.
La cosa che mi è dispiaciuta di più? il fatto che ho riletto per l'ennesima volta (che masochista che sono >.<) della morte di Bella, alias il mio personaggio preferito :'(
Va bene, ti faccio i miei complimenti e ti lascio.

Black

E’ semplicemente stupenda. A volte penso che, con la sola storia delle sorelle Black, la Rowling avrebbe potuto scriverci un libro. Poi trovo qualche rara, rarissima perla di bravura su queste tre donne forti e folli – di ideale o d’amore – qualche perla come *questa*, e mi scopro felice che non lo abbia fatto. Così autrici come te possono scriverne, e rinnovare dolorosamente una storia troppo spesso dimenticata.
Andromeda... quanto è dolorosa, in questa storia? Quanto è viva? È un personaggio così vivo che credo che, allungando la mano, potrei sfiorare i suoi capelli.
“Sarò io. Io ti vedrò morta.” Il sangue dei Black, inevitabile. Il desiderio di brindare alla sua morte – ma Andromeda è migliore, lo è davvero diventata. Il suo dolore è quasi palpabile, per la morte di un uomo che aveva amato tanto da lasciare la sua famiglia, per la morte della figlia, di Remus... perché le rimane solo Ted. Anche Narcissa non c’è. Ma quell’abbassare la bacchetta mi sembra speranzoso – forse sono solo romantica ^___^.
Ancora tantissimi complimenti. È una storia dall’intensità mozzafiato. Leggerla mi ha trasmesso un tremito dritto al cuore. Bravissima.
Ernil

(Recensione a cura di weeping_ice, pubblicata su www.criticoni.net)

Dall'uscita del settimo e ultimo capitolo di Harry Potter, molto si è scritto sulla coppia Remus/Andromeda e sulla loro tragica fine; persino l'infante Teddy Lupin ha trovato, nei pochi accenni riservategli, un posto nella mente dei fan. Eppure, c'è una vittima di questra tragedia che non ha mai avuto un grosso riscontro fra il pubblico, pur essendo rimasta sola al mondo e con un nipotino Metamorfomagus.
Dopo l'ultima battaglia, mentre il resto del Mondo Magico festeggia la propria libertà, Andromeda Black in Tonks si reca ad Hogwarts per vedere i corpi della figlia e del genero. La scena, già altamente drammatica, viene amplificata dalla rivelazione che è stata Bellatrix, sua sorella, a comettere l'omicidio, e questa consapevolezza riporta a galla i vecchi rancori e il dilemma di una giovane strega, costretta a scegliere tra la propria famiglia e la propria felicità.
Se detta così potesse risultare "banale", ad impreziosire questo racconto concorrono, oltre lo stile scorrevole e pulito, un'attenzione profonda per i pensieri e i comportamenti dei personaggi, perfettamente IC, e la comparsa di Molly Weasley (distrutta per la perdita del figlio, ma ancora carica di quell'istinto materno che le è valso un posto di rilievo nella saga) e di un Ted Tonks pacato che concede un attimo di respiro alla narrazione.
Per concludere, una storia molto piacevole, a mio parere con un solo difetto: la parte centrale del flashback si impone sul motivo principale che viene quasi relegato a ruolo intruttivo e finale.

VOTO: 7.5/10

Veramente bellissima, complimenti... Sei stata molto brava a descrivere le emozioni e il dolore di Andromeda, per non parlare del suo rapporto con le sorelle. Va tra i miei preferiti!

Avevo letto la tua storia alcuni giorni fa sulla community di Kit05, ma credo d'aver avuto bisogno di tempo per metabolizzarla... e rileggermela bene, perché no.
Mi ha colpita, in primo luogo, il turbinio di dolore e sensazioni quasi palpabile che si agitava in Andromeda, credo che tu sia perfettamente riuscita a descrivere il dolore di una madre e l'inevitabile senso di colpa senza scadere in immagini banali o stereotipate. Purtroppo quest'ultimo pregio della tua storia, lo devo ammettere con mia somma culpa, l'ho notato solo nelle letture successive: la prima ero troppo impegnata a compatire, nel senso latino del termine, la protagonista.
Altro punto che decisamente gioca a tuo favore è stato quel piccolo cameo di Molly Weasley. Con la rassegnazione nel cuore per la visione... "strana" della morte di Fred nel settimo libro, mi ha fatto un immenso piacere trovare in questa storia l'angoscia che normalmente assocerei a una madre del suo stampo per una simile perdita. Quel nome quasi sussurrato, la solidarietà e la ricerca di conforto reciproco hanno straordinariamente espresso quello che cercavo nei momenti finali del libro.
Anche la caratterizzazione di Bellatrix è, a mio parere, da considerarsi magistrale: si evince chiaramente la figura di chi antepone i propri ideali a qualsiasi cosa senza bisogno di riflessioni. La scena del flash back, inoltre, è perfettamente inseribile nel contesto e, perché no, nei romanzi senza snaturazione del personaggio, anzi, contribuisce ad arricchire una delle figure tanto trascurate dall'autrice e che avrebbero meritato più spazio sulla scena.
L'aggiungo ai preferiti per un fattore puramente egoistico, volgio potermela rileggere ogni volta che desidero senza penare nella ricerca del titolo o il tuo nome d'autore; purtroppo la pigrizia impone anche questo XD.

Meravigliosa