Recensioni per
Prototype
di Yoko Hogawa
Oh ma daaiii! |
Oh cazzo. Nono. Non puoi. Ma stavo già fantasticando di loro due insieme dopo tutte le lotte dei rivoluzionari, che trovavano un modo per stare assieme e adesso.. Piango. |
Partendo dal presupposto che ho finito di leggerla mezz'ora fa e che non mi sento ancora abbastanza emotivamente stabile per recensirla... Eccomi qui a recensire (?) Sono particolarmente emotiva riguardo i robot, okay?? Oh. Che dire? Trovo una Johnlock AU con androidi e similia, ovviamente ho pensato: mi ci tuffo a pesce! E devo dire che è stata una cosa molto saggia da parte mia. Ovviamente mi aspettavo già da subito un finale strappalacrime in stile Uomo Bicentenario (si può non piangere guardando quel film?)... Però non mi aspettavo QUESTO finale, il che non so dire se sia meglio o peggio perché è stato bellissimo lo stesso e in magone che non finisce più non me lo toglie nessuno. Amen. (?) Adoro come scrivi e le tue fic su Sherlock sono le più belle che io abbia letto (almeno nel fandom italiano, ma forse, perché no? In generale). Vorrei poter dire che questa sia LA più bella (o almeno tra le AU, anche se in questo fandom leggo principalmente quelle in effetti), e avrei potuto, se non avessi già letto la tua Meant to be alone (spero di ricordare bene il titolo) tempo fa. Insomma. Sherlock, John, androidi, una storia scritta benissimo, dettagliatissima, con riferimenti accurati, un finale da piangerci una settimana: la perfezione! Cosa chiedere di più? |
Quando ho letto l’introduzione di questa storia mi sono fiondata a leggerla; androidi, intelligenze artificiali ed eventuali processi di ‘umanizzazione’ ad essi connessi mi affascinano da morire, come spunto, ed ero certa che tu avresti saputo sviluppare al meglio la tematica. Non mi sbagliavo. Hai creato qualcosa di bellissimo, partendo da un’idea sì meravigliosa, ma anche difficile da articolare. |
L'unica cosa che mi viene da dirti è....Wow. Non ho parole, la storia è la più bella fanfiction che abbia mai letto. Inizialmente l'avevo solo sfogliata e mi aveva incuriosito molto. Allora ho iniziato a leggerla, e mi ha preso così tanto che l'ho messa sull'e-reader per finirla. La sotria è appassionante, con un finale che mi ha fattto piangere e commuovere! Non sei uscita dai personaggi, nemmeno con John, che in effetti era più difficile da gestire, dato che era un androide. La scrittura è scorrevole, senza errori: la potresti benissimo trovare in un qualsiasi libro della libreria! Scrivi davvero bene. I miei complimenti e ti prego, continua a scrivere! |
Omioddio. |
Perdona il forte ritardo, my dear, ma non ce l'ho fatta prima. Tu sai, però, con quanto amore e attenzione l'ho letta. |
Che posso fare se non inchinarmi davanti a te? Questa storia è un autentico gioiello, con una trama perfetta come un meccanismo ad orologeria ed una parte science-fiction molto ben articolata. Mi è piaciuta ogni cosa, ma alcuni passaggi sono davvero fantastici, a cominciare da quello della inizializzazione (o meglio, del risveglio di John), perché subito si intuisce che egli non sarà mai un comune robot, per via delle domande che si pone, per come si stupisce di essere cosciente delle informazioni che sono state immesse in lui e si ponga interrogativi che non sono prettamente robotici. |
Parto con il dire che nono ho parole. Di solito non leggo questo genere di storie perché non sono propriamente il mio genere, ma questa è veramente una perla. Da ignorante di Asimov e di quel genere di letteratura persino io sono riuscita a capirci qualcosa. Non voglio però divagare troppo: prima di tutto complimenti perché mantenere l'IC con una storia del genere lo avrei trovato molto difficile, ma tu ci sei riuscita perfettamente; la storia poi non è per niente pesante, anzi scorre molto bene nonostante la lunghezza. Il vero punto forte però, è la trama, non sei caduta nel banale, soprattutto con il finale. Probabilmente qualcun altro sarebbe caduto nel melenso verso la fine, tu invece hai reso la storia ancora più interessante. Tanto di cappello. |
Oh. Mio. Dio. |
Okay. Sono in ritardo (imperdonabile) lo so. Ma dovevo, DOVEVO recensirla con calma per poter analizzare tutto come si deve. Questa non l'ho letta di mattina, ma di notte, appena dopo che l'hai pubblicata. Era già da giorni che mi dicevo 'Yoko deve aggiornare, Yoko deve aggiornare' anche se non sapevo se con Crossroads Blue, Alicanto o...aspetta, come si chiama l'altra...Clockwork. E poi vado su Efp, vedo una nuova slash, mi cade l'occhio sull'autore...UNA NUOVA! Ma sì, sì, sì! Avevo bisogno di un po' di sano angst. Per questo ho controllato che nei generi ci fosse 'drammatico' poi sono trotterellata dentro felice come una Pasqua in attesa delle lacrime. |
Oddei mi hai uccisa con questa storia,povero il mio cuore!è davvero molto bella complimenti!và subito tra le preferite |
Salve! |
Signore e signori, ecco a voi Yoko Hogawa, regina incontrastata dell'angst di questo fandom!! Perchè se tu non riduci le tue lettrici un budino sfatto di lacrime non godi... ed io che posso dire? Storia meravigliosa, meravigliosamente scritta. L'ho amata tanto. Superba come al solito carissima. Efy |
Ti avviso subito che questa recensione non avrà molto senso, perché quando scrivo subito dopo aver letto una meraviglia come questa sono ridotta ad un groviglio informe di feelings. Comunque...mi hai uccisa. No seriamente, mi hai uccisa di bellezza. A parte che hai caratterizzato i personaggi in maniera stupenda, cioè sono esattamente loro stessi. Ma poi quanto descrivi bene ogni singolo fotogramma di storia? Sono semplicemente senza parole. Ovviamente non c'è bisogno che ti dica quanto ho pianto alla fine. Non tanto per il finale in se (c'era da aspettarselo) ma per il MOTIVO della fine di Sherlock e John. Un motivo che vedo tutti i giorni al telegiornale e che mi fa ribollire il sangue: la gente che distrugge e odia ciò che non capisce, la gente che "fa di tutta un'erba un fascio" e pensa che se una persona fa una cosa cattiva allora tutte quelle simili a lui sono cattive. Perché? Perché il mondo non capisce le sfumature? Perché Sherlock e il suo John hanno dovuto fare questa fine? Il mondo sarebbe un posto migliore se l'uomo capisse che la tavolozza dei colori è infinita. Scusa lo sfogo, ma questo è ciò che mi hai trasmesso. |