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Ma ciao splendore!
Finalmente passo a recensire questa tua bellezza; so che te l'avevo promesso mesi e mesi fa, ma poi per un motivo o per un altro, non l'ho mai fatto. Mia colpa.
Intanto devo cercare di riprendermi: hai scritto una cosa così dannatamente tenera che non so quante frasi sensate riuscirò a digitare.
Quindi…
Non ho nulla da dire, se non che hai scritto così bene in così poco.
Sapevo che scrivevi questa raccolta da un po' e, come forse sai, ne ero entusiasta fin dall'inizio; e avevo ragione, ovviamente (u.u).
Come sempre non ci sono errori e penso tu abbia rispettato davvero i personaggi, sai?
Sirius è davvero Sirius, contro la tradizione fin da subito!
Mi piace, mi piace, mi piace, mi piace, mi piace, mi piace, mi piace! (Sono sette, tutti solo per te)
«Babbani!», ripeté.
Era la sua prima parola.
«Babbani!».
Guardò i suoi genitori con un sorriso: sarebbero stati fieri di lui.
(Spero abbia scritto in corsivo o scazzo contro l'editor, tanto amore per lui)
Non sapeva che, in quel preciso istante, Sirius aveva decretato l’inizio della sua condanna.
E’ così tenere questo pezzetto, così dolce. :3
Mi sono proprio immaginata la scena; il piccolo Sirisu che gioca sul pavimento (sembrava troppo una casa babbana però) e i suoi genitori che parlottano tra di loro, di mezzosangue da punire, luridi traditori del loro sangue,… Sì, ci sta. :’)
In realtà vorrei scrivere di più, ma non so cosa dire…
Facciamo così, passo al prossimo capitoletto.
Continua così Zia Olmo, sei fantastica!
Lucilla
P.s. Ho già detto che per me pubblicherai un libro, prima o poi?
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