Se recensisco solo ora, è perchè questa storia mi ha fatto il cuore a brandelli e avevo bisogno di un momento diverso in cui potermici dedicare.
Scrivo con le lacrime agli occhi e un assurdo nodo alla gola... ho sempre pensato che la coppia Shepard/Thane fosse davvero una delle più tragiche del gioco... no, che dico... la più tragica di sicuro. Ma se un attimo mi allontano dalla mia Shepard, mi rendo conto che non è così. Io davvero, non so se avrei le capacità di affrontare una romance del genere, che sarà pure secondaria, ma eccome se ti colpisce. Nel gioco eri li, diviso a metà fra lui e lei che non sapevano bene come comportarsi e chiedevano consiglio a te. Mi sono sempre trovata in difficoltà a rispondere, anzi la prima volta restai proprio basita. Ma a partire da Legion inizi a vedere quei "robot", chiamiamoli così, in modo totalmente diverso. Sai che se devi scegliere tra Quarian e Geth, non stai semplicemente scegliendo tra organici e inorganici, ma tra due specie. Cosa ne sappiamo noi di cosa è fatta la vita? Cosa ne sappiamo di cos'è la coscienza? Tendiamo a considerare inorganico tutto ciò che è immortale... ma è davvero così?
Non ho idea di quali processi possano portare un'Intelligenza Artificiale a "provare" qualcosa, a chiedersi "quest'individuo ha un'anima?", non lo so ma il solo pensiero mi commuove. Quando penso a loro due non posso metterla sul piano razionale. Come hai scritto tu "il coraggio di desiderare quel frammento di assurdo a cui era riuscito ad avvicinarsi dopo tanta fatica". Si, è assurdo, è paradossale... ma quante cose assurde e paradossali si ritrovano nelle nostre vite? Lo stesso fatto che mi ritrovo a piangere davanti a una fic che tratta di personaggi immaginari, o che riesco a sentire mie emozioni che non ho mai vissuto, non è assurdo e paradossale? Eppure nessuno, ad un certo punto, può opporsi ai sentimenti... non a quelli forti perlomeno, non a quelli per cui vale la pena.
Poi se provo un attimino a immaginare la vita di Joker o quella "non vita" di EDI singolarmente mi prende malissimo. Ci sarebbero penso un'infinità di cose da scrivere su loro due, ma così profonde che mi sembrerebbe di toccare il fondo quando invece sarei ancora a due centimetri dalla riva, non so se ho reso l'idea.
Questa storia mi ha scatenato una serie di riflessioni importanti e spaventose, eppure l'ho presa così come bisognava prenderla, e mi son fatta trascinare malamente dalle emozioni che hai descritto riga per riga, fino all'ultima frase che boh... è la frase più giusta che avessi potuto scrivere per una OS come questa. E' una sorta di lieto fine, perchè se avessi deciso di condannare lei all'eternità... ecco, li sarebbe stato davvero straziante all'ennesima potenza. Io spero ci sia davvero il modo per un IA di disattivarsi, perchè se ci fosse, così come tu l'hai descritto, ecco che quella morte assumerebbe l'esatto contrario del suo significato. Poter scegliere = vita. C'era un filosofo che identificava l'essere vivi con la capacità di compiere una scelta, e io non potrei vedere EDI più viva se non nel momento in cui lei rinuncia consapevolmente di "compiere" altre scelte, compiendo cioè l'ultima scelta possibile, qualcosa che va oltre ogni possibile istinto di conservazione organico o inorganico.
Boh, bello tutto, tutto quanto. Il modo in cui hai descritto quei loro momenti insieme, la vecchiaia di lui, il fatto che lui ormai abbia imparato a vederla così umana da non riuscire ad accettare il fatto che lei sotto alla neve non abbia bisogno di coprirsi e il fatto che lei voglia diventare più umana possibile mimando e osservando tutte le piccole cose che solo gli umani fanno.
Ho adorato davvero tanto questa storia e sono felice che tu l'abbia scritta, è un'altra di quelle perle che stai regalando a questa sezione e ti ringrazio davvero tanto, perchè ogni volta è un'emozione nuova.
A presto <3 |