Arrivo con molta calma, ma arrivo.
Trovo che questo sia il genere di storie che ti si addicono di più, quelle introspettive, in cui metti a nudo ed evisceri ciò che i personaggi stanno provando. Sei riuscita a fare un bellissimo ritratto di John, un uomo che va in pezzi, che ama così tanto Sherlock da vederlo sottoforma di fantasma. Lo ama così tanto che anche quando riesce a dire addio alla fantasia che si è creata nella sua mente, continua ad amarlo, anche quando prova ad andare avanti con la sua vita. E per quanto possa essere forte il dolore di essere stato tradito, abbandonato, lasciato indietro (del tutto legittimo), non c'è modo di sfuggire ai sentimenti che prova per Sherlock. |