Recensioni per
Twenty-four
di Ivola

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
13/12/15, ore 11:04
Cap. 1:

Questa storia mi ha colpita moltissimo. C’è questa famiglia colta in un momento all’apparenza del tutto comune: una bimba piccola che impara a pronunciare i primi numeri e i genitori che sorridono dei suoi progressi. La famiglia stessa sembra “una delle tante”, se non fosse per quei piccoli dettagli (guanti di velluto, baffi azzurri magicamente folti) che abilmente seminati nel corso della storia quasi preannunciano il finale che eppure non può fare a meno di spiazzare il lettore. Anche il centro scommesse si riveste di un significato macabro quando si scopre che l’oggetto delle scommesse sono ragazzini obbligati a uccidersi a vicenda all’interno di un’arena.
E ciò che fa più riflettere è proprio l’atteggiamento degli abitanti di Capitol nei confronti di questa “gara” crudele: appunto l’atteggiamento che si assumerebbe davanti a un gioco, davanti a qualcosa per cui l’unica preoccupazione è “spendere bene i propri soldi” e non invece chiedersi il perché, il motivo di questa assurda carneficina. Anche la leggerezza con cui la madre dice alla figlia “del Tre sono già morti entrambi i tributi”, come se la stesse informando sulle previsioni del tempo, mette davvero i brividi.
Ho trovato molto realistico il fatto che i bambini di Capitol siano estremamente viziati e che i genitori siano accondiscendenti nei loro confronti anche quando si tratta della loro educazione. La frase finale ti rimane lì, a metà dello stomaco. E non riesci a digerirla perché è l’ulteriore conferma di come ormai i Giochi siano diventati una tradizione ben radicata nella vita dei capitolini. E che a loro sta benissimo così.
Complimenti davvero!
Alla prossima e buone feste!
Frida
 

[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love]

Nuovo recensore
06/09/14, ore 15:32
Cap. 1:

Oddio.
Dammi un attimo per riprendermi.
È...è...non so come definirla.
Mi ha scosso.
L'ultima frase mi ha distrutto,ma non solo...
Era da tempo che riflettevo sui capitolini,e su come inculcassero gli Hunger Games nella testa dei loro figli,ma non avevo mai pensato che potessero arrivare a questo punto,anche se,ragionandoci,è molto,molto plausibile. Non sono certo un popolo di cultura,e credo che il Presidente incoraggi questo:un popolo di ignoranti è più semplice da gestire.
Veniamo alla parte tecnica:
La grammatica,il lessico e lo stile sono praticamente perfetti,non ho trovato imperfezioni o errori nè di battitura nè di grammatica.
Mi piace il modo in cui hai scritto il titolo,in colori che vanno a sbiadirsi.
Che dire,una fanfiction che fa riflettere è più unica che rara,e questa in particolare è molto originale.
Davvero bravissima.

Recensore Junior
06/01/14, ore 23:44
Cap. 1:

Okay.
Inspiro-espiro.
Ora scrivo. Sono rimasta piacevolmente di stucco a quell'ultima frase. Non me l'aspettavo proprio.
E devo ammettere. Mi è piaciuta. Fa riflettere, come dici anche te nelle note a piè pagina.
Offre uno specchio della città capitolina, un po' oscuro e soprattutto macabro. Dei tre punti che tu hai citato io mi soffermerei più sul primo. Su come gli Hunger Games siano influenti e importantissimi nella capitale; su come i Giochi dell'Ingordigia si riflettano sulla vita dei bambini di Capitol City, che non capiscono l'orrore, la brutalità di questi ma, come dice la parola stessa, pensano siano soltanto un gioco. E su come, probabilmente, la loro educazione sia basata interamente su questi.

Complimenti per la flashfic, perdona le mie parole un po' ripetute e un po' ovvie.
A presto.
Frà.

Recensore Junior
01/12/13, ore 08:51
Cap. 1:

Sciau ♥
Dopo ere geologiche di predisposizione mentale per recensire uno dei tuoi capolavori ce la feci, finalmente!
L'idea di questa shot è bellissima, anche io pensavo ad una cosa del genere vedendo la scena del film dove i bambini al Centro Scommesse (si chiama così? Boh lol) giocano con le armi di plastica. 
Ci sarà un motivo se i bambini di Capitol imparano a contare solo fino a ventiquattro, no?”
Questa frase, poi, mi ha messo i brividi. Hai riassunto la superficialità e frivolezza di Capitol City in sole diciassette parole (contare mi fa sentire realizzata :D). 
Ma guarda un po'? La bambina che sceglie il Distretto 2, ma che casualità! Chissà i discorsi e le lezioncine sugli Hunger Games che le avranno impartito a casa...
Comunque sia non riesco a compatirla per il semplice fatto che è una Capitolina, e io odiò tutti i Capitolini fuorché Cinna, Effie e Seneca ♥
In più la faccenda delle X rosse sui volti dei tributi dati per spacciati è inquietante. Sto provando ad immaginare la polvere sullo scaffale delle scommesse del Distretto 12 prima che arrivasse la KitKat a spaccare i culi a tutti.
So, complimenti anche per il tuo stile! Me piasa parecchio, questa è la volta buona per recensire anche Blur (che seguo praticamente da quando mi iscrissi al sito).
Kisses
Cashmere e Dolly la scimmietta
 

Recensore Junior
10/11/13, ore 12:20
Cap. 1:

Sto diventando un vero tormento, e mi scuso per questo, ma questa Flash merita una recensione.
Girovagavo vagabonda nel mio account, poi il mio sguardo si è posato sugli autori preferiti e ho trovato questa perla, davvero.
Mi piace molto l’idea, io non faccio parte di quelli che odiano i Capitolini, perché va bene che spendono il loro tempo a scommettere sulle morti dei Tributi, ma se provo ad immedesimarmi un po’ con tutti questi Reality Show che abbiamo verrebbe anche a me di buttare giù scommesse.
Dopotutto i figli non sono loro e la cosa non li riguarda, come si suol dire Non andate ai funerali degli altri, tanto loro non verranno al vostro.
Insomma, la maggior parte delle persone vive principalmente in funzione di sé, di conseguenza penso sia normale che in un posto come Capitol City ci sia così tanta partecipazione mista a menefreghismo. Hai reso bene tutto questo con la presenza della bambina, appunto, pigra che non vuole imparare a contare. E in più concludi con il “Ci sarà un motivo se i bambini di Capitol imparano a contare solo fino a ventiquattro, no?” che denota l’importanza degli Hunger Games nella società. Dà proprio l’idea di quanto la tradizione dei Giochi della Fame sia radicata e condizioni letteralmente /tutta/ la vita degli abitanti della Capitale.
Sono un po’ come i nostri bambini pigri che non leggono più perché le cose possono benissimo vederle in televisione, segno che la tecnologia sta  influenzando l’intera esistenza del pianeta.
Per Capitol è lo stesso, solo che sono gli Hunger Games a condizionare la vita degli abitanti, siano essi adulti o bambini. L’immagine delle scommesse mi mette un po’ l’angoscia, provo anche ad immedesimarmi in un Tributo e sapere che qualcuno a casa stia sperando che io muoia… deve essere terribile. Persone che scommettono soldi su carne al macello, perché alla fine è quello che sono quei poveri ventiquattro ragazzi, non tanto diversi dalla bistecca che mi aspetta nel piatto in cucina, solo che loro non si mangiano i Tributi – cielo che schifo – ma lasciano che si uccidano per loro diletto. Ecco, dopo questo sproloquio posso anche andare, oramai sto farneticando.
Come sempre complimenti, sia per l’idea geniale che per lo stile. ~
 
Buona giornata 
 
~yingsu.
 
Ps. Volevo farti sapere che sul mio libro c’è scritto Bur, e io ho letto Blur ;A;
Perdonami. Anche io sono condizionata da quei tre.
 
 

Recensore Junior
10/11/13, ore 09:52
Cap. 1:

Questa storia è semplicemente FANTASTICA! ha un significato davvero profondo, prprio come Hunger Games :) Provodavvero una rabbia enorme per quella faamiglia di idioti "quest'anno voglio spendere bene i miei soldi", ma al contempo anche un po' di compassione, in fin dei conti loro non li vedono come persone... Brava e complimeni ancora :)

Recensore Veterano
10/11/13, ore 09:13
Cap. 1:

Che bello.....io amo letteralmente i distretti 1-2-4,io amo i favoriti..... ma hai ragione..... vedere il 24 come un numero di morte a capitol evedenzia la loro sete di sangue innocente e già i bambini la sentono.....ma scrivi benissimo.....e la frase in fondo mi ha fatto scendere una lacrimuccia e ti dico subito che anch'io passo i miei pigri sabati sera a casa a scrivere la mia ff paura di amare se ti va passa..... OK sto rompendo ....brava di nuovo!!!!

Recensore Veterano
09/11/13, ore 22:52
Cap. 1:

Ok… avevo scritto una recensione lunghissima e poi si è chiusa la pagina internet. Non ho il tempo materiale di riscriverla, e mi dispiace, ma sappi che ho trovato questa FF bellissima, anche se non conosco il motivo preciso.
Be', odio e amore per la "stupida-bambina"! Leggendo mi è apparsa sul volto una smorfia che oscilla fra l'indignato, lo stranito e il compassionevole. Per fortuna non c'erano specchi vicino.
Sono contento che qualcuno finalmente scriva una FF sui capitolini, di solito sono così ignorati ç_ç!
A presto!
Silente996