Mamma mia, la dolcezza di queste riflessioni mi ha strappato il cuore, in primo luogo perché praticamente scevra di dettagli stucchevoli, ma, anzi, vitale e quasi briosa, e soprattutto perché contrasta magnificamente con lo sfondo tetro dell'ambientazione - la guerra, la prigionia, le sofferenze che svaniscono nel prezioso amore di Marco Polo per il suo Rustichello. D'awwwwww!

*si rincantuccia in un angolo a piagnucolare di gioia*

[Criticoni d'Autunno]

Oh!, Isa, questa storia risveglia il mio cuore di panna. Il fatto che sia slash l'arricchisce di ulteriore bellezza, ma sarebbe stata meravigliosamente dolce anche se non lo fosse stata. La contrapposizione tra la pietra gelida e dolorosa e il corpo dell'amato splendente anche se pieno di cicatrici, caldo e accogliente anche se freddo, è vivida e tangibile. L'ultima frase, in realtà tre parole, può sembrare normalissima, ma qui assume un significato dolce e tenero, che fa sciogliere. E poi tutto è reso più emozionante dall'atmosfera cupa, triste e angosciante che esalta i pensieri di Marco Polo e li tiene in bilico tra dolcezza e disperazione. Se la letteratura ti fa questo effetto non posso che amarla ancora un po' di più. Se possibile. Chia *__*