Recensioni per
Danima
di Zanna Harris

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/11/13, ore 12:54
Cap. 1:

Zannina, oh zannina!
E' stato qualcosa di struggente. Troppo. Sono rimasta allibita, emozionata, stranita e.... felice insieme a tutta questa tristezza. 
Il titolo della storia è come un dejavù. Qualcosa che tutti noi abbiamo vissuto ma che non ricordiamo: imparare a soffrire. 
Mi sei piaciuta, tanto. Come sempre, d'altronde! Impeccabile. 
Non voglio dilungarmi! Sarebbe inutile e masochista per entrambe. 
Se sei così brava e se riesci ad estrapolare tanta agonia e compiacimento in una storia, allora sei prossima al grande passo.
 

-Vella

Recensore Veterano
23/11/13, ore 11:31
Cap. 1:

Io non ho mai letto niente di tuo.
E mi ammazzerei, per non averlo fatto prima.
Questa One Shot è una favola. Su Facebook l'ho definita "#PerladiEFP" 
E quant'è vero. 
Mi sono emozionata troppo, giuro.
Le parole dell'ultima lettera... Dio mio, ma da dove sono uscite? 
Il tuo stile è praticamente puro, perfetto, scorrevole, poetico e di altri tempi.
Ti invidio tantissimo, l'ho dico. Ma la mia è una invidia buona, positiva e colma di tanto, immenso rispetto.
Devo leggere qualcosa di tuo. Per forza.
Questi due protagonisti, il loro amore, mi hanno ricordato a tratti "Le pagine della nostra vita".
Spero di trovare qualcosa di simile fra i tuoi lavori. Qualcosa che sia così, ma che riporti anche un guizzo di modernità, tipico del film che ti ho citato e che tu, sicuramente, saprai descrivere perfettamente.
Wow.
Non so che dirti. Mi dispiace per questa stupida recensione, davvero. Ma io... semplicemente non ho parole.
Sono allibita.
Complimenti. 

Recensore Veterano
22/11/13, ore 23:40
Cap. 1:

Sette dicembre millenovecentoquarantuno.

L'attacco a Pearl Harbor, oh sì sì. 
Zannina, il tuo modo di scrivere riporta a tempi passati. Non troppo lontani, certo, ma con la velocità alla quale il mondo corre oggi, se uno li guarda con gli occhi del presente sembrano secoli. E' tutto un crescendo di parole che più che prosa sembrano poesia, e che possa morire fulminata se questa OS non è la dolcezza fatta parole! Certo, questo genere di donna così attaccata al proprio uomo tanto da promettersi a lui e a lui solo ai tempi moderni fa tenerezza e pare quasi surreale; non credo se ne trovino parecchie in giro. Ma da ogni tua parola traspare tutto l'amore che hai per la Storia e proprio per quest'epoca in particolare - oltre all'ossessione per i soldati, ma d'altronde se questo Rogers somiglia un pochettino a Steve Rogers che conosciamo tutti, w l'esercito americano ora e sempre!
Va bene, la smetto per un attimo di fare la deficiente e divento seria.
Hai trattato una fra le più terribili pagine della Storia tamponando il dolore con una quantità di amore infinito. Le tue parole sono tutte meravigliose, ma le ultime righe sono davvero struggenti. Ho avuto i brividi fin dalla poesia all'inizio, che mi suonava familiare ma ho riconosciuto solo poi leggendone il titolo, fino alla fine della storia, anche se in qualche modo mi aspettavo che finisse così dal momento in cui hai scritto che 'non si aspettavano un attacco', da questo avevo intuito che fosse Pearl Harbour.
Questa OS è come una statua di cristallo: talmente bella e delicata che si ha quasi paura, a guardarla troppo, di poterla mandare in mille pezzi. Leggerla è un piacere, come quando ritrovi per caso una lettera d'amore in mezzo a un libro, senza neanche ricordarti perchè e quando ce l'avevi infilata. Ha il calore di un caminetto in inverno e al contempo il dolore della neve che ghiaccia le mani. Non so trovare parole adatte per dirti quanto mi sia piaciuta.
Ti faccio i miei complimenti. Ho trovato raramente così tante emozioni trascritte in parole. Sei bravissima.
 
Un abbraccio e alla prossima.
Che tempo permettendo, sarà Man 'O War, DEVO trovare il tempo di recensirtela!
 
Codi.

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