*scambio matto organizzato da Io scrivo su EFP, gruppo Facebook*
Ciao!!!
Parto col dirti che non ho letto Ender's games (mi pare si chiami così), però da questo primo capitolo credo di aver compreso più o meno l'ambientazione.
L'unico mio problema nel giudicare la tua trama, per quanto ovviamente possa dire avendo letto solo un capitolo, è che non so quanto sia di tua invenzione e quanto sia ripreso dalla storia cui ti ispiri.
Comunque devo dire che questo primo scorcio su quel campo di giochi/allenamento e la situazione iniziale, nella quale ci introduci e dalla quale ci fai partire, mi sembra chiara e definita.
La storia mi sembra anche interessante, non escludo di continuare a leggerla, ammesso che io possa capire anche senza aver letto il libro, cosa che domando a te :D
*Per quanto riguarda stile, grammatica, sintassi...
Allora, ho notato che ripeti molto spesso i verbi
-dire
-chiedere
quando si tratta di discorso diretto. Beh, è ripetitivo e potresti cambiare con altri verbi simili, tipo iniziò, esordì, scherzò, aggiunse...
Nel testo qui sotto, te ne ho sottolineati un po'.
Era una giornata come le altre.
Avevamo appena vinto una battaglia contro l'Orda delle Lepri. I ragazzi erano ancora euforici e giocavano a baseball. Bonzo lanciava e Dink tentava di fare strike mentre io li osservavo tranquilla.
Al quinto tiro Dink sbagliò a colpire la palla che rimbalzò verso la porta.
'Io non vado a prenderla', pensai subito.
Ma Bonzo non mandò me. Un ragazzino che era appena entrato aveva afferrato la palla.
Poteva avere 14 anni circa ed era piuttosto alto per la sua età. Indossava l'uniforme bianca, quella che di solito usiamo per dormire.
Era un bel ragazzo: capelli corti e neri, viso un po' paffuto – segno che ancora non si era sviluppato del tutto – ricoperto da piccoli nei che però non rovinavano il suo viso. Ma la cosa che più mi incantò furono i suoi occhi. Di un azzurro intensissimo, come l'oceano.
"Ti sei perso, pivello?", chiese con scherno Dink.
"Sono Ender Wiggin", disse il ragazzo lanciandogli la palla. "Devo presentarmi a Bonzo Madrid"
"Quindi sei il rimpiazzo?", gli chiesi gentilmente. Il ragazzo mi si avvicinò sorridendo.
"Ender Wiggin", disse offrendo la mano. Io gliela strinsi.
"Petra Arkanian. Qui sono l'unica ragazza ma... Non ho nulla da invidiare a quei Salamandri", dissi scherzando.
"Oh, ma quante arie ti dai, Petra?", disse un ragazzo. Io feci le spallucce. Bonzo si avvicinò. Il suo sguardo era grave.
'Guai in vista...', pensai e guardai preoccupata Ender.
"Wiggin?", chiese Bonzo.
"Signorsì, signore, Ender Wiggin, assegnato qui", rispose Ender con rispetto. Bonzo gli si avvicinò.
Era un ragazzo basso di statura e aveva 18 anni. Nonostante fosse basso, nessuno si sognava di prenderlo in giro per questo suo difetto. Bonzo intimoriva tutti, la sua autorità era indiscussa.
*I numeri... vanno scritti in corsivo, non che sia un errore grave, però ho pensato di segnalartelo. (evidenziati in azzurro)
*Nelle due frasi dove parli della palla, rischi di ripeterti. Potresti usare un espediente tipo:
- ---> la tua: Al quinto tiro Dink sbagliò a colpire la palla che rimbalzò verso la porta.
'Io non vado a prenderla', pensai subito.
Ma Bonzo non mandò me. Un ragazzino che era appena entrato aveva afferrato la palla.
---> proposta: un ragazzino che era appena entrato l'aveva già afferrata.
Si capisce che parli della palle ed eviti di ripetere :D
* Nella seguente frase ripeti che è basso utilizzando gli stessi vocaboli e peraltro sulla stessa riga.
Ti consiglio di girarci attorno, magari scrivendo qualcosa del tipo "nonostante non fosse un gigante" o qualcosa di simile, così ribadisci che non è alto, senza ripetere che "è basso"
"Signorsì, signore, Ender Wiggin, assegnato qui", rispose Ender con rispetto. Bonzo gli si avvicinò.
Era un ragazzo basso di statura e aveva 18 anni. Nonostante fosse basso, nessuno si sognava di prenderlo in giro per questo suo difetto. Bonzo intimoriva tutti, la sua autorità era indiscussa.
Bene, spero di esserti stata utile.
A parte qualche ripetizione e qualche imprecisione, comunque il tuo stile mi piace, lo trovo maturo e calzante per la storia che hai scelto di raccontare. E poi, qualche errore di distrazione è semplicemente umano :D
Al prossimo cap! |