Recensioni per
Colpevoli silenzi...
di GabrielleWinchester

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/11/15, ore 23:25

Buonasera!
Forse non sarà interessante ai fini della recensione che sto per scriverti ma leggere oggi questa poesia mi ha dato modo per riflettere su tante cose che ogni tanto mi stanno succedendo con molta disgrazia e fastidio, che cerco di soffocare in quanto "non così importanti" e risolvibili con il tempo.
Ma se c'è qualcosa che sto capendo è che il tempo non cancella proprio niente, cicatrizza e basta e per queste situazioni un po' statiche e difficili serve veramente o trovare una soluzione per un nuovo inizio oppure andare avanti da soli e con un po' di forza e coraggio umano che ci può contraddistinguere.

Premessa non così importante doverosa a parte, ci tenevo a dire qualcosa su questa poesia, in quanto mi ha colpito l'umanità e il sentimentalismo ricercato come prima cosa.
Si tratta di un componimento molto reale e malinconico, legato ad un periodo e ad un momento dove ci si accorge, a causa di piccoli gesti significativi che mancano e che dovrebbero nutrire una relazione (di qualsiasi tipo, anche se qua è specificato un'amicizia), che le cose stanno cambiando per il verso sbagliato e sembra che 
sia dall'una che dall'altra parte ci sia qualcosa che non permetta un chiaramente.
L'altro infatti non riesce a comprendere i silenzi ed è deluso (penso) più dal fatto che il narratore non si esprima, senza comprendere al meglio quello che vaga nella sua testa, risultando anche un pelo egoista e poco profondo, in quanto in passato ci riusciva benissimo.
D'altra parte, chi racconta non sente più quell'armonia che lo legava all'altro e questo si percepisce quando viene tesa la mano e quando il protagonista regala la rosa all'amico, con conseguenza che "ispirano" risultati glaciali e oscuri, percettibilmente angoscianti.
Non ho fatto fatica a vedermi in chi racconta, anch'io di natura sono abbastanza silenzioso e triste quando queste cose accadono e spesso considero egoiste chi non mi legge lo sguardo e non prova a capire cosa mi accade nel cuore (intendo dire chi considero vicino a me e sono poche le persone che considero tali).
Perché dovrei sempre esternare le cose tramite le parole, dico io? La comunicazione non è sempre legata a quel campo, dico io.
Ma comunque, parlando ancora della poesia, devo dire che nonostante la paura e l'angoscia di dover vedere qualcosa sfaldarsi ingiustamente, quell'ultimo verso è molto luminoso e pieno di mistero al tempo stesso: personalmente, penso che sia aperto a molte interpretazioni.
Il ragazzo che arriva può significare un nuovo inizio (anche se viene usato l'articolo indeterminativo) ma ancora parlare del fatto che nonostante le bruciature di quell'amicizia così forte la persona che racconta i versi non si è arresa all'affetto e all'amicizia e non chiuda mai le sue porte al mondo, cosa che personalmente condivido fino alla fine.
La poesia è magnifica anche per la grande quantità di immagini che crea, toccando molti oggetti che molte figure naturali che sinceramente la arricchiscono e rendono molto palpabile e (perdona l'aggettivo) poetica e genuinamente costruita, oltre che sentita.
Dietro l'oscurità c'è quindi lo spiraglio di luce, per me: penso che sia un componimento personale per te, quindi spero che ci sia stata una soluzione tra te e la persona di cui ha parlato velatamente qui.
È stata una lettura molto bella, suggestiva e profonda, ti faccio i miei complimenti; le poesie di questo tipo possono apparire metricamente semplici, ma se c'è la sostanza di raccontare una storia e una sensazione ad essa correlata tutto diventa meravigliosa e grande, sempre più grande.
E tu ci sei riuscita meravigliosamente.

Un abbraccio affettuoso,

Watashiwa

Recensore Master
13/09/15, ore 19:12

Questa poesia è molto bella e mi da una sensazione come di amore non corrisposto, correggimi se sbaglio.
come se la persone che parla sia stata ferita, ma che non riuscirà mai a ferire la persona che è causa del suo male. E che anzi, continua a volergli bene.
Però alla fine appare un ragazzo. Probabilmente qualcun altro? Che le scalda il cuore con un abbraccio curandole forse quel male.
Spero che, se questa poesia riguarda te nel profondo, tu abbia trovato questa felicità che si intravede a fine poesia.

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, fosse ci sono due "parlare" troppo vicini tra loro. Non ho notato altro che non va, anzi.

Complimenti!

Recensore Veterano
05/08/14, ore 21:16

Davvero un altra bella poesia! Mo sono immedesimata nell ipotetico personaggio con molto facilità!! Bravissima e complimenti!

Recensore Veterano
26/01/14, ore 11:54

Che bella questa poesia! tanto toccante ed emozionate dove ho potuto intravedere la purezza e la bontà della tua anima celata in queste magnifiche parole cariche d'affetto, dolore e tristezza! è meravigliosa my wife questa poesia, bravissima! *.*

Recensore Master
08/12/13, ore 22:27

Ciau Gabri ^^ Ho letto questa poesia e devo dire che è bella, molto complessa. Ci sono punti in cui le due parti sembrano confondersi, come se le due persone si fondessero l'una nell'altra e non si vede un margine netto tra ha sbagliato quella e l'altra è nel giusto: tutto sembra soggiagere a quella "nebbia di parole" che citi nel 2° verso. Si vede che la poesia ha un'impronta molto personale per la presenza di numerosi pronomi personali =)

L'ultimo verso mi incuiriosisce non poco perché parla di un ragazzo che non è stato mai citato e ti fa vedere appena uno spiraglio di qualcosa che però non arrivi a capire, la curiosità non viene soddisfatta... chi è questo ragazzo? Che ruolo gioca nella relazione tra queste due amiche?

Arrivati alle fine le parole assumono una sfumatura di incertezza che ti spinge a farti delle domande, a cercare di comprendere ma sai che puoi farlo solo fino ad un certo punto: per esempio, per tutta la poesia sembra che sia l'amica ad essere paziente, ad aspettare la protagonista, ad aspettare una parola di riconciliazione che non arriva; la protagonista sembra essere incapace di dire qualunque cosa, di fare quel passo avanti e tutto quello che ha e che può offrire come segno di lealtà è il suo silenzio, forse perché teme che una parola sia di troppo in quel momento. Eppure, alla fine, negli ultimi versi, la situazione quasi si capovolge:

"ma nel frattempo ti prendo una rosa e te la porgo..

perchè tu hai reso il mio mondo una landa ghiacciata,

e io renderò sempre il tuo mondo una landa di fiori primaverili"


Qua infatti sembra che sia la protagonista quella paziente, quella che attende, quella che offre una parola (la rosa) e aspetta che sia l'altra a coglierla. L'amica appare come colei che ferisce, che offre solo silenzio (la landa ghiacciata) mentre chi le sta di fronte riempe il vuoto creato con dei fiori (forse omaggio a quella perduta amicizia?)



Complimenti, quindi =)

Anche se non ho capito tutto, mi ha fatto riflettere <3



Rita