Recensioni per
1975
di Timcampi

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/14, ore 13:10
Cap. 4:

Odioti.
Sono legittimata a dirtelo, sul serio, dall'alto della mia condizione di tua lettrice. E farò anche un'altra cosa, ora: lo ripeterò di nuovo. Odioti, con tutto il mio cuore.
Per la fine, principalmente, e perché stai aggiungendo cose che buh, mi piacciono da impazzire - fantasmi, cioè, FANTASMI, mi piacciono i fantasmi, mi piace specialmente quello che sembra il fantasma di Marco, perché or ora ho come l'impressione che non sarà neanche un fantasma e tu mi sconvolgerai tutta e io non ti darò facilmente questo privilegio, ecco *buff* *sclero*
Ah, sappi che i Gargoyles mi piacciono, perché mi ricordano quelli della Disney e quindi mi piacciono a prescindere *tu ti aspettavi anche un commento serio, penso, e questo mi spiace davvero*
Ah, io in quattro recensioni non ho mai parlato degli altri, penso. Mi sono sempre concentrata su Jean - che spicca, concedimelo, e quindi mi era inevitabile - e mai ho accennato gli altri. Bene, perfetto, lo farò ora, per quanto brevemente.
Ymir. Sì, lo so, sono banale, ma Ymir. La scena in cui si mette a ridere mi ricorda moltissimo la scena del manga, quando risponde a Connie circa i suoi dubbi sui Giganti - e questo mi fa sospettare di lei, o almeno mi fa pensare che lei sappia qualcosa in più rispetto a quello che racconta e quindi buh, la tengo d'occhio, sappilo. Poi c'è da dire che, in tutti i capitoli, tu metti lei e Christa sempre vicine, sempre sempre, come se fossero una coppia sposata, e non ti servono manco scene plateali per descriverle ma solo lì, com'è giusto e naturale che sia.
E lasciati dire che sono bellissime, ecco.
E che la possessività di Ymir e la sua paura mi fanno insospettire ancora di più, ma sono dettagli.
Odioti - per la terza volta - per la fine. E basta. Buh.
Al prossimo capitolo (L)

Recensore Master
07/01/14, ore 12:55
Cap. 3:

Nell'ultimo periodo ho visto una serie televisiva horror che aveva come ambientazione una casa infestata da fantasmi. Come, dire, la tua casa sta assumendo tratti simili, ed è inquietante e affascinante assieme: ha un chè di mistico che la rende fin troppo particolare.
Le mie impressioni sono tutte di pancia.
Grisha - verso cui ho un odio naturale, non ci posso fare molto - m'è sembrato freddo come la pioggia e come l'aria della giornata in cui è apparso. Insomma, l'associazione con la morte è stata abbastanza immediata. Immaginarlo anche come un buco nero, che si staglia nella coltre della pioggia fitta, fa il suo effetto, molto dark devo dire.
Erwin pure, per quanto il suo personaggio sia diverso. Oltre che dark, l'ho visto come la classica figura thriller, da giallo, l'investigatore di ogni romanzo di investigazione che si rispetti. E ti è bastato descriverlo in un paragrafo per definirlo nel suo ruolo - come dire, complimenti. Mi aspetto grandi cose anche da lui *sìsì*
L'ultima parte del capitolo, come quel piccolo intermezzo tra la solitudine di Jean di fronte alla tomba e l'arrivo di Erwin alle sue spalle, è un colpo al cuore. Descrivi un sentimento che è a metà tra il fortissimo affetto e qualcosa di più - non mi ricordo se già l'ho detto, ma questo è una specie di "abbozzo", o così lo sento io, di qualcosa che non è descrivibile brevemente a parole, e tu lo descrivi bene senza mai sbilanciarti troppo o dargli contorni definiti che finirebbero solo per limitarlo. Jean mi piace, ecco.
E niente, aggiungo solo che a me i thriller piacciono un casino e tu hai dato particolari di tal genere alla tua storia e io sono felice come una pasqua (L)
Al prossimo capitolo (L)

Recensore Junior
04/01/14, ore 14:18
Cap. 4:

Premessa: non sono mai stata tanto orgogliosa di qualcuno in vita mia, e dei progressi in salita libera che questa storia sta facendo. Fine della premessa.
Questo capitolo è l'elastico teso allo spasmo che sta per essere sganciato dal dito dell'assassino - perchè a questo punto sappiamo benissimo che un assassino C'E', e tendo a pensare al titan trio. Urgh. Perchè sempre voi, ragazzi?
La questione lasciata in sospeso nel precedente capitolo - 'Chi sono io?' - e che CREDEVO FERMAMENTE sarebbe stata risolta o almeno spiegata in questo capitolo è ancora un mistero. AH, LA RABBIA! Questa è pura malvagità, meriteresti un premio. E io che credevo d'essere cattiva.
Ma la descrizione della scena, oh, mio dio, che brividi di paura, che sottile orrore nel descrivere il corpo martoriato di quello che continuo a credere essere Marco - avrai notato che sono dura nelle mie convinzioni, eh? x°, quanto realismo nel vedere con gli occhi di Jean.
Normalmente avrei creduto e sperato in un po' di unità, un po' di vicinanza degli altri per il povero cucciolo equino, ma questa è 1975, qui le reazioni sono vere e crudeli. Ymir. Ymir. YMIR. Quanto è perfetta e vera e subdola nei propri timori non detti, nello stringersi a Christa.
Non posso aspettare di conoscere il passato di Jean, ciò che ha visto nella stanza, il ruolo di Erwin o Grisha in tutto questo.
IO DEVO SAPERE.
E sorrido tra me e me perchè non avrei mai creduto possibile tanta capacità di lasciarmi assetata di soluzioni.
Ribadisco che sei un genio. Un genio del male.
Attendendo spasmodicamente un nuovo capitolo,
- Joice

Recensore Junior
03/01/14, ore 14:17
Cap. 4:

Immagina che io ora stia urlando.
Fatto? Bene. 
Non puoi provocarmi questi infarti all'una di notte, stanotte ho visto l'aggiornamento e ho letto subito, solo che mi hai spaventata. Insomma, sì. Leggevo ed era come se fossi al posto di Jean, terrorizzata da un fantasma che non capisco da dove venga, chi sia e soprattutto se sia reale.
È Marco, giusto? Jean dovrà rendersene conto sul serio. 
Non riesco a capire, però, cosa abbiano in comune la vita precedente di Jean e tutta questa vicenda oscura, sempre se hanno qualcosa in comune.
Questa storia è stupenda, lo dico già al quarto capitolo.
Questo capitolo mi è sembrato corto, nonostante non lo fosse. Cinque minuti e avevo finito di leggere tutto, e mi sentivo terribilmente vuota. 
Avevo letto per capire qualcosa in più, ma le idee si erano confuse ancora peggio, e non sapevo cosa fare.
Non so cosa fare. 
Purtroppo non è una traduzione e non posso andare a leggere l'originale in inglese, devo solo aspettare.
Aspetterò, ma vedi di fare prest- ok, no, non ti metto sotto pressione.
Ansia a duecentomila, peggio del solito.
Dobe.

Nuovo recensore
03/01/14, ore 12:04
Cap. 4:

Ed ecco che il mistero s'infittisce ma che a poco a poco qualcosa ci arrivi. Una delle tante ipotesi che mi sono posta sono:
1) Il fantama - all'inizio ero convinta che fosse il Jean del passato, quello che lui era, ma in verità, andando avanti con il racconto, si scopre che è Marco;
2) La scomparsa dei tre soggetti chiamati Reiner/Berthold/Annie - sono ancora nella convinzione che uno di loro sia stato a fare quell'omicicio;
3) La stanza di Marco - okay, Jean c'è entrato ma che cosa ha scoperto di preciso? Qualcosa che la polizia ha nascosto a loro o qualcosa di compromettente che doveva dirlo assolutamente ad Armin?
La curiosità mi sta mangiando viva, non vedo l'ora di andare avanti e scoprire chi è stato! (miglior caso giallo-thriller letto fin'ora)
A presto. Alisa.

Recensore Junior
03/01/14, ore 01:47
Cap. 4:

Oddio, ma che figata assurda di storia stai scrivendo! E' davvero splendida, e non so bene come commentarla, dato che è scritta davvero splendidamente e che purtroppo non è ancora finita. Mi piace davvero tantissimo, spero che tu l'aggiorni il prima possibile. Aspetterò con il fiato sospeso, ed ancora i miei più vivi complimenti!
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai descritto i modi di fare dei personaggi: sei rimasta molto in loro, e non hai sforato nemmeno un po'. La loro amicizia è scritta davvero bene, ed anche il modo che hanno di rapportarsi gli uni con gli altri negli attimi meno rosei sono veramente ben resi.
Rimango in attesa di uno sviluppo! ♥
(Spero in un Levi che compaia dal nulla e si rubi Eren. Così, a caso.)

Recensore Junior
29/12/13, ore 15:07
Cap. 3:

Dobe, non farti prendere troppo dall'ennesima storia, mi ero detta, e credevo davvero in quella frase, almeno fino allo scorso capitolo. 
Pensavo di aver trovato una bella storia da seguire, piacevole da leggere, e la consideravo solo un semplicissimo svago. 
E no, eh.
Appena ho iniziato a provare delle emozioni leggendola mi sono resa conto che non sarebbe andata a finire così. 
Hai appena guadagnato un'altra lettrice affamata.
Ovviamente Marco doveva avere il ruolo del ragazzo morto troppo presto, proprio all'inizio della vicenda, ma mi rendo conto che forse la vera storia partirà proprio grazie alla sua scomparsa.
Io non credo che sia morto davvero, è tutto così contorto e misterioso che non so dove andare a sbattere la testa, non sono sicura neppure di poter fare ipotesi su quello che succederà. 
"Chi sono io?". Oh, insomma, wow. Grazie per avermi messo ansia. 
Adesso non so cosa farò nell'attesa del prossimo capitolo. Tratterrò il respiro. (?)
A presto - almeno spero, ti prego, davvero. :''
Dobe.

 

Nuovo recensore
28/12/13, ore 21:41
Cap. 3:

Oh santi numi... Devo dire che mi son venuti i brividi; non solo per il fatto che già la presenza di Grisha mette un senso di inquietitudine, ma anche la scena finale.
"Chi sono io?" Una frase, seguita da un'ombra che da al lettore un qualcosa di macabro ed eccitante allo stesso tempo (già, sono un'amante dei thriller) e mi ha fatto venire la voglia di sapere molto di più.
La verità sulla morte di Marco; che fine hanno fatto quei tre; cosa nasconde la polizia e soprattutto il passato di Jean..
La cosa più triste è stata la scena in cui Jean è inginocchiato davanti alla tomba di Marco.. I miei feels si sono incrinati e non di poco..
Sono sicura che Annie, Berthold e Reiner c'entrino qualcosa in tutto questo; anche se devo dire che mi verrebe da ipotizzare che sia stato lo stesso Jean a uccidere il suo amico, ma chi lo sà?
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Alisa

Recensore Junior
28/12/13, ore 21:17
Cap. 3:

Sei un dio, Monica. Il dio di un mondo paralizzato nell'immagine di un amico che muore, cristallizzato nella fotografia del volto allegro di Marco.
Sei il dio di un mondo in cui gli adulti nascondono segreti e i bambini devono accettare la realtà di non poter essere più bambini.
Un mondo in cui ogni figura adulta è inquietante, ma non ci si può fidare nemmeno della propria ombra. Un mondo in cui l'ancora oscuro passato di Jean mi sa di selvaggio e violento - la sua modalità difensiva?, e Grisha e Erwin riescono a farmi tremare, a farmi venir voglia di allontanarmi dallo schermo e sussurrare 'No. No, vi prego, basta. Basta segreti. Ditemi che gli è successo.'
Mi sono arresa all'idea che Marco sia morto veramente, giuro; ho sentito il dolore, il conflitto che stringe e separa allo stesso tempo il legame tra i protagonisti, lo scisma tra loro e il Titan Trio. Cosa succede? Sono confusa, e avida di sapere.
E poi, quell'ultima riga.
Suonerà strano, ma...nella sua inquietudine, nella perfetta caratterizzazione, nel ruolo che stai definendo ai personaggi, quest'AU è quanto di più simile all'originale che abbia mai letto.
Ma, ripeto, voglio interrompermi ma non ci riesco, ho paura. TANTA PAURA. Chi sono io?
Ho bisogno di sapere.
Ti prego, Monica, ti supplico, aggiorna al più presto.
E' buio e fa freddo e voglio sapere 'chi sono io?'.
Sempre tua,
- Joice
(Recensione modificata il 28/12/2013 - 09:21 pm)

Recensore Master
26/12/13, ore 20:55
Cap. 2:

Ok, direi che qualcosa ha già cominciato a smuoversi. Devo dire che l'ha fatto piuttosto in fretta, non me l'aspettavo così all'improvviso xD
Il primo pezzo è una cosa tanto carina e dolce. C'è la quotidiana tranquillità di ogni giorno - la quotidiana tranquillità di un universitario come tutti gli altri, che è diventata praticamente la vita di Jean, con quel qualcosa in più che la colora anche di una nota di serenità più calda: Marco. Marco che non fa molto, è vero, ma /c'è e vive/ vicino a Jean, e per una persona che cerca tranquillità e stabilità questa è un'ancora insostituibile.
E infatti gli viene subito a mancare *sei un poco sadica, mi dicono*
Penso sia voluto, ma la velocità con cui le due scene si scambiano da un senso di estraneità al tutto, come se capitasse davvero una calamità improvvisa e il lettore neanche se ne potesse rendere conto - non gliene dai la possibilità, invero, come non la dai neanche al tuo protagonista.
Quindi, come dire, la mia curiosità è salita, ora xD ci sono tante, tantissime questioni in sospeso.
Ci vediamo al prossimo capito *O*

Recensore Junior
26/12/13, ore 01:40
Cap. 2:

Conosci la mia abitudine di essere dannatamente politicamente corretta recensendo?
BEH DIMENTICALA
Nooo dai cazzo Monica
Cazzo Monica ç_ç
Non mi ammazzare Marco
Non di nuovo
Ok mi do un contegno
Un due tre via
Allora.
Seriamente, mi piace. Un sacco. La vicenda comincia a ingranare; avrei voluto un approfondimento sui rapporti con tutti ma pur senza dialoghi il fatto che il nostro Jean si ambienti si percepisce, come si percepisce un senso di calor-
NO.
Di familiarità, nella descrizione delle scene. Mi piace, adoro come hai reso i sentimenti crescenti tra Jean e Marco - soprattutto per Jean, e mi piace anche come essi esplod-
NO.
Si rivelino nel finale del capitolo. Per quanto la reazione di Ymir mi sia sembrata insopportabile è dannatamente plausibile e in linea col suo personaggio; ma si tratta di te, non devo neanche metterlo in questione l'IC. Così come non c'è da mettere in questione stile, grammatica e sintassi. Sono assolutamente perfette e compongono un quadro di cui voglio sapere sempre di più!
Marco è vivo? Annie è davvero in coma? Bertholdt e Reiner non centrano nulla? Che ci faceva Annie in cucina in piena notte?
Non vedo l'ora di leggere il seguito.
Sono in fiamme.
Passatemi un fazzoletto per le lacrime.
- Joice

Nuovo recensore
26/12/13, ore 00:32
Cap. 2:

Sono rimasta senza parole.. sul serio..
Cioé.. Marco.. Marco è.. morto.. Mi dispiace per Jean..
FUOCO! SANGUE! ... no, il sangue non c'era ... DISPERAZIONE e un possibile omicidio.
"Chi sarà stato a uccidere volontariamente Marco? Mandateci un sms al *** con scritto il nome dell'assassino"
Mistero e adrenalina .. mi piace, devo dire che mi piace molto!
Continua così, Senpai!
Alisa

Nuovo recensore
25/12/13, ore 21:34

Ehm ehm.. Eccomi qui! A recensire un'altra tua fantastica - perché già dall'inizio lo è - storia!
Ho già amato tutto quello che hai scritto, come la presentazione e l'ambiente, anche la scelta di farli ambientare in un mondo (almeno credo) alternativo che, a mio parere, e più ''tranquillo'' e ti da un impatto maggiore rispetto alla storia originale (penso) quindi per me è uno splendido lavoro.. Continua così!!
 Alisa

Recensore Junior
24/12/13, ore 14:38

Aw. Questa storia promette bene.
Sembrerebbe quasi una normalissima AU scolastica nella quale i nostri cari personaggi vivono tutti assieme, ma mi incuriosisce tantissimo il fatto che Jean sembri aver cambiato identità.
Ho paura di sapere quello che è successo per condurlo a cambiare vita. Magari ha ucciso qualcuno, oh oh.
So che tu sei una delle tante autrici malvagie che /amano/ far stare in ansia i lettori, una di quelle a cui piace torturare l'anima della povera gente lasciandola con l'ansia nel petto ogni finale di capitolo, quindi non mi fido.
Aspetterò con ansia il seguito, aiut-
Alla prossima,
Dobe.

Recensore Junior
24/12/13, ore 00:40

E' tutto...troppo...calmo.
E lo so, so che devo temere. Perchè è dalla calma piatta che arriva la tempesta. E ti conosco, Monica.
Non so cosa vuoi fare, ma so che sarà epico.
Devo davvero spendere parole sulla caratterizzazione? E' semplicemente perfetta, per ognuno di loro. Temo per la vita dei miei cuccioli adorati, pur godendo della loro presenza e della gioia che mi da vederli tutti assieme.
Però c'è Marco. Isolato da tutti.
C'è una regola non scritta riguardante le stanze isolate o insonorizzate che la gente tende spesso a dimenticare: i suoi non entrano, vero; ma neanche escono.
E questo dettaglio basta a darmi i brividi, unito alla curiosità su cosa può aver portato Jean a fare un cambio d'identità. Coinvolto in qualcosa di losco? Testimone di un qualche omicidio? Si vedrà.
Sono curiosa di vedere la tua minuzia narrativa in questo genere di storia, perchè so già che mi piacerà, e TANTO.
- Joice