Ciao cara!
Devo dire che ho notato che Helena Corvonero ti piace abbastanza come personaggio, hai scritto diverse storie su di lei - una più bella dell'altra - e, dato che anche io la trovo alquanto affascinante, sto cercando di non perdermene nemmeno una!
Che posso dire? All'inizio non avevo ben capito in che momento la flash fosse ambientata, non per un errore tuo, ma perché ero proprio convinta che riguardasse la giovinezza e la vita di Helena, non ciò che può vedere da morta. Trovo però che questa scelta sia molto originale e un sacco interessante! Penso anche che sia realistica, perché Helena è uno di quei personaggi che proprio non ha avuto il coraggio di vivere, che è sempre stata... vile? È un giudizio forse crudele, ma vero, lo dimostra la sua intera esistenza, per cui non mi stupisce che, guardando una guerra consumarsi sotto i suoi occhi, persone morire e persone scoppiare dal bisogno di vivere, persone che hanno paura ma non troppa, faccia questo parallelo con la sua vita.
Devo dire che mi è piaciuta molto, perché è una storia davvero amara... non c'è un briciolo di pietà per Helena, condannata per l'eternità a rivedere la grandezza dei suoi fallimenti e dei suoi sbagli.
Ah, stavo quasi dimenticando di dirti che mi è piaciuto tantissimo come hai descritto la strenua lotta per la sopravvivenza, all'inizio della flash, l'ho trovata molto vivida come descrizione, con immagini forti ma non eccessive.
Davvero tanti complimenti!
A presto!
Un bacio,
Mary |